COLLEONI, Giovanni
Michael E. Mallett
Figlio di Guardino di Caviata, nato intorno alla metà del sec. XIV, fu cugino di Paolo.
La famiglia Colleoni acquisì una posizione di primo piano fra i guelfi del [...] studi giuridici e ottenne il dottorato in diritto civile: non sappiamo però presso quale università. Alcune fonti lo indicano anche come giudice. Le prime notizie sicure su di lui risalgono al 1404 quando i Colleoni, guidati dal cugino del C., Paolo ...
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INTERDIZIONE
Nicola STOLFI
Luigi RAGGI
Edoardo Volterra
Emilio ALBERTARIO
. Diritto romano. - L'interdizione dei pazzi e dei prodighi è istituto antichissimo regolato già nelle XII Tavole (cfr. Tab. [...] maritale (art. 32). Se si tratta di delitti commessi con abuso della patria potestà o dell'autorità maritale, è inibito al giudice di escludere la perdita di tali prerogative e la condanna importa la perdita ipso iure anche per un periodo di tempo ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] potesse essere approvato rapidamente. Questa illusione era però destinata a cadere ben presto, in quanto né le commissioni di giudici designate al suo esame seppero espletare il loro lavoro né il Parlamento riuscì a portare avanti la discussione del ...
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Biodiritto
Eligio Resta
«Che ne è del diritto mentre la tecnica s’impossessa del nascere e morire umano?». La domanda posta da Natalino Irti (2007, p. 41) ci conduce direttamente al cuore del problema [...] D. (491 U.S. 110) deciso il 15 giugno 1989 dalla Corte suprema degli Stati Uniti, con l’opinione di maggioranza del giudice Antonin Scalia. La Corte respinse l’appello di un padre naturale che chiedeva di far visita alla figlia nata da una relazione ...
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COPPOLI, Fortunato ("frater Fortunatus Perusinus" o "de Perusio")
Ugolino Nicolini
Nacque a Perugia intorno al 1430 dal giurista Ivo di Niccolò e da Maddalena di Paolo Montesperelli, entrambi appartenenti [...] recò infatti nel mese di maggio a Napoli per il capitolo generale, nel corso del quale fu eletto commissario e giudice nella grave discordia degli osservanti delle città di Brescia, Bergamo e Crema, e sottoscrisse, allora, l'atto di istituzione della ...
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LAMBERTAZZI, Giovanni Ludovico
Fiammetta Cirilli
Detto anche Corvo per via del soprannome attribuito alla famiglia (Corvi), il L. nacque da Pietro Paolo presumibilmente a Padova, intorno alla metà del [...] forestieri. D'altra parte, lasciò in vita il Consiglio generale cittadino coi sapientes, il sindaco del Comune e il giudice degli Anziani, e affidò alcune cariche amministrative di limitata importanza a personaggi di sua fiducia. Il L. fu così ...
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CORTE, Carlo Giuseppe Ignazio Maria
Ada Ruata
Nacque il 27 sett. 1710 a Dogliani (Cuneo), da antica famiglia di origine tortonese. Si addottorò in diritto canonico a Torino nel 1133 e in quello stesso [...] di Torino. Ma già il 24 maggio 1749 fu promosso collaterale nella Regia Camera dei conti e il 2 luglio 1750 giudice nelle cause civili riguardanti le aziende economiche. Secondo presidente della Camera dei conti (23 dic. 1760) e poi primo presidente ...
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Diritto
In diritto civile, l’a. delle parti è considerato (art. 1325, co. 1, c.c.) uno degli elementi essenziali del contratto e, più in generale, dei negozi giuridici bi- e plurilaterali, cui sono dedicati [...] in quanto vi è una disciplina specifica e dettagliata; possono, invece, applicarsi la norma relativa alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e quella di rinvio ai principi del codice civile in materia di obbligazioni e di contratti in ...
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La filiazione è il rapporto, produttivo di particolari effetti giuridici, che intercorre tra una persona fisica ed i soggetti che l’hanno concepita o adottata. La filiazione può essere legittima, se i [...] a quello della madre. Se il figlio è minore, la decisione sull’assunzione del cognome del padre è attribuita al giudice. La filiazione ha poi particolare rilievo nel campo della successione: anche in questa materia, a seguito della riforma del ...
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POSSESSO
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Enrico FINZI
Emilio ALBERTARIO
. Antico Oriente. - Nei diritti dell'Asia occidentale antica di solito non si fa distinzione tra il possesso [...] proprietà mediante il possesso: l'aver avuto lungamente la disposizione della cosa è soltanto un argomento per convincere il giudice, in mancanza di titolo esibito dalla controparte, che il possessore sia nel suo buon diritto; in progresso di tempo ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....