In senso ampio, la conoscenza e la scienza del diritto, con riferimento originario al diritto romano, esteso poi anche al mondo moderno. In senso più ristretto e tecnico, l’insieme delle sentenze e delle [...] e morali, esistenti nella comunità giuridica. L’individuazione e la valutazione di tali interessi, inoltre, consentirebbe al giudice di colmare le lacune dell’ordinamento sulla base di giudizi di valore, formulabili anche in maniera autonoma. Tale ...
Leggi Tutto
Prelato e giurista (Toledo 1512 - Madrid 1577), detto il Bartolo spagnolo. Insegnò diritto canonico a Salamanca; fu poi giudice a Burgos e consigliere di giustizia a Granata; nel 1560 vescovo di Ciudad [...] Rodrigo. Partecipò all'ultima sessione del Concilio di Trento, dove fu incaricato, insieme con U. Boncompagni (il futuro Gregorio XIII), di stendere i decreti de reformatione. Passato (1565) a reggere ...
Leggi Tutto
Luigi Kalb
Abstract
L’analisi è destinata ad evidenziare le caratteristiche della fase esecutiva, attivata al fine di dare attuazione al comando sanzionatorio contenuto nel provvedimento giurisdizionale [...] in lavoro sostitutivo (art. 136 c.p. ed art. 102 l. 24.11.1981, n. 689).
Per i relativi procedimenti, spetta al giudice di pace competente per l’esecuzione (art. 40 d.lgs. 28.8.2000, n. 274) provvedere in materia di rateizzazione o di conversione ...
Leggi Tutto
La correzione degli errori materiali della sentenza
Aldo Carrato
L’istituto della correzione delle sentenze e delle ordinanze è stato in passato piuttosto negletto sia nell’ambito della teoria del diritto [...] .
La ricognizione
L’art. 287 c.p.c., nella sua sinteticità, ricollega le ipotesi di correzione a quelle in cui il giudice sia incorso – con riferimento alle sentenze e alle ordinanze non revocabili ‒ in omissioni o in errori materiali o di calcolo e ...
Leggi Tutto
Magistrato e uomo politico (Königsberg 1810 - Berlino 1899), prof. di diritto romano nell'univ. di Königsberg (1833) e giudice in quella suprema corte regionale (1834). Liberale, fu eletto (1848) deputato [...] all'Assemblea nazionale di Francoforte, che sotto la sua presidenza (dal dicembre 1848) approvò nel marzo 1849 la prima costituzione tedesca e la nomina a imperatore di re Federico Guglielmo IV, che la ...
Leggi Tutto
La nullità d’ufficio
Stefano Pagliantini
Siccome nelle azioni di impugnativa negoziale oggetto del giudizio è il rapporto giuridico sostanziale che origina dal titolo dedotto nel processo, la validità [...] unite, cit., 944.
47 Questione già problematizzata da Carratta, A., Sub art. 112 c.p.c., in Carratta, A.Taruffo, M., Dei poteri del giudice, in Comm. c.p.c. Chiarloni, Bologna, 2011, 182 ss.
48 V. Cass., 22.5.1987, n. 4645, in Foro it. Rep., 1987 ...
Leggi Tutto
Magistrato italiano (n. Pinerolo 1939). Entrato in magistratura nel 1967, ha esercitato per lungo tempo le funzioni di giudice istruttore presso il Tribunale di Torino, svolgendo complesse istruttorie [...] in materia di terrorismo. Componente del Consiglio superiore della magistratura dal 1986 al 1991, dopo gli attentati mafiosi ai giudici G. Falcone e P. Borsellino venne nominato procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo (1993). Nel ...
Leggi Tutto
Felice Pier Carlo Iovino
Abstract
Si esamina la struttura del procedimento di sorveglianza ‒ come disciplinato dagli artt. 678 e 666 c.p.p., approvato con d. P.R. 22.9.1988, n. 447 ‒ applicabile, con [...] dalla l. 30.7.2002, n. 189, e 84 e 170, d. P.R. 30.5.2002 n. 115), nonché, due procedure de plano utilizzabili da entrambi i giudici (art. 678, co. 1, c.p.p., art. 15 l. 30.7.1990, n. 217).
Fonti normative
Artt. 677 e ss. c.p.p.; art. 666 c.p ...
Leggi Tutto
PROVA civile (XXVIII, p. 390)
Cesare LA FARINA
L'istituto trova oggi la sua disciplina in parte nel cod. civ. 1942 (essenzialmente nel titolo II del Libro della tutela dei diritti, artieoli 2697-2739) [...] a sé di prove già assunte (art. 281).
Il tempo, il luogo e il modo dell'assunzione sono stabiliti nel provvedimento del giudice istruttore (e di regola anche in quello del collegio) che dispone il mezzo di prova. Se l'assunzione non si esaurisce nell ...
Leggi Tutto
RICORSO (XXIX, p. 275)
Ottorino Vannini
Diritto processuale penale (p. 277). - Il ricorso, in materia penale, va considerato sotto due distinti punti di vista: come ricorso in cassazione contro le sentenze [...] (diritto civile, amministrativo, ecc.) di cui si deve tener conto nell'applicazione della legge penale; b) esercizio da parte del giudice di una potestà riservata dalla legge a organi legislativi (es., creazione di norme penali a mezzo di analogia) o ...
Leggi Tutto
giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....