Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] il Rohde, Psyche, 7ª-8ª ed., Tubinga 1921, II, p. 388, n. **) che la rendeva meglio adatta ad essere adoperata dai giudei ellenistici e dai cristiani in un senso specifico più alto, per indicare gli esseri soprannaturali che operano, non più nell ...
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SIBILLA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
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. La Sibilla (l'etimologia del nome è sconosciuta) è una vergine, giovane ma talora pensata anche come decrepita, la quale quando viene ispirata e quasi posseduta [...] un breve inno a Cristo, che mostra influssi della letteratura apocrifa. Cristiano è anche il l. VII: secondo alcuni, l'autore, giudeo di nascita, avrebbe subito l'influsso di una setta eretica non precisata.
Del libro VIII, una prima parte (vv. 1-216 ...
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NAZIREATO (ebraico nazīr, nazīrūth)
Alberto Vaccari
Istituzione religiosa presso gli Ebrei. N'erano doveri negativi:1. astenersi da ogni bevanda alcoolica; 2. non tagliarsi i capelli; 3. fuggire ogni [...] i nazirei dovevano essere frequenti; ancora nella prima generazione cristiana (Atti, XVIII, 18; XXI, 23-26) e ha gli ultimi giudei che videro in piedi il tempio (Flavio Giuseppe, Antichità, XIX, v1,1; Gumra giudaica, II. xv,1) ne troviamo le pratiche ...
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LAGUMINA, Bartolomeo
Giorgio Levi Della Vida
Arabista e semitista, nato a Palermo il 14 luglio 1850, morto ad Agrigento il 2 novembre 1931; abbracciò lo stato ecclesiastico, conseguì la libera docenza [...] . it., Firenze 1889). Studiò anche iscrizioni ebraiche e puniche, e pubblicò, in collaborazione col fratello Giuseppe, il Codice diplomatico dei Giudei di Sicilia (in Doc. Soc. sic. st. patria, s. 1ª, VI, XVI, XVII, 1884-1909).
Bibl.: Riv. di studi ...
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Nome di parecchi ufficiali dei re Seleucidi nominati nei due libri dei Maccabei.
1. A. figlio di Tarsea, governatore della Celesiria e Fenicia sotto Seleuco IV Filopatore (187-175 a. C.), consigliò al [...] 6). Con questo è molto probabilmente da identificarsi l'A. che da Antioco Epifane fu mandato con un esercito di 22.000 uomini in Giudea per sottometterla e depredarla. Da principio egli finse intenzioni pacifiche; ma giunto che fu il sabato, in cui i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'ascesa della Chiesa di Roma
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il consolidarsi progressivo degli apparati ecclesiastici [...] e Nerone comincia, dunque, il conflitto tra cristianesimo e impero romano: con due persecuzioni di cui la prima (che coinvolgeva i Giudei di Roma) fu incruenta, mentre fu atroce la seconda. Nell’un caso e nell’altro, si tratta di persecuzione contro ...
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sapienza Saggezza nel giudicare e nell’operare, sia su un piano etico, sia sul piano della vita pratica.
Nella religione cristiana, uno dei sette doni dello Spirito Santo e uno degli attributi di Dio, [...] Israeliti ed Egiziani e ricordo dell’uscita degli Ebrei dall’Egitto. Elementi interni mostrano che il libro si rivolgeva ai Giudei emigrati in Egitto, nell’intento di rafforzare la loro fede, anche in vista delle persecuzioni cui erano sottoposti. L ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze [...] , munito a tale scopo di ampî poteri civili e religiosi: suo compito era di riformare gli affari di Gerusalemme e della Giudea conforme alla "legge di Dio" che era in sua mano (Esdra, VII, 14), cioè alla legislazione del Pentateuco. Partito con circa ...
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Canonista e polemista bizantino del sec. XIV. Fu ieromonaco a Salonicco, ove compose una collezione alfabetica (Σύνταγμα κατὰ στοιχεῖον) di leggi ecclesiastiche e civili in 24 parti, suddivise in 303 capitoli. [...] il testo canonico indispensabile per il mondo greco-slavo. Molte opere del Blastaris sono ancora inedite, come i trattati contro i Giudei e contro i Latini, sugli azimi, sulla grazia o luce divina, e le poesie liturgiche.
Vedi il Syntagma canonum in ...
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Ebreo siciliano del sec. XV. Era stato scolaro nello studio di Padova, da dove, nel 1416, era venuto a Messina come rabbino. Fu molto stimato, oltre che dai suoi correligionarî, numerosissimi allora in [...] I. La Lumia, Gli ebrei siciliani, in Storie Siciliane, 2ª ed., II, Palermo 1882; B. e G. Lagumina, Codice diplomatico dei Giudei di Sicilia, nei Doc. Società sicil. storia patria, s. 1ª, I, Palermo 1884; B. Lagumina, le Giudaiche di Palermo e Messina ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...
giudeo-spagnolo
giudèo-spagnòlo agg. e s. m. – Lingua giudeo-spagnola o, come s. m., il giudeo-spagnolo, lingua mista di elementi ebraici e spagnoli, la cui formazione risale all’espulsione degli Ebrei dalla Spagna in seguito alla politica...