SPINA (o Espina), Alfonso de
Luigi Giambene
Apologista francescano spagnolo, morto circa il 1491. Il luogo della sua nascita è ignoto. Convertitosi dal giudaismo ed entrato nell'ordine francescano, [...] del cristianesimo; è di grande importanza per la storia della Spagna, specialmente per le notizie sulla influenza che vi ebbe il giudaismo. Pubblicò anche due volumi di prediche (1454 e 1459) e un trattato sulla Fortuna che dedicò al re Giovanni II ...
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Traduttore in greco della Bibbia, vissuto nel 2º sec. d. C. sotto l'imperatore Adriano. Pagano originario del Ponto, si convertì al giudaismo e fu discepolo in Palestina di Rabbī Aqībā. Della sua versione [...] strettamente letterale dell'Antico Testamento, adottata dai giudei ellenizzati in sostituzione di quella dei Settanta e largamente utilizzata anche da s. Girolamo, ci sono giunti solo alcuni frammenti ...
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La credenza in un dio solo, propria delle religioni che si chiamano appunto monoteistiche. Queste sono, nell’ordine cronologico della loro formazione: il giudaismo, il cristianesimo e l’islamismo, tra [...] cui esiste anche un evidente nesso genetico, in quanto il secondo è sorto dal primo, mentre il terzo presuppone entrambi. Monoteistico è anche lo zoroastrismo (mazdeismo, parsismo) che si è formato in ...
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Esegeta (Breslavia 1888 - Tubinga 1948); figlio di Rudolf, fu prof. di Nuovo Testamento nelle univ. di Kiel, Lipsia e Tubinga. Si occupò principalmente di rapporti tra giudaismo e cristianesimo delle origini. [...] Fu molto discussa la sua valutazione accentuatamente polemica del giudaismo, tuttavia non assimilabile al razzismo del partito nazionalsocialista (a cui aderì). Il suo nome rimane legato soprattutto al fondamentale Theologisches Wörterbuch zum Neuen ...
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giudeocristianésimo Corrente del cristianesimo primitivo i cui aderenti sostenevano la necessità, per tutti i credenti in Gesù Cristo, di osservare le prescrizioni legali del giudaismo; e quindi, per i [...] pagani convertiti al cristianesimo, di diventare prima ebrei mediante la circoncisione. Avversato già da s. Paolo, il g. sopravvisse in alcuni gruppi fino al 4° secolo ...
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pagano
Seguace del paganesimo, cioè dei culti e delle concezioni religiose politeistiche del mondo greco-romano, specialmente considerati in opposizione al cristianesimo e al giudaismo. Secondo un’opinione [...] largamente accettata, il termine p. avrebbe assunto significato religioso quando (dal sec. 4° in poi) le città dell’impero romano erano ormai cristianizzate e solo nelle campagne, nei pagi, sopravviveva ...
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Abrāhām ben Dāwīd ha-Lēwī Storico e filosofo (Cordova 1110 ca
Toledo tra il 1170 e il 1180). Di famiglia ebrea di Spagna, scrisse una storia del giudaismo e dei suoi dottori, Sēfer sēder ha-qabbālāh [...] critico, ma che è stata per secoli la base della storiografia giudaica, e un’opera filosofica in arabo, al-‛Aqīda ar-rafī ‛a («La credenza elevata»), nella quale cerca di amalgamare la filosofia di Aristotele con il pensiero religioso del giudaismo. ...
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Secondo la tradizione giudaica e cristiana spirito del male, nemico di Dio e degli uomini, che tenta per indurli a peccare. Nella letteratura apocalittica e nel Nuovo Testamento il d., o Satana, è il [...] di di «avversario», «oppositore»). Lo sviluppo della demonologia ebraica si ha soprattutto nella letteratura apocalittica del giudaismo palestinese ed ellenistico.
Negli scritti neotestamentari Satana è il nome proprio di un essere essenzialmente ...
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Esegeta tedesco (Colonia 1837 - Bonn 1901). Sacerdote (1859), prof. di esegesi neotestamentaria all'univ. di Bonn (1864), scrisse, tra l'altro, un importante studio sul giudaismo palestinese nell'età di [...] Cristo (Das Judentum in Palästina zur Zeit Christi, 1866). Dopo la definizione dell'infallibilità pontificia al concilio Vaticano I, fu dei Vecchi Cattolici, dai quali si staccò, senza però rientrare nella ...
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Teologo e biblista tedesco (Dresda 1900 - Gottinga 1979), dal 1929 prof. all'univ. di Greifswald (Pomerania), dal 1935 a Gottinga. Ha studiato principalmente i caratteri del giudaismo palestinese, la storia [...] di Gesù e le origini della Chiesa cristiana. Tra le sue opere: Jerusalem zur Zeit Jesu (1923-37; 3a ed. 1962; trad. it. 1989); Die Briefe an Timotheus und Titus (1934; trad. it. 1973); Hat die älteste ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...