Storico e filosofo ebreo (Cordova 1110 circa - Toledo tra il 1170 e il 1180); scrisse una storia del giudaismo e dei suoi dottori Sēfer sēder ha-qabbālāh ("Il libro dell'ordine della tradizione"), di scarso [...] critico, ma che è stata per secoli la base della storiografia giudaica, e un'opera filosofica in arabo al-῾Aqīda ar-rafī ῾a ("La credenza elevata"), nella quale cerca di amalgamare la filosofia di Aristotele col pensiero religioso del giudaismo. ...
Leggi Tutto
QĀLĪR, El‛āzār
Umberto Cassuto
Fu uno dei più antichi e dei più notevoli poeti liturgici del giudaismo. Di qual paese fosse è stato assai discusso: oggi però pare ormai assicurato che fosse palestinese. [...] Neppure del tempo in cui visse abbiamo sicura notizia: di solito si pensava alla metà circa del sec. VIII, ma le più recenti indagini farebbero propendere a considerarlo vissuto intorno al 600. Neppure ...
Leggi Tutto
Ashkĕnaz Nella Bibbia, nazione discendente da Iafet, stanziata a nord della Siria (forse gli Ascani di Frigia). Nel giudaismo medievale fu identificata con la Germania: di qui il termine Ashkenaziti per [...] indicare gli Ebrei dell’Europa centrale e orientale che in Germania ebbero il loro centro di diffusione; si contraddistinguono per alcune pratiche rituali, nella pronunzia dell’ebraico e nel formulario ...
Leggi Tutto
IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] caratterizzava il vasto mondo sotto la sovranità musulmana per il tramite di traduttori che furono per la maggior parte ebrei di origine spagnola. Tra essi si distinsero i Tibbonidi, una famiglia comprendente ...
Leggi Tutto
Scrittore spagnolo (Montilla 1625 circa - Amsterdam 1701), figlio di un ebreo portoghese convertito e poi tornato in tarda età al giudaismo, autore di un volume di liriche e drammi, Flor de Apolo (1664), [...] de las Musas (1672), in cui imitò ed esasperò la tecnica del culteranismo. In età avanzata si convertì anch'egli al giudaismo (col nome di Leví Daniel de Barrios) e ad Amsterdam, dove si trasferì, si dedicò all'esposizione delle dottrine giudaiche. ...
Leggi Tutto
SISTO da Siena
Esegeta biblico, nato a Siena da genitori ebrei nel 1520, morto a Genova nel 1569. Educato nel giudaismo, da giovinetto si fece cristiano ed entrò nell'ordine dei francescani dedicandosi [...] agli studî biblici; accusato poi di eresia e condannato al rogo, si ritrattò e ottenne la grazia da Giulio III. Passò allora fra i domenicani, e Pio V lo protesse e lo impiegò in commissioni dell'Inquisizione, ...
Leggi Tutto
Divieto di raffigurazione del volto umano e divino come precetto di alcune religioni. È norma fondamentale dell’antico ebraismo e del giudaismo medievale e moderno. Appare anche nell’Islam, principalmente [...] per quanto riguarda il volto di Maometto e di Alì. Emerge occasionalmente all’interno del cristianesimo nei movimenti iconoclastici ...
Leggi Tutto
Rabbino capo dell'ortodossia ebraica in Germania (Amburgo 1808 - Francoforte sul Meno 1888). Si oppose alle tendenze riformistiche in seno al giudaismo, che doveva secondo lui restare nella sua forma tradizionale. [...] Nel senso di questa neortodossia ebraica scrisse Über Judentum (1836); lasciò una traduzione commentata del Pentateuco e dei Salmi. Fondò e diresse dal 1855 il periodico Jeschurun ...
Leggi Tutto
Teologo evangelico e orientalista (Berlino 1848 - ivi 1922), prof. di teologia a Berlino; esegeta e storico della filosofia ebraica e del giudaismo. Fondò (1886) e diresse, assieme a O. Zöckler, l'istituto [...] per la compilazione del Kurzgefasster Kommentar zu der heiligen Schrift des Alten und Neuen Testaments (1886). Fu anche direttore, fino alla sua morte, dell'Institutum Judaicum presso l'università di Berlino, ...
Leggi Tutto
RAPOPORT, Shĕlōmōh Yĕhūdāh (abbreviato Shir)
Umberto Cassuto
Ebraista, nato a Leopoli il i° giugno 1790, uno dei fondatori della scienza del giudaismo. Dal 1840 fu rabbino a Praga, dove morì il 16 ottobre [...] 1868. Nei suoi scritti, tutti in ebraico, applicò il metodo storico alle indagini circa la letteratura ebraica dell'epoca talmudica e post-talmudica.
Fra essi sono principalmente da notare: ‛Ērek Millīn, ...
Leggi Tutto
giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...