A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] profetica; e la stessa cosa si può dire, in maniera anche più recisa, per l'Islām. Come religione derivata sostanzialmente dal giudaismo e dal cristianesimo, il messaggio di Maometto non ha le sue radici nel rituale e anche la sua teologia fin dall ...
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INFERNO (fr. enfer; sp. infierno; ted. Hölle; ingl. hell)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
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Il vocabolo latino infernus era originariamente un aggettivo e designava qualche cosa che fosse più in [...] (v. geenna), luogo di dannazione per gli empî e di tormento per i cattivi, menzionata di frequente nella letteratura del giudaismo post-esilico, è nel Nuovo Testamento, in opposizione al paradiso, il regno di Satana, che con i suoi angeli malvagi ...
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RIFORMA (ted. e ingl. Reformation)
Alberto Pincherle
Questo termine, che ha finito con acquistare larga varietà di accezioni, viene generalmente applicato a innovazioni o mutamenti profondi nella vita [...] 'età dell'oro.
Pure, il cristianesimo reca in sé un altro elemento, opposto a cotesto. Il cristianesimo nascente ereditò dal giudaismo, tra altre cose, la speranza nel "mondo avvenire", nel regno messianico: secolo d'oro alla fine, non già all'inizio ...
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VESCOVO
Pietro PISANI
Guido BONOLIS
Alberto BALDINI
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. Episcopato (dal greco ἐπισκοπεῖν; lat. superintendere) è vocabolo corrispondente all'italiano soprintendenza o ispettorato, e significa nella [...] B. Lightfoot, la necessità di un capo unico si sarebbe rivelata nelle controversie tra i varî gruppi cristiani, provenienti dal giudaismo o dal gentilesimo, e nella lotta contro le eresie. E. Hatch invece pensò che i presbiteri fossero caratteristici ...
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. Col nome di Ambrosiaster Erasmo di Rotterdam indicò l'anonimo autore di un commento all'epistolario paolino, generalmente attribuito a S. Ambrogio, ma da qualche codice e in una citazione di S. Agostino [...] osteggiò papa Damaso nel 378 e poi tornò alla Sinagoga, oltre ad un interesse particolare per cose e libri del giudaismo; tale identificazione, avvalorata con altri argomenti dallo Zahn, e da ulteriori ricerche del Wittig, è quella che gode ancora il ...
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È un rito magico-religioso in virtù del quale, mediante formule, gesti e oggetti, adoperati insieme con l'invocazione di un essere dotato di potere soprannaturale, si cacciano via i mali influssi spiritici [...] di orina di toro (gōmez) dalla testa ai piedi invitando il malo spirito (driug) a uscire daìl'individuo.
Anche il giudaismo ha conosciuto le pratiche esorcistiche. Nota é quella attestataci da Giuseppe Flavio (Ant. Iud., VIII, 2,5) eseguita dinnanzi ...
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Vicino Oriente antico. Storiografia
Mario Liverani
Alfonso Archi
Giovanni Garbini
Storiografia
Mesopotamia: caratteri generali
di Mario Liverani
Storiografia e celebrazione regia
Nella Mesopotamia [...] sapienziale, ha creato il personaggio di Ezra, proiettato nel V sec., il quale incarna di fatto le esigenze ideologiche del giudaismo del II secolo. Il libro in seguito è confluito parzialmente nell'Ezra canonico redatto, insieme a Neemia, verso la ...
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Elena
De stercore ad regnum
Franca Ela Consolino
Solo ad alcuni personaggi storici tocca di acquisire in morte una fisionomia più ricca e complessa di quella testimoniata dai contemporanei. Flavia Iulia [...] proposta di Vogt sta nella totale assenza di riscontri. L’unico testo in cui Elena è messa in rapporto con il giudaismo (i tardi e apocrifi Actus Silvestri) dice che l’Augusta è fortemente tentata di aderire all’ebraismo perché «circumventa a Iudeis ...
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BIONDI, Fabio
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Nacque a Montalto, nella Marca, nel 1533, in una famiglia "antica e civile", strettamente legata da parentela ed amicizia con quella dei Peretti, donde sarebbero usciti papa Sisto V [...] stranieri; l'ufficio dell'Inquisizione, precisava, non aveva "in che impiegarsi per conto d'heresie, se non in qualche giudaismo di questi christiani novi, che sempre ne van pullulando". Quanto al clero, sia secolare, sia regolare, esso viveva "con ...
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SIRIA (XXXI, p. 885; App. I, p. 1006; II, 11, p. 835; III, 11, p. 753)
Sebastiano Monti
Francesco Gabrieli
Francesco Gabrieli
Paolo Matthiae
La S. risultava popolata al censimento del settembre 1970 [...] regioni di confine con la Giordania e l'Iraq e professano ancora una religione che è un miscuglio di paganesimo, giudaismo, islamismo e cristianesimo, a testimonianza della lunga e complessa storia di dominazioni e di lotte che hanno in ogni tempo ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...