PERSECUZIONE
Alberto PINCHERLE
Giovanni Pietro KIRSCH
. Questo termine, allorché si abbiano presenti i significati del lat. persequi e anche dell'it. "perseguire" e "perseguitare", si applica nel campo [...] decennio del sec. I in poi ciò non avvenne più. Ed è certo, infatti, che la posizione privilegiata goduta dal giudaismo nell'impero non fu mai estesa al cristianesimo, e invece questo fu considerato come religio illicita.
Le fonti storiche dal sec ...
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Il primo dei sette sacramenti della chiesa cattolica, riconosciuto come sacramento da quasi tutte le altre confessioni cristiane.
L'uso di lavare tutto o parte del corpo si ritrova come rito religioso [...] eventuali influenze attive o passive, su cui disputano gli studiosi della storia delle religioni, il battesimo che il giudaismo posteriore impartiva ai nuovi adepti (proseliti del Patto, o della Giustizia) i quali non essendo di nazionalità israelita ...
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ILARIONE metropolita di Kiev
Giorgio Vernadskij
Fu il primo metropolita di nazionalità russa. Nella sua gioventù, I. era stato sacerdote nel villaggio di Berestov (presso Kiev). Dotato di una profonda [...] che nella forma rivela l'influenza della predicazione bizantina, e nel contenuto è una contrapposizione fra il cristianesimo e il giudaismo. Vi è annessa la Pochvala kniaziu Vladimiru (Lode al principe Vladimiro).
Non esistono notizie sulla vita di I ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] di Cristo. La distruzione del tempio e l’abominazione della desolazione sarebbero così da intendere come la rovina del giudaismo, mentre la venuta di Cristo e dei suoi messaggeri è riferita alla glorificazione dello stesso Cristo e alla predicazione ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] 1910; I. Wolfenson, Storia degli Ebrei in Arabia, Cairo 1927, in arabo). Anche nell'Arabia meridionale cristianesimo e giudaismo erano presenti; il primo, specialmente, era stato favorito dalle due invasioni abissine del sec. IV e del VI, essendo ...
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Libro dell'Antico Testamento, così chiamato dai Latini fin dal sec. III, ma dai Greci e dagli Ebrei più rettamente detto Sapienza (o Sentenze) di Gesù figliuolo di Sirac o semplicemente Sirac, uno di quelli [...] l'abbandono in cui è lasciato dai seguaci della Riforma un libro così istruttivo: "Di tutti i libri sgorgati dal giudaismo e non ammessi nella raccolta ufficiale della sinagoga (scrive di esso il protestante Lucien Gautier) questo è il più notevole ...
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MITOLOGIA
Animale favoloso dall’aspetto di serpente o di rettile o di pesce immane, con testa di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco (fig. 1).
Nell’antico [...] uccide Delfine prima d’instaurare il culto delfico. Nell’Antico Testamento simboleggia anche i nemici d’Israele; nella letteratura del tardo giudaismo e nel Nuovo Testamento (Apocalisse, cap. 12-13 e 20,3) Satana o un suo strumento; e così pure in ...
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MENDELSSOHN, Moses
Enzo Bonaventura
Filosofo, nato a Dessau il 6 settembre 1729 da povera famiglia ebraica; a 14 anni seguì a Berlino il suo maestro di Talmüd, rabbino Fraenkel. Acquistata una vasta [...] apologeta dell'ebraismo, in Riv. mensile di Israel, V, n. 9, gennaio 1931. - Sull'influsso esercitato dal M. sul giudaismo: J. H. Ritter, Geschichte der jüdischen Reformation, Berlino 1858; B. Hagani, L'émancipation des Juifs, Parigi 1927, con molte ...
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SILVESTRO I Papa, santo
Mario Niccoli
Fu eletto vescovo di Roma il 31 gennaio 314, venti giorni dopo la morte del suo predecessore Milziade, e morì il 31 dicembre 335. Romano e figlio di un romano a [...] S. Pietro e quella del Laterano. Ma Elena, madre di Costantino, interviene presso il figlio patrocinando la causa del giudaismo da lei difeso come religione superiore al cristianesimo. Il 13 agosto 315, per ordine dell'imperatore e alla presenza di ...
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LURIA, YiŞḥāq (Isacco)
Umberto Cassuto
Mistico ebreo, detto di solito Ărī, cioè "il Leone", dalle iniziali dei vocaboli ebraici ashkĕnāzī rabbī Yiṣḥāq, "il tedesco maestro Isacco", ovvero ădünēnū rabbī [...] il 1568 lasciò l'Egitto per la Palestina, e fissò la sua dimora a Şafad, il principale centro del giudaismo palestinese, ove le dottrine cabbalistiche avevano appassionati cultori. Colà radunò attorno a sé una cerchia di entusiasti discepoli, fra ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...