ISPIRAZIONE (lat. inspiratio)
Umberto Fracassini
È l'azione di uno spirito sopra l'uomo, per farlo pensare, parlare, scrivere, agire come esso vuole. A questo scopo, secondo la concezione volgare e una [...] sotto l'azione dello Spirito che potenziava le sue facoltà intellettuali. Solo questi due ultimi modi, ammessi sia dal giudaismo sia dal cristianesimo, possono dirsi veramente ispirazione, il primo in senso stretto e il secondo in senso largo. Per ...
Leggi Tutto
APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] 1913, p. 51; Agostino, De civ. Dei, XV, 23, 4, PL, XLI, coll. 470-471). In parte desunti dal giudaismo, in parte redatti in ambito cristiano, tutti questi testi comunque non rientravano nei rispettivi canoni scritturistici. È proprio l'esclusione dal ...
Leggi Tutto
PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] incontri americani: I detti di Gesù (Milano) e Gli oracoli sibillini giudaici (Roma), dedicati all’ambiente neotestamentario e al giudaismo della diaspora e al suo rapporto con l’ellenismo. Ancora sotto il segno di Buonaiuti (e di Pettazzoni) si ...
Leggi Tutto
settanta religione Numero sacro in quanto multiplo di sette, donde le 70 nazioni della tavola etnografica della Genesi, i 70 anziani di Israele, i 70 anni (o settimane di anni) dell’apocalittica, i 70 [...] attestato dai manoscritti più antichi scoperti recentemente nel deserto di Giuda.
La versione dei S. influì largamente sul giudaismo ellenistico (fu ampiamente usata da Filone) e in misura ancor più notevole sul cristianesimo nascente, mentre fu ...
Leggi Tutto
YŌḤĀNĀN ben Zakkay
Umberto CASSUTO
Dottore ebreo del sec. I d. C. Discepolo di Hillēl, fu in Gerusalemme, prima della catastrofe dell'anno 70, capo dell'accademia farisaica e, a quanto pare, uno dei [...] che fu in un certo senso la continuazione del Sinedrio di Gerusalemme e divenne il centro spirituale del giudaismo, salvando dalla distruzione la tradizione religiosa giudaica, e creando un nuovo sistema di vita religiosa indipendente dall'esistenza ...
Leggi Tutto
L’immagine di Costantino nelle fonti arabe
Il primo imperatore cristiano nello specchio dell’islam
Marco Di Branco
Gli storici arabi medievali condividono con i loro colleghi bizantini il punto di vista [...] sapere storico operata dai testi ai quali attingono: in effetti, per gli storici islamici la dialettica fra potere romano, giudaismo e cristianesimo non è altro che una tappa verso quel cammino di salvezza che troverà il suo culmine nell’affermazione ...
Leggi Tutto
RAGONA, Anton Maria
Rita Mazzei
RAGONA, Anton Maria. – Nacque a Vicenza, dove la famiglia risiedeva nel prestigioso quartiere di S. Stefano, da Giovanni Paolo di Lodovico e da Trissina di Bartolomeo [...] entrò nel processo dinanzi al S. Uffizio di Venezia che ebbe inizio nel novembre del 1579 contro l’anziano mercante sospettato di giudaismo. In data 28 febbraio 1581 Anton Maria risultava «etatis annorum 33 in 34 in circa» (Processi del S. Uffizio di ...
Leggi Tutto
MIDRĀSH (costruito con un genitivo, midrash, con a breve; al plurale midrāshim, ovvero, in alcuni casi [v. appresso], midrāshōt)
Umberto Cassuto
Questo vocabolo (dal verbo ebraico dārash "investigare", [...] e i nuovi istituti o le nuove norme di diritto e di vita religiosa che si venivano creando in seno al giudaismo o in esso penetravano dall'esterno, sì da dar loro quella consacrazione ufficiale che solo poteva venire dalla connessione con la ...
Leggi Tutto
. L'aggettivo "apostolico" si trova, fin dal sec. II, riferito a cose o persone in istretta relazione con gli Apostoli: perciò il Cotelier lo usò per designare un gruppo di scrittori, contemporanei o immediati [...] cui essa diede origine: dai problemi pratici dell'organizzazione ecclesiastica, della preghiera, del rito, dei rapporti con il giudaismo e con il mondo greco-romano alla penitenza, dai doveri morali del cristiano alla difesa contro le accuse rivolte ...
Leggi Tutto
Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] anche, dietro il loro influsso, i primi cristiani; man mano però che il cristianesimo si svincolò dai primitivi legami col giudaismo, l'idea degli angeli si affievolì e la loro figura così complessa si semplificò. I santi del cristianesimo non sono ...
Leggi Tutto
giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...