(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] maggiori testi cabalistici, lo Zōhar e il Sēfer Yĕṣīrāh, grazie alle quali la loro conoscenza uscì dall’ambiente limitato del giudaismo. L’esempio di Postel fu seguito, nel Seicento, da Christian Knorr von Rosenrot (autore di una Kabbala denudata) e ...
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Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry Merryman
Internazionalismo politico
sommario: 1. Introduzione. 2. L'internazionalizzazione: [...] non cancella completamente le vestigia del passato; l'analisi deve tener conto anche delle diversità tra le varie religioni.
Il giudaismo è la più antica tra le religioni universalistiche: non ne derivano forse il cristianesimo e l'islamismo? Ora, il ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] diritto e le feste degli ebrei, in Gli ebrei nell’impero romano. Saggi vari, cit., pp. 295-334.
12 S. Cappelletti, Giudei e giudaismo nella Roma del I secolo d.C., in Materia giudaica, 14/1-2 (2009), pp. 371-385.
13 W. Liebeschuetz, L’influenza del ...
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Atto e parole con cui si formula un augurio di bene e prosperità e si invoca la protezione celeste su una o più persone. Nelle manifestazioni più umili del sentimento religioso, è uno dei modi in cui si [...] di prosperità elargita da Dio. Nella prima forma, soprattutto, la b. ebbe largo sviluppo nell’ebraismo e nel giudaismo posteriore: un intero trattato, il primo, della Mishnāh porta il titolo Benedizioni e contiene le prescrizioni relative a quelle ...
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. Famiglia ebraica originaria probabilmente della Provenza. I suoi membri più notevoli sono: Yiṣḥāq ben mōsheh, detto pure Profeit o Profet (letture inesatte Profiat, Peripot) soprannominato Ēfōdi, o Efodeo [...] apparentemente essa vorrebbe confermare un amico nella fede cristiana da lui abbracciata, ma in realtà cerca di ricondurlo al giudaismo; 2) Ma‛ăsēh Efōd, grammatica ebraica, composta nel 1403; 3) un'operetta di argomento astronomico; 4) un commento ...
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MŌSHEH (Mosè) de León
Umberto Cassuto
Scrittore ebreo spagnolo, vissuto nella seconda metà del sec. XIII e forse anche al principio del XIV.
Compose diverse opere nel campo della Qabbālāh e divulgò [...] Zōhar deve essere stata redatta nel sec. XIII, par quasi da escludere che M. d. L. ne fosse l'autore; forse egli prese parte alla redazione finale.
Bibl.: G. Scholem, Maddā‛ē ha-Yahǎdūt (Notiziario del Giudaismo), I, Gerusalemme 1926, pp. 16-29. ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] i sedici anni maturò una "presa di coscienza razionalistica e laica" (Berengo, 1994, p. 528), che lo portò ad allontanarsi dal giudaismo, cui fin dall'infanzia lo aveva indottrinato M. Soave. Nel medesimo torno di tempo si legò di amicizia con E ...
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identità
Il senso della continuità del proprio essere nel corso del tempo, accompagnato dalla consapevolezza della propria diversità dagli altri individui. Il termine, di grande rilevanza in filosofia, [...] membri dell’Associazione B’nai B’rit (1926), in cui cercava di spiegare i suoi rapporti col giudaismo, connotando implicitamente il concetto di i. con una qualità di eredità filogeneticamente intesa. Scrisse invece frequentemente di identificazione ...
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Talmud
Elena Loewenthal
La guida della vita ebraica
Il Talmud è un corpus di testi, ma è molto più di un grande libro. È infatti un codice di leggi e una raccolta di storie, un contenitore di nozioni [...] in sostanza, un grande libro: la raccolta di commenti e pareri alle norme etiche, giuridiche e rituali del popolo ebraico (giudaismo). Questo corpus di testi ha una natura – per così dire – aperta. Il Talmud va infatti immaginato come il lunghissimo ...
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ḤASIDISMO (dall'ebraico ḥăsīd, plur. ḥăsīdīm, "pio")
Umberto Cassuto
Setta religiosa ebraica di carattere mistico, sorta in Polonia verso la metà del sec. XVIII. La profonda miseria materiale delle folle [...] l'appagamento della loro sete di Dio quale essi non potevano trovare, dato lo scadimento generale della cultura, nell'intellettualismo del giudaismo rabbinico. Un maestro di scuola, Yisrā'ēl ben Ĕlī‛ezer, detto poi Ba‛al Shēm Ṭōb (il signore del Buon ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...