Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] 10 è di capitale importanza in questa vicenda. Un centurione romano di nome Cornelio, "timorato di Dio", cioè attratto dal giudaismo, frequentatore della sinagoga e dedito alle opere buone, ma non circonciso, ha la visione di un angelo, a Cesarea, il ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] Secondo Tempio in poi (cioè a partire dal 6° sec. a.C.), la religione degli israeliti è detta più propriamente giudaismo.
Il primo uomo a essere chiamato "ebreo", in ebraico ivri, fu Abramo, il capostipite delle tre grandi religioni monoteistiche ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] conflitto tra verità ed errore (Gager 19852).
È in questo contesto di rivisitazione dei rapporti tra il primo cristianesimo e il giudaismo che l'attenzione degli studiosi si è appuntata, fin dall'opera di M. Simon, Verus Israel (la cui prima edizione ...
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Poeta cristiano latino, della cui patria ed età molto si discute. È autore di Instructiones, serie di 80 poesie, in due libri, il primo contro pagani e giudei, il secondo d'ammonimenti ai cristiani; e [...] nel paganesimo, parentibus insciis ipsis (erano cristiani?) e d'essersi convertito legendo de lege: forse passando attraverso il giudaismo. I singoli carmi forniscono il titolo nell'acrostico; ma l'ultimo di tutti dà (a rovescio) Commodianus mendicus ...
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MOMIGLIANO, Arnaldo Dante
Riccardo Di Donato
MOMIGLIANO, Arnaldo Dante (Arnaldo Dante Aronne). – Nacque a Caraglio (Cuneo) il 5 sett. 1908 da Salomone Riccardo, commerciante di granaglie, e da Ilda [...] – e i mancati contatti – tra le diverse civiltà antiche orientali e occidentali nel periodo ellenistico: il rinnovato interesse per il giudaismo si annunciò come tema che fu in seguito sviluppato. Da quello stesso anno, la nomina ad Alexander White ...
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CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] ‘aruk (La tavola imbandita) di Giuseppe Caro (1488-1575), una raccolta di decisioni rabbiniche che, in quasi tutto il giudaismo, ha conservato il valore di autorità incontestata fino ai giorni nostri: Testi del codice del Dr. Joseph Caro (Shulhan ...
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Storico giudeo (n. 37 d. C. - m. dopo il 100), di casta sacerdotale. Fu della setta dei Farisei e, dopo essere stato a Roma (64), tornato in patria partecipò alla rivolta contro i Romani (67). Arresosi [...] al 66 d. C., che rivela un fondo di pensiero e di dottrina comune al giudaismo ellenizzato. La tendenza apologetica del giudaismo, già caratteristica delle Antichità, si ritrova nell'opuscolo Contro Apione (un grammatico antisemita). Inoltre si ...
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PARUSIA (gr. παρουσία, da πάρειμι "sono presso")
Eschilo, Tucidide e Platone usano il vocabolo nel significato generico di "presenza" contrapposta ad "assenza" (ἀπουσία); Euripide e nuovamente Tucidide [...] creazione neotestamentaria, e scarso frutto hanno dato anche i tentativi di scoprirne i precedenti nella terminologia del giudaismo antecedente e contemporaneo al Vangelo. L'accezione tecnica del vocabolo va ricercata nella κοινὴ διάλεκτος, nel greco ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] . - È noto il divieto di qualsiasi raffigurazione di Dio, fatto agli Ebrei nell'Antico Testamento e passato dal giudaismo all'islamismo. Quanto all'arte cristiana, raffigurare in forma sensibile la cosa assolutamente più aliena dal senso, la natura ...
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. Nome dato dalla tradizione islamica e dagli scrittori arabi al re degli Omeriti, le cui persecuzioni contro i cristiani, culminate nei massacri di Naǵrān, determinarono l'intervento degli Aksumiti nell'Arabia [...] al-Ukhdūd, Corano, LXXXV), nella forma Zur‛ah, che egli avrebbe cambiato in Yūsuf (Giuseppe) assumendo il giudaismo. Comunque debba accogliersi la veridicità di questa denominazione, Dhū Nuwās è semplicemente o un soprannome, secondo la spiegazione ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...