Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione in Palestina, quando il popolo d'Israele fu ridotto alla tribù di Giuda, e fino al tempo presente. Secondo altri il termine g. si può usare più propriamente a partire dalla distruzione del secondo ...
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Studioso di giudaismo (Detmold 1794 - Berlino 1886). Tra i suoi scritti sono notevoli: Die gottesdienstlichen Vorträge der Juden (1832); Die synagogale Poesie des Mittelalters (1853); Literaturgeschichte [...] der synagogalen Poesie (1865). Numerosi saggi di critica biblica e di varia storia sono raccolti in Gesammelte Schriften (3 voll., 1875-76) ...
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Shēm hamĕfōrāsh Nel giudaismo, la pronuncia esatta del nome divino («il nome esplicito»), proibita nella pratica comune e tramandata segretamente da pochi Maestri a discepoli selezionati. Secondo la dottrina [...] mistica, e di qui nelle tradizioni popolari, la sua conoscenza conferisce poteri eccezionali. Generalmente si intende per S. l’esatta vocalizzazione del Tetragramma, ma in alcune fonti sembra identificarsi ...
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sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] in cui si tengono le adunanze e si celebrano i riti della religione ebraica (più propriamente in ebraico bēt kĕneset «casa dell’assemblea»).
È probabile che l’istituto della s. risalga al periodo dell’esilio ...
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Buber, Martin
Storico del giudaismo e filosofo austriaco della religione (Vienna 1878 - Gerusalemme 1965). Di famiglia ebrea proveniente dalla Galizia (od. Polonia), fu seguace del sionismo dal 1898 [...] da B. su un tale tipo di rapporto ha fatto situare il pensiero del filosofo al di fuori della corrente principale del giudaismo, in cui l’obbedienza alla volontà di Dio è tutto. B. dimostra il suo atteggiamento anticonvenzionale, dal punto di vista ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] juif, jewish.La distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. e la conseguente diaspora hanno sancito la divisione del giudaismo nei due rami, sefardita e askenazita. Il primo si riferisce agli ebrei che scelsero la via della Spagna (Sefarad) e ...
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Aderente al principale fra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell’età precristiana e al principio dell’età cristiana.
Le origini del fariseismo risalgono probabilmente al periodo successivo a [...] di esistere; l’ordinamento della vita religiosa e sociale dei superstiti fu però opera dei dottori farisei, sicché il giudaismo quale si venne allora foggiando ebbe carattere quasi interamente conforme al sistema farisaico e tale si è mantenuto anche ...
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SADDUCEI
Umberto Cassuto
Nome di uno dei partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell'età precristiana e al principio dell'età cristiana. Come del partito avverso dei Farisei, così anche di quello [...] l'origine del male nelle cattive azioni dell'uomo). Il secondo punto è espresso in modo più conforme alle genuine idee del giudaismo nel Nuovo Testamento (Matt., XXII, 23; Marc., XII, 18; Luc., XX, 27; Atti, XXIII, 8; cfr. IV, 1-2), che riferisce ...
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ZUNZ, Leopold
Umberto Cassuto
Fondatore della moderna "scienza del giudaismo", nato a Detmold il 10 agosto 1794, morto a Berlino il 17 marzo 1886. Fu il primo in Germania a sentire e a sostenere l'opportunità [...] e la necessità di uno studio scientifico della letteratura ebraica e del pensiero e della storia del giudaismo.
Fondò nel 1819 il Verein für Cultur und Wissenschaft der Juden, e sotto gli auspici di questa associazione iniziò la pubblicazione della ...
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(o aschenaziti) Gli ebrei dell'Europa centro-orientale. Nel giudaismo medievale Ashkanaz identificava la Germania, mentre nella "tavola dei popoli" (Genesi) e in un passo di Geremia (51, 27) è il nome [...] della popolazione discendente da Iafet, stanziata a N della Siria. Le loro tradizioni sono diverse da quelle dei sefarditi di Spagna ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...