Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] di Gerusalemme Simeone, ma alla sua morte gli ebrei se ne reimpossessano e la nascondono in un pozzo, lo stesso che due secoli dopo Giuda indicherà a Elena. Cfr. F. Nau, Sur la fête de la Croix, cit., p. 234.
25 Tale versione, come si avrà modo di ...
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ZELOTI (greco Ζηλώτης)
Il termine significava genericamente in ebraico (qannā') la qualità di colui che è "zelante" ("geloso") per una cosa (cfr. Esodo, XX, 5; XXXIV, 14; I Maccabei, II, 50). Al tempo, [...] a mano armata. La prima manifestazione di questa associazione si ebbe proprio all'inizio della dominazione romana e fu capeggiata da quel Giuda il Galileo a cui si allude anche in Atti degli Apost., V, 37, e che finì sconfitto e ucciso. Ma anche dopo ...
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Re di Babilonia, figlio di Nabucodonosor. Succedette al padre nel 562 a. C., ma regnò solo due anni, perché nel 560 a. C. fu ucciso in una sommossa provocata dal cognato Nergalsharusur. Mentre in Babilonia [...] E.-M. appare come un sovrano debole, con cui s'avvia la crisi dell'impero, la Bibbia ne conserva grato ricordo, per la benevolenza usata al re di Giuda Ioachin, suo prigioniero (II-IV Re XXV, 27-29). ...
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(gr. ᾿Ιδουμαία) Nome dato dai Greci e Romani alla regione, a S della Giudea, che gli Ebrei denominavano Ĕdōm. Discendenti di Esaù secondo la tradizione biblica, e stanziati da epoca remota nella regione, [...] contro di loro e David li sottomise. Dopo lo scisma della monarchia ebraica riacquistarono l’indipendenza e alla caduta dello Stato di Giuda, premuti dai Nabatei, spinsero il loro dominio fino nel territorio di Hebron e nel Negeb. Verso il 300 a.C. i ...
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Figlio (m. 150 a. C.) di Seleuco IV. Mandato come ostaggio a Roma nel 175, vi restò mentre, morto il padre, si succedevano sul trono di Siria Antioco IV Epifane e Antioco V Eupatore. Quando fu ucciso il [...] ; s'impadronì del regno uccidendo Antioco V e il ministro Lisia (162), e soffocando le rivolte di Timarco in Babilonia e di Giuda Maccabeo. Un nuovo pretendente, Alessandro I Bala, trovò l'appoggio dei Romani, e D. morì combattendo contro di lui. ...
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Mattatia
Sacerdote ebreo (m. 168-167 a.C.). Iniziatore del movimento dei Maccabei, per aver ucciso un ebreo idolatra e un messo del re Antioco IV Epifane fu costretto a fuggire e a rifugiarsi sui monti [...] intorno a Modin, a nord-ovest di Gerusalemme. Ivi raccolse intorno a sé dei seguaci e iniziò la guerriglia contro i Seleucidi. Morì dopo aver affidato il proseguimento dell’impresa ai suoi figli, tra i quali vi era Giuda Maccabeo. ...
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Storico giudeo-ellenistico, vissuto verso il 150 a. C. Compose una storia ebraica, i cui scarsi frammenti lasciano vedere che egli elaborava fantasiosamente i dati biblici, dando dei personaggi un'interpretazione [...] προϕετείας) e un'altra Sui Giudei dell'Assiria (Περὶ τῶν τῆς ᾿Ασσυρίας ᾿Ιουδαίων), ma quest'ultima a torto in quanto l'autore è forse identificabile con l'E. che sappiamo inviato da Giuda Maccabeo a Roma per proporre un'alleanza (I Macc. 8, 17). ...
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pentapoli filistea
Pentapoli creata al tempo dell’invasione dei «popoli del mare» (1180 a.C. ca.), quando il più importante di essi, quello dei filistei, si stanziò sulla costa merid. della Palestina [...] tyrannos). La pentapoli agiva in maniera coordinata contro pericoli esterni. Dalla Bibbia si conoscono le lotte contro Israele e Giuda, con iniziale egemonia filistea (11°-10° sec. a.C.) e successiva stabilizzazione. L’indipendenza finì nel 7° sec ...
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GUINIGI, Francesco
Franca Ragone
Nacque a Lucca da Lazzaro di Bartolomeo di Guinigio, probabilmente intorno agli anni Venti del secolo XIV. Non abbiamo notizie sulla sua formazione giovanile di mercante [...] dello stesso anno faceva testamento, forse perché colpito dalla peste, e fondava un altare nella chiesa dei Ss. Simone e Giuda, patronato della famiglia. A partire da questi anni, in particolare dal 1350, il G. risulta impegnato nell'incremento della ...
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ABARBANEL, Giacobbe
Alfredo Ravenna
Figlio di Samuele, fu banchiere, a Ferrara, dal 1541, dopo l'espulsione dal Regno di Napoli. Legato alla Toscana per motivi di affari (ad Arezzo, tra l'altro, aveva [...] alle comunità ebraiche di Livorno e di Pisa e incremento a quella di Firenze. L'A. inoltre continuò, col fratello Giuda, la tradizione culturale della famiglia arricchendo la biblioteca della sua casa.
Bibl.: S.H. Margulies, La famiglia Abarbanel in ...
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giuda
s. m., invar. – Propr., nome (Giuda Iscariota) di uno dei dodici apostoli, che tradì Gesù consegnandolo ai sacerdoti per un compenso di trenta denari d’argento, divenuto per antonomasia simbolo del tradimento (soprattutto di amici e...
giudio
giudìo agg. e s. m. (f. -a). – Variante ant. di giudeo, oggi in uso nel dialetto roman., per lo più con intonazione spregiativa. In gastronomia, carciofi alla giudia, tipico piatto della cucina romana, di origine ebraica, che si prepara...