Cittadina della provincia di Gorizia, situata sull'importante linea ferroviaria Udine-Gorizia (15 km. a ovest di questa città), a 62 m. s. m., tra Versa e Iudrio, alle pendici meridionali delle colline [...] eretto dai Romani e venne fortificata e ridotta a castro da Gisulfo (610). Ottone II investì il patriarca Rodoaldo del dominio del Gorizia verso la grande pianura, oggetto perciò di contestazione fra i patriarchi e il conte di Gorizia in una lunga ed ...
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. Nel linguaggio longobardo e anche nella più antica parlata franca è così detto l'insieme dei parenti che derivano da un progenitore comune. Nella maggior parte delle parlate germaniche si afferma invece [...] sono contigue ed essi hanno pascoli e selve in comune. I vicini che sono ricordati nell'Editto, nella maggior parte dei e dei Bizantini, le spalle dell'esercito che avanzava, Gisulfo gli chiese di poter scegliere quelle fare hoc est generationes ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] Guiscardo, che aveva cacciato definitivamente da Salerno Gisulfo, faceva di nuovo balenare una minaccia l'interpretazione che si è solitamente data al passo della lettera del papa (Registrum, I, n. 21 del 1° sett. 1073) e a un altro del Chronicon di ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] di legno; tra alcune sepolture urbane va ricordata quella detta di Gisulfo, la più ricca della città, con un sarcofago in pietra cortile porticato a E della basilica, mentre un c. forse per i laici va localizzato a S, a ridosso del muro di cinta dell ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] (717-750) e quella di S. Giovanni sotto Gisulfo (797-817), che costruì una basilica triabsidata di tipo meno rigoroso, a N gli alloggi dell'abate e degli ospiti, a S i locali adibiti a magazzini e ai lavori agricoli, a E il cimitero.Si tratta ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] era costituita da due edifici, uno a E e uno a O, fra i quali si estendeva un c. quadrato, che a N doveva confinare con il Hodges, 1985), né è ipotizzabile per la Montecassino dell'abate Gisulfo (797-817; Carbonara, 1979). Nell'abbazia volturnense la ...
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Altavilla, famiglia
Salvatore Tramontana
I documenti disponibili non permettono di stabilire se sia stata la famiglia Altavilla a dare il nome al piccolo insediamento Hauteville-le-Guichard che si trova [...] e instaurò col papa rapporti che avrebbero modificato gli atteggiamenti della Chiesa di Roma verso i normanni. Sposò una sorella di Guido, zio di Gisulfo di Salerno, ma si impegnò in una politica tesa a scardinare il principato longobardo. Morì ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] 10, a cura di J. W. Smit, Milano 1976, pp. 28-30). I monaci che avevano seguito Martino nel suo eremo, posto due miglia fuori la città, determinò così la storia successiva dell'edificio; l'abate Gisulfo (797-817) lo ristrutturò, edificando una prima ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] sé, nella massa dei prigionieri, destinati ad essere uccisi, se uomini, o ad essere ridotti schiavi, se donne, i quattro figli di Gisulfo II, Cacone, Tasone, Rodoaldo e Grimoaldo. Lo stridente contrasto fra l'impresa del principe àvaro e l'alleanza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio sacro del cristianesimo
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non è possibile parlare di una vera architettura [...] del clero già distinto da quello dei fedeli, un ambiente per i catecumeni, esclusi dalla sinassi prima del rito eucaristico, e un , Santa Anastasia; a Montecassino la chiesa abbaziale di Gisulfo, 797-817), ma che soprattutto in Germania trova vasta ...
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