Firenze
John M. Najemy
Per l’interpretazione machiavelliana della Firenze medievale si rinvia alle voci Istorie fiorentine e Ciompi, tumulto dei, nonché alle voci biografiche Albizzi, Rinaldo degli; [...] delle istituzioni politiche nell’assenza dei Medici.
Girolamo Savonarola e il Consiglio maggiore
Frate domenicano , E. Tongiorgi, 1982, p. 131). Nel giugno del 1502, Vitelli invase il territorio fiorentino da sud, prese Arezzo, e fece ribellare tutta ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m s.l.m., all’estremità sud-orientale di un bacino intermontano, percorso dall’Arno, nel quale sorgono ... ...
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Città della Toscana, capoluogo della regione. La F. romana sorse sulla Via Cassia, là dove il Mugnone allora confluiva nell’Arno, per le necessità del traffico commerciale che vi si accentrava da e per Roma, Faenza, Lucca e Pisa; col nome di Florentia fu municipio, poi Cesare vi dedusse una colonia; ... ...
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Paolo Migliorini
Al censimento del 2001 la popolazione residente nel comune di F. risultava di 356.118 ab. (−11,7% rispetto al 1991). Tuttavia la cosiddetta area urbana fiorentina si estende su un ambito molto più vasto, che include una decina di comuni, (495 km2 con 600.000 ab. circa); il tessuto ... ...
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Firenze
PPaolo Cammarosano
Negli anni dell'infanzia e della minore età di Federico II, la città di Firenze assestava la sua organizzazione comunale secondo linee del tutto analoghe a quelle delle altre città maggiori di Toscana e di gran parte d'Italia: con un vertice di governo rappresentato dal ... ...
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Antica patria di artisti, banchieri e umanisti
Culla dell'Umanesimo e simbolo del Rinascimento italiano, Firenze è una delle città d'arte più importanti del mondo e ha un posto di primo piano nella storia della civiltà. Tra il Medioevo e il Rinascimento fu all'avanguardia del rinnovamento culturale ... ...
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C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana sorta nella seconda metà del sec. 1° a.C., sulla riva destra del fiume in una zona in precedenza occupata da ... ...
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(XV, p. 435; App. I, p. 599; II, I, p. 949; III, I, p. 618)
Per dati statistici provinciali v. toscana (Tabelle), in questa Appendice.
Arte. - F. vive drammaticamente il dilemma di trovare un equilibrio fra l'enorme incremento della pressione turistica, indubbiamente responsabile di una pesante usura ... ...
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Ernesto Sestan
Ugo Procacci
Eugenio Ragni
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Pier Vincenzo Mengaldo
Storia. - F. è collegata a D. per due ragioni: come luogo in cui trascorse una parte della sua vita e al quale pensò con l'appassionata nostalgia dell'esule; e come città storica, alla quale erano legate tradizioni e memorie che ... ...
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La città (374.625 ab. nel 1951) ha visto ricostruire quasi interamente i quartieri del vecchio centro, devastati dalla guerra, mentre l'Arno è stato dotato di un settimo ponte, intitolato ad Amerigo Vespucci. Nei rioni moderni, immediatamente adiacenti ai viali di circonvallazione, le nuove costruzioni ... ...
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Alla data del 31 dicembre 1947 la popolazione residente nella provincia era salita a 899.000 ab., quella presente nel comune a 375.081 (residenti 370.523). In conseguenza delle vicende belliche (v. appresso) la città ebbe a subire danni particolarmente gravi: oltre 40.000 vani sui 394.000 esistenti ... ...
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In regime fascista l'incremento topografico di Firenze ha avuto un grande slancio, con formazione di nuovi ampî quartieri, tutti situati in pianura, i quali nei caratteri edilizî si sono mantenuti fedeli alle tradizioni fiorentine, con caseggiati di pochi piani, mentre il "novecento" ha avuto solo modestissima ... ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate città del mondo.
Sommario: Geografia: Situazione (p. 435); Clima (p. 436); Sviluppo edilizio della ... ...
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Scultore della seconda metà del'300, che documenti indicano aver lavorato insieme con Giovanni di Francesco da Arezzo (1369-75) nell'arca di San Donato nel duomo di Arezzo. Tutto l'assieme dell'arca fu attribuito dapprima ai due scultori; ma le diversità stilistiche fanno assegnare a Betto e a Giovanni ... ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Federico
Maddalena Spagnolo
Nacque a Sant’Angelo in Vado nel ducato di Urbino dal pittore Ottaviano e da Antonia Nari, il 18 aprile del 1539/40. Fra le discordanti [...] fino all’8 agosto. Portò con sé una lettera di Chiappino Vitelli, agente del granduca Francesco I, scritta ad Anversa il 15 marzo del Cinquecento, I-II, Milano 1998-1999; P. Tosini, Girolamo Muziano e la nascita del paesaggio alla veneta nella villa d ...
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BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] le proteste presso la Repubblica e le lamentele a Roma, provocarono alla fine contro di lui l'intervento del nunzio Francesco Vitelli, il quale, alla fine del 1642 o al principio dell'anno successivo, impose al B. di ritornare alla certosa di Padova ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] conosciuti alla corte del Trivulzio, quali l'Aretino, il Giovio, Girolamo Muzio e, tramite quest'ultimo, Giulio Camillo. Questi era si rivolge a Emanuele Filiberto, stringe relazioni con Chiappino Vitelli che era diventato signore di Cetona (e forse ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] concomitanza con l'uccisione a Senigallia di Vitellozzo Vitelli, Paolo Orsini, Oliverotto da Fermo, rivelandosi addentro di brani tratti dalle opere dei quattro dottori della chiesa, Girolamo, Ambrogio, Agostino e Gregorio e dalla Sacra Scrittura. Il ...
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FRANCESCO MARIA II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Unico figlio maschio del duca Guidubaldo e di Vittoria, figlia del duca di Parma Pierluigi Farnese, nasce a Pesaro il 20 febbr. 1549. Accuratamente [...] da maestri di non comune levatura - tra questi Girolamo Muzio e, pare, Fabio Albergati -, manifesta presto un . Giulio Feltrio, zio paterno di F.), e di sua moglie Isabella Vitelli dell'Amatrice: Livia è giovane, sin troppo (non ha ancora compiuto ...
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CIBO, Innocenzo
Franca Petrucci
Primogenito di Francesco detto Franceschetto, figlio di papa Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia. di Lorenzo de' Medici, nacque a Firenze il 25 agosto del 1491. Fin [...] avuto alleato nei suoi falliti progetti solo il Vitelli. allettato dalla speranza del dominio di Borgo San s.5, XXXIII (1904), pp. 61, 81 s., 84-87, 89-94; F. Cavicchi, Girolamo da Casio, in Giorn. stor. della lett. ital., LXVI(1915), pp. 38 s.; L. ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] ), che ne confermano la presenza a Genova al seguito di Girolamo da Treviso (Nova, 1983). A Genova il F. conobbe a Città di Castello anche la sala degli Dei nel palazzo Vitelli a Sant'Egidio. Nel complesso decorativo alcune parti si avvicinano ai ...
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SANTI, Giovanni
Paolo Cova
– Figlio di Sante e di Elisabetta di Matteo di Lomo, nacque a Colbordolo (Pesaro - Urbino) tra il 1440 e il 1445.
Il nonno Peruzzolo, dopo il sacco malatestiano del 1446, [...] rapporti con Melozzo è la tela firmata con S. Girolamo in trono, proveniente dalla chiesa di S. Bartolo di al., II, Ferrara 2012, pp. 139-144; S. Borsi, La famiglia Vitelli e Città di Castello: nuove indagini e ricerche. L’affresco della Torre del ...
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BENTIVOGLIO, Annibale
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1469, primogenito di Giovanni II e di Ginevra Sforza. Nel gennaio del 1474 il Senato bolognese richiese ed ottenne per il B. da Sisto IV il [...] , si spinse sino a Castel San Pietro mentre Vitellozzo Vitelli, gli Orsini e gli altri confederati stringevano da Fossombrone congiurare con gli ecclesiastici, Francesco Maletti e Girolamo Ludovisi. Così il proposito di mantenere il potere ...
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