MANZINI, Andrea (Andrea da Firenze; Andrea di Giusto)
Francesco Sorce
Nacque a Firenze tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo; del padre è noto il solo nome di battesimo, Giusto. È menzionato, [...] J. Turner, II, London-New York 1996, p. 19; L. Berti, Dietro certe tracce masaccesche, in Masaccio. Il trittico di S. Giovenale e il primo '400 fiorentino, a cura di C. Caneva, Milano 2001, p. 140; Id., Intervista masaccesca 2002, in Critica d'arte ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] di estendere il più possibile la conoscenza dei testimoni anche in tradizioni molto ampie (per es. U. Knoche per Giovenale), da un lato favoriti dagli avanzamenti della tecnica (microfilm, mezzi di comunicazione più agevoli, ecc.; dal 1937 funziona a ...
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GERUSALEMME (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Francesco COGNASSO
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina, situata a circa 31°48′ lat. e 35° 11′ long. E., sull'altipiano centrale, e anzi [...] sul Monte Oliveto, che datano appunto da quest'epoca.
Nuovo slancio costruttivo si ebbe nel sec. V per opera del patriarca Giovenale (421-458) e dell'imperatrice Eudossia (421-444). Oltre alla basilica di S. Stefano al Nord della città e a quella ...
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Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] , che formavano addirittura una fascia metallica dinnanzi alla chiusura in legno delle botteghe, che spiegano l'espressione di Giovenale di catenatae tabernae? Lo stesso sistema di chiusura appare nelle botteghe di Ostia e in quelle che sono state ...
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. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] più altre fonti che contaminate. Allora, tranne casi particolari (per poeti latini esametrici di non facile comprensione, specie Giovenale, sono stati di recente escogitati, con buon successo, metodi nuovi, troppo complicati perché qui se ne parli ...
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Il battesimo si amministrativa nei due riti dell'immersione e dell'infusione. In entrambi i casi v'era bisogno di una conca (pelvis) per tener l'acqua, o per raccogliere quella che cadeva sul capo del [...] , e la buona trattazione di F. Grossi Gondi nel volume: I monumenti cristiani iconografici ed architettonici dei sei primi secoli, Roma 1923, p. 443 segg.; G. B. Giovenale, Il battistero lateranense, in Atti del Pont. Istit. d'Arch. crist., 1929. ...
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quando
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, introducendo proposizioni interrogative, avverbio interrogativo) temporale di frequenza alquanto elevata nell'opera dantesca, in particolare nel Convivio (quasi [...] diffinire ' (IV XVII 8), e anche ‛ commendare ', ‛ ritrarre ' (XIII 12), o, infine, come XXIX 4 A la prima questione risponde Giovenale ne l'ottava satira, quando comincia quasi esclamando.
Andrà confrontato con i casi in esame anche Cv IV XXIV 14 E ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] di Vertumnus era stata preceduta da un simulacro intagliato da un frettoloso falcetto in un tronco di acero (IV, 2, 59). Giovenale, infine, rimpiange i tempi in cui "Giove fittile e ancora non contaminato dall'oro soleva aver cura delle cose del ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] provocato l'avvelenamento, per invidia e gelosia. Imponenti funerali lo accompagnarono alla sepoltura presso la chiesa d'Aracoeli: il Giovenale e il Valeriano ne piansero la morte nei propri versi.
Se il Bandini dà notizia di un Discorso dell'esilio ...
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NANNI, Giovanni (Annio da Viterbo). – Nacque a Viterbo da famiglia artigiana (sappiamo solo di un nonno macellaio, che occupò per una volta il priorato)
Riccardo Fubini
, e la regolare assenza nei documenti [...] lui così determinante, come Flavio Giuseppe. Il biasimo della proverbiale Graecia mendax in historia, secondo un verso di Giovenale, su cui ha insistito Tigerstedt, 1964, sottintende in realtà il riferimento a Giuseppe: «Immo et semper falsa [Graeca ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...