Poeta satirico latino del sec. 2º a.C.. Appartenente al "circolo degli Scipioni", partecipò attivamente alla vita culturale dell'età degli Scipioni e dei Gracchi. Scrisse trenta libri di satire, di cui [...] nella latinità, come dimostrano non solo la successiva storia della satira (Orazio e i satirici dell'età imperiale, Persio e Giovenale, ne dipenderanno o comunque ne saranno influenzati), ma anche le varie menzioni e lodi che si ritrovano in Velleio ...
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JOHNSON, Samuel
Gian Napoleone Giordano Orsini
Letterato ed erudito inglese, nato a Lichfield l'8 settembre 1709. Dal padre, un libraio di cultura non spregevole, e dai suoi libri apprende ad amare [...] . Questa è ancor più evidente nell'altro poemetto On the Vanity of human Wishes (1759), imitato dalla 10° satira di Giovenale, e nel Rasselas, che merita di essere annoverato tra le opere classiche del pessimismo: a dimostrare la vanità dei desiderî ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] nel pensiero e nella esegesi dei secoli XIV e XV, Firenze 1975, pp. 385-394; G. Vignuolo, Note inedite di F. F. a Giovenale (Sat. I-IV), in Studia picena, XLII (1975), pp. 96-125; K. Wagner, Un manuscrit autographe inconnu de F. F., in Scriptorium ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con la sua forte personalità e la sua profonda vivacità intellettuale, Samuel Johnson [...] , che viene pubblicato anonimo nel 1738. Nel componimento giovanile, di vena satirica, Johnson si ispira alla terza satira di Giovenale e dimostra un’estrema padronanza del distico eroico che conferisce ai suoi versi una forza e un’energia nuove ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La sessualita a Roma
Eva Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parità quasi raggiunta e una grande libertà: le donne romane, [...] VI, 588-590).
Superfluo dire che la satira è un genere letterario per definizione malevolo, e che l’avversione di Giovenale per il sesso femminile rivela una misoginia che rasenta i limiti del patologico. Ma in lui tornano temi che sono evidentemente ...
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BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] Capponi 190: un'orazione sulle Verrine e una poesia dei B.; Ibid., Bibl. Riccardiana, Ms. 914, 246v-255v; un'orazione su Giovenale, Ms. 2723; cc. 104-105; Poliziano al B.; Milano, Bibl. Ambrosiana, V 15: lettera e panegirico a L. Sforza; Modena, Bibl ...
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onoranza (onranza; orranza)
Sebastiano Aglianò
Parola che non va oltre un certo limite cronologico dell'attività di D.: è presente infatti solo nella Vita Nuova, nel Convivio, nell'Inferno. Lo stesso [...] fanno queste onoranze che rimangono da li antichi...?, in cui il poeta parafrasa, sintetizzandolo, un pensiero di Giovenale (VIII 1 ss.), il plurale onoranze traduce " stemmata ", " pictos vultus ", " effigies ", " veteres cerae ", ecc., del testo ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] ecclesiastici eminenti come s. Carlo Borromeo, s. Alessandro Sauli, i beati Paolo Burali d’Arezzo e Giovanni Giovenale Ancina, il cardinale Gabriele Paleotti e altri. Grandi artefici dell’intera opera riformatrice furono i nuovi ordini religiosi ...
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Poeta e drammaturgo (Aldwinkle All Saints, Northamptonshire, 1631 - Londra 1700). Uomo di corte costretto all'adulazione, riflette nelle sue opere il mondo in cui viveva. Più che grande drammaturgo è grande [...] del 1688, che lo privò di titoli e uffici. Si dedicò allora alla versione di classici (Virgilio, Orazio, Persio, Giovenale), al rifacimento di novelle del Boccaccio e del Chaucer (Fables ancient and modern, 1699) e alla composizione di liriche, tra ...
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Nacque a Parigi il 1° n0vembre 1636 e vi morì il 13 marzo 1711. Usciva da una famiglia schiettamente borghese, illustratasi però con l'avvocatura e con le alte cariche giudiziarie, fornita di parentele [...] parigino. Poverissime d'ispirazione e di pensiero, infarcite di luoghi comuni e di spunti letterarî noti, da Giovenale, da Orazio, dal Régnier, sorrette soprattutto dal sapore scandaloso delle allusioni e dalla chiassosa franchezza di certi ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...