La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] Danti aut Petrarchae vernaculum (Scardeone 1560, lib. II, cl. X, pp. 238-239)
Il «movimento fondativo» (Segre 1979) (1959), Il latino maccheronico, Firenze, Le Monnier.
Petrolini, Giovanni (2008), Gnocchi, gnocche e maccheroni. Nuove letture, in Id ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] ’XI sec.), l’Alphabetum di Papias, il Catholicon di Giovanni Balbi, il Liber derivationum di Uguccione da Pisa, il considerare esperimenti sui generis come il Glossario di Monza del X secolo, o testi che ricorrono al volgare occasionalmente, con ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] 416), pur guardando con simpatia al giovane studioso cui più tardi (6 sett. 1879) indirizzò un'importante "lettera glottologica" (Archivio glottologico italiano, X [1886-88], pp. 1-17, e In Memoria di N. C. e U. A. Canello…, pp. 425-435).
Dal 1872 il ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] di San Niceto pronunciato Nìceto (una contrada di Motta San Giovanni, nel Reggino, si chiama Santu Nicitu).
Interessanti anche Bruzio menzionata nel V secolo, mentre verso il IX-X secolo, in documenti ecclesiastici bizantini, è nominata come Hagia ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] soggetto, per ovvie ragioni semantiche, non può essere che Giovanni, cioè un soggetto umano che realizza l’azione del Monaci: 414)
(18) dove ella a me voglia per marito (Boccaccio, Dec. X, 10)
(19) da indi in là t’aspetta / pur a Beatrice, ch’ ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] essi questa notte passata me l’avranno imbolata (Boccaccio, Dec. IV, X, 38, p. 580)
Come il futuro semplice, anche il futuro Il mulino del Po, Milano, A. Mondadori, 3 voll.
Boccaccio, Giovanni (1994), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 2 ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] e sonore (/s/, /z/, /ʦ/, /ʣ/), variamente indicate con ‹z›, ‹ç›, ma anche con ‹x› al Nord (per la s sonora), con ‹z›, ‹cz› e ‹ç› (per la Ottocento. Si pensi alla proposta di riforma di Giovanni Gherardini, il quale, con fervore nazionalistico pre- ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] colta in un suo singolo manifestarsi:
(21) a Londra Giovanni incontrò Maria
(22) E llo re fece grande honore a (Niccolò Manerbi, Volgarizzamento della Legenda Aurea)
e con l’avverbiale da X tempo:
(25) Marco ha / aveva mangiato da due ore
Una frase ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] molto / A è più x) o di precisione (A è proprio / veramente / assolutamente x); morfologicamente rientra nella categoria dell budella dalla pancia, voleva trargli a quel di Licodia!» (Giovanni Verga).
Per ciò che concerne il verbo, è interessante ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] essere partefice del sepolcro del figliuolo (Andrea Lancia, Eneide volg. X, 630)
(25) O grandi abitator del cielo, io L. Russo, note di E. Mazzali, Milano, Rizzoli.
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
...
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Generazione X
(generazione X) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, la generazione dei nati tra il 1960 e il 1980. ♦ Alla "generazione X" appartiene chi oggi ha dai 18 ai 29 anni. Negli Stati Uniti sono 46 milioni, rappresentano il secondo...
giustizia climatica loc. s.le f. Principio etico per cui si costituisce una condizione di parità ed uguaglianza dei diritti, dei doveri e delle risorse di fronte ai cambiamenti climatici di dimensione locale e planetaria, in particolare quelli...