Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] Pseudo-Plutarco, dello Pseudo-Galeno, di Teodoreto di Cirro, di Giovanni Stobeo e in diverse altre fonti minori. Per quanto riguarda Anonymus Parisinus Fuchsii siano in qualche modo collegate a essa (v. sotto). Sorano è noto anche per un De anima che ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] Università di Bologna, che fu invece assegnata all'astronomo Giovanni Antonio Magini. Nel 1588 Galilei tenne due lezioni ingegno e 'l timore dell'errare, mi rendono grandemente confuso" (EN, V, pp. 237-238).
Il telescopio di Galilei non era adatto a ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
Clara Silvia Roero
Diffusione e primi sviluppi del calcolo infinitesimale
Il decollo enigmatico [...] e intellettuali, come Jacopo Riccati, Antonio Conti e Giovanni Poleni. Essi collaborano al successo della principale rivista , hrsg. von David Speiser, Basel, Birkhäuser, 1955-2000, 4 v.; v. III: Der Briefwechsel mit Pierre Varignon, 1992, pp. 3-11 ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] ebbe anche altri importanti sostenitori, come, per esempio, Giovanni Buridano e Alberto di Sassonia (Sarnowsky 1989). L' von Jan P. Beckmann [et al.], Berlin, W. de Gruyter, 1981, 2 v.; v. I, pp. 73-106.
‒ 1981b: Murdoch, John E., Henry of Harclay ...
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Previsioni economiche
Giovanni De Cindio
di Giovanni De Cindio
Previsioni economiche
Presupposti storici
La pratica sistematica delle previsioni economiche, cioè dell'attività di previsione avente [...] . Il metodo è stato suggerito da C.C. Holt (v., 1957) e poi sviluppato da R.G. Brown (v., 1959). Con il metodo detto di Holt-Winters si riesce dei suoi parametri.
La nota critica di R.E. Lucas (v., 1976) si basa proprio sul fatto che in caso di eventi ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Aritmetica e geometria
Menso Folkerts
Aritmetica e geometria
Le discipline matematiche del quadrivio
Tra il 500 e il 1100 ca., [...] , per l'effetto che storicamente produssero, furono quelli di Giovanni Scoto Eriugena (810-877 ca.) e di Remigio di Auxerre periodo in cui svolse in quel monastero la funzione di abate (v. sopra). Per la sua Geometria Gerberto attinse anche ad altre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] 1451 abbandonò Mantova per recarsi a Roma alla corte di papa Niccolò V.
Non è assodato se egli portasse con sé anche il testo a molti umanisti dell’epoca, Francesco Filelfo, Giovanni Marliani, Giovanni Aurispa, Niccolò Perotti, Teodoro Gaza. Inoltre, ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Galilei e la geometria del moto accelerato
Enrico Giusti
Galilei e la geometria del moto accelerato
Tra l'impressionante numero di testi scientifici, [...] di idraulica, continuati da Famiano Michelini, Domenico Guglielmini, Giovanni Poleni, per non citare che alcuni degli autori quella proporzione che si discosta dal principio del suo moto; come, v.g., cadendo il grave dal termine A per la linea ABCD, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] di Apollonio di Perge (262 a.C. ca.-180 a.C. ca.) curata da Commandino e completata da quella dei libri V-VII curata da Giovanni Alfonso Borelli (1608-1679), che vide la luce a Firenze nel 1661.
La riscoperta dei lavori degli antichi giocò un ruolo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] alla base del computo che razionalizzava i tempi della Chiesa (v. cap. VII). Questo legame tra teoria e pratica si notevoli ('meraviglie') e delle risorse. Non a caso la Cronica di Giovanni Villani, terminata al più tardi nel 1348, riportava, tra i ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...