violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] o fig. (come si può vedere sotto il lemma violenza). V. per antonomasia è spesso quella sessuale, anche detta stupro: chi di solito una forma di violenza verbale: tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la sua aggressività (I. Svevo). A un ...
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Fabio Rossi
violenza. Finestra di approfondimento
Tipi di violenza - Come già osservato nella scheda UCCIDERE, il lessico italiano possiede numerosi termini per indicare diversi tipi di violenza, fisica, [...] o fig. (come si può vedere sotto il lemma violenza). V. per antonomasia è spesso quella sessuale, anche detta stupro: chi di solito una forma di violenza verbale: tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la sua aggressività (I. Svevo). A un ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] camera in fondo alla casa e da una vocina g., gentilissima (V. Imbriani). G. ha anche usi cristallizzati, come per es. rispetto a g., l’aspetto dell’espansività: ogni sera la passavo con Giovanni che, dopo che m’aveva introdotto in casa sua, s’era ...
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Fabio Rossi
Nobiltà d’animo o buona educazione - Una persona che mostri affabilità e buona educazione può essere detta, genericam., g., agg. che, secondo i contesti, è ora più spostato verso il polo della [...] camera in fondo alla casa e da una vocina g., gentilissima (V. Imbriani). G. ha anche usi cristallizzati, come per es. rispetto a g., l’aspetto dell’espansività: ogni sera la passavo con Giovanni che, dopo che m’aveva introdotto in casa sua, s’era ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega la figlia Elena (1347), tenendolo però...
Figlio (Lisbona 1689 - ivi 1750) del re Pietro II, cui successe (1707), vanitoso e dissipatore (realizzò immense costruzioni, come quella del convento di Mafra, per attestare la magnificenza della sua corte), fu re rigidamente assolutista, che...