SERGIO V, duca di Napoli
Jean-Marie Martin
SERGIO V, duca di Napoli. – Appartenne alla dinastia ducale (pervenuta al potere sotto Sergio I) che resse il Ducato napoletano sin dal IX secolo, e nacque [...] di Montecassino il 1° ottobre 1071. Ma il suo territorio, ormai molto ristretto, era minacciato: già nel 1036 il duca GiovanniV era andato a Costantinopoli per chiedere l’aiuto dell’Impero, dal quale dipendeva in teoria il Ducato di Napoli (tutti i ...
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BEMBO, Francesco
Nacque a Venezia all'inizio dei sec. XIV da Angelo. Della sua vita non si hanno molte notizie: l'ambasceria che condusse nell'estate del 1333 alla corte di Giacomo II re di Maiorca, [...] importanza furono le due ambascerie che egli svolse nel 1361 e nel 1362 a Costantinopoli alla corte di GiovanniV Paleologo.
Della prima, intrapresa insieme con Niccolò Giustinian, si ha notizia solo da una lettera dell'imperatore, indirizzata ...
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ASSEMANI, Stefano Evodio
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria il 15 apr. 1711. Nipote di Giuseppe Simonio Assemani per parte della madre, sorella di lui, lo [...] porzione dell'antica versione siriaca dei "Martiri di Palestina" di Eusebio). L'opera è dedicata al re del Portogallo GiovanniV.
Oltre alla parte. avuta dall'A. nella composizione del catalogo dei manoscritti vaticani ebraici e siriacil che, come si ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] scelti da GiovanniV di Portogallo per l'esecuzione delle argenterie sacre per la cappella di S. Giovanni Battista nella …,Torino 1893, pp. 140 s. (per Vincenzo I); S. Viterbo - R. V. d'Almeida, A Capella de S. Joāo Baptista, Lisboa 1900, pp. 32, 48 ...
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D'AULA
Elio Catello
Maestri argentieri operosi a Napoli (secc. XVII-XVIII).
Nicola nel 1658 eseguì per Marco Antonio Pisanello, vescovo di Volturano, una statua di S. Giovanni eremita (Napoli, Archivio [...] Cavaliere e Giuseppe Palmentiero, Giovan Battista eseguì nel 1725 ventiquattro ricchi splendori per ornamento della reale basilica di GiovanniV, re del Portogallo. Nel 1727 portò a compimento, per l'ingente somma di 560 ducati, il nuovo reliquiario ...
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GIGLI, Antonio
Maria Cristina Basili
Sono scarse le notizie biografiche su questo argentiere, attivo a Roma nella prima metà del Settecento. Il G. è documentato come lavorante nel Collegio degli orefici [...] França, Weale's Quarterly … Libro degli abbozzi de disegni delle commissione che si fanno in Roma per ordine della corte, in GiovanniV di Portogallo (1707-1750) e la cultura romana del suo tempo (catal.), a cura di S. Vasco Rocca - G. Borghini, Roma ...
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BRINI (del Brina)
Mina Bacci
Pittori fiorentini di non grande rilievo, attivi nella seconda metà del sec. XVI; insieme con il Portelli e Maso da San Friano, si possono inserire in quella tendenza arcaicizzante [...] pp. 84, 85 n. 12, 199, 208 n. 42, 572, 573, 586 n. 59, 669 (per Francesco); 403, 405 n. 14 (per Giovanni); V, ibid. 1953, p. 412 (per Francesco); II Mostra degli affreschi staccati (catal.), Firenze 1958, n. 189; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon ...
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DE CAPORALI
Alessandra Uguccioni
Famiglia di maestri argentieri operanti a Roma tra il XVII e il XIX secolo (i documenti che li riguardano, se non diversamente indicati, sono citati in Bulgari, 1958).
Il [...] e iI once, per la somma di 3.100 scudi, scomparso nel periodo napoleonico.
La cappella fu realizzata per volere di GiovanniV del Portogallo, che commissionò la decorazione a ventisette argentieri e orafi romani tra il 1742 e il 1744 (Fornari, 1968 ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] non si perse d'animo e, nonostante le cure domestiche e i gravosi incarichi che doveva svolgere come agente di GiovanniV re del Portogallo, continuò a lavorare alla sua opera, migliorando la grammatica ebraica, cui aggiunse le istituzioni di lingua ...
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BLANDOLISI, Cassio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Narni il 10 ott. 1683, da una nobile e agiata famiglia, entrò nell'Ordine degli scolopi il 20 febbr. 1698. Molto dotto nelle lettere e nella filosofia, [...] partì alla volta di Lisbona con i suoi compagni il 30 ott. 1719. Qui il Mezzabarba fu ricevuto dal re, GiovanniV, per esporgli i motivi della visita apostolica in una terra che era sottoposta all'influenza portoghese, ed averne ogni appoggio; quindi ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...