GIOVANNI da San Miniato
Viviana Pelloni
Nacque a Firenze il 7 luglio 1360 da Duccio, originario di San Miniato e notaio in Firenze, dove frequentava la cerchia di Zanobi da Strada e Francesco Nelli.
Poche [...] Banchini), a sostegno delle tesi di Giovanni da San Miniato.
G. morì a Firenze il 22 febbr. 1428.
Le opere di G. sono state pubblicate in: Epistola di Alberto degli Albizzi a Martino V, a cura di C. Stolfi, Bologna 1863; F. Petrarca, Fioretti ...
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Giovanni da Viterbo
Mario Sensi
Giureconsulto e magistrato (sec. XIII). Di lui non conosciamo finora che il nome, l'opera (il De Regimine Civitatum) e l'occasione di questa. Il nome ci è fornito dal [...] Arengo, con uno studio sull'eloquenza d'arte civile e politica duecentesca, Bologna 1954; G. Folena, I parlamenti podestarili di G. da V., in " Lingua Nostra " XX (1959) 97-105; Davidsohn, Storia IV I 45, 55; R.W.-A. I. Carlyle, Il pensiero politico ...
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Giovanni, antipapa
Ilaria Bonaccorsi
Di lui si sa pochissimo: sappiamo solo che era un diacono della Chiesa romana e che venne eletto pontefice il 25 gennaio dell'anno 844. Venne deposto il medesimo [...]
J.N.D. Kelly, The Oxford Dictionary of Popes, Oxford-New York 1986, s.v., p. 209.
Lexikon des Mittelalters, V, München-Zürich 1990, s.v., col. 540.
F. Marazzi, Giovanni (antipapa), in Dizionario storico del Papato, a cura di Ph. Levillain, I, Milano ...
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GIOVANNI Bos de Zvinci
S. Botti
Orafo attivo probabilmente nella seconda metà del sec. 14°, il cui nome è legato alla grande croce processionale in argento conservata in S. Giusto a Susa (cattedrale, [...] Cristo trovano posto le immagini della Vergine e di S. Giovanni, mentre su quello verticale stanno in alto il Salvatore e , pp. 205-220; Gotico e Rinascimento in Piemonte, a cura di V. Viale, cat., Torino 1939; Toesca, Trecento, 1951; E. Castelnuovo, ...
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Giovanni di Meung (Jean de Meung)
Luigi Vanossi
Autore della seconda parte del Roman de la Rose, composta circa quarant'anni dopo l'opera di Guillaume de Lorris. L'attribuzione a D. della riduzione italiana [...] del romanzo nota sotto il titolo di Fiore (v.), getta una nuova luce sul problema dei rapporti tra D. e lo n'i re font il pas grant force, / Qu' il n' i donraient une escorce, / Mainz en i a, fors que d'aveir / Les possessions e l'aveir "). V. GIANO. ...
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GIOVANNI, antipapa
Ilaria Bonaccorsi
Di lui sappiamo soltanto che era un diacono della Chiesa romana, che venne eletto pontefice il 25 genn. 844 e che fu deposto lo stesso giorno della sua elezione. [...] (Il grande scisma con Bisanzio), Roma-Milano 1968, p. 399; E. Amann, L'epoca carolingia, in Storia della Chiesa, a cura di A. Fliche - V. Martin, VI, Torino 1972, pp. 275 s.; F. Marazzi, G., in Diz. storico del Papato, a cura di Ph. Levillain, p. 643 ...
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Giovanni di Dante di Alighiero da Firenze
Renato Piattoli
Presunto figlio di D., la cui esistenza fu rivelata e messa in discussione nel 1921 da F.P. Luiso. Infatti in un documento notarile lucchese [...] i nomi dei tre santi che lo avrebbero interrogato nel Paradiso (Giovanni, Iacopo e Pietro), e quelli dei suoi tre figli maschi. ); M. Barbi, Un altro figlio di D. ?, in " Studi d. " V (1922) 5-39 (poi in Problemi II 347-370); B. Barbadoro, Topografia ...
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Giovanni di Garlandia
Fabrizio Beggiato
Studioso e trattatista, nato in Inghilterra verso il 1180; studiò prima a Oxford e poi a Parigi dove fu discepolo di Alano da Lilla, e prese il soprannome ‛ de [...] IV 4) che G. (I 888) citino lo stesso verso della poetica oraziana (" sumite materiam vestris, qui scribitis, aequam ", v. 38) data la grande diffusione che tale opera ebbe negli ambienti scolastici del Medioevo, un interesse maggiore sembra avere il ...
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Giovanni re d'Inghilterra
Enrico Pispisa
Per lungo tempo si è creduto che in If XXVIII 135 si dovesse leggere re Giovanni anziché re giovane (per il quale v. ENRICO PLANTAGENETO, re d'Inghilterra), [...] , sia perché con la seconda lezione il verso non sembrava suonare bene. Ma già lo Scartazzini notava quanto la lezione Giovanni contrastasse con la storia e la tradizione.
Il personaggio citato da D. è infatti chiamato da Bertram dal Bornio nelle ...
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Giovanni da Ravenna
Giacomo Ferraù
Umanista (Buda 1343-Venezia 1408). La sua indole insofferente e avventurosa lo portò a esercitare la professione di maestro in molti luoghi dell'Italia settentrionale: [...] . L'identità del nome e del luogo di nascita hanno fatto spesso confondere la sua figura con quella di un altro Giovanni da Ravenna, il Malpaghini (v.), di cui è attestata una lettura di D. a Firenze (ma solo dal 1412). Si è creduto quindi che il ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...