Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] forma, o la forma, in quanto determinatrice dell’indefinitezza della materia. La seconda tesi fu sostenuta da Giovanni Duns Scoto, la prima da Tommaso d’Aquino. Queste due tesi divennero le tipiche soluzioni date al problema dagli ordini domenicano e ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] influenzato, oltre che da Eckhart, dallo pseudo Dionigi e da Giovanni Scoto Eriugena: l'Uno Dio come "nulla eterno", la in senso ortodosso, spesso riportandole agli insegnamenti di Tommaso d'Aquino. Il Büchlein der ewigen Weisheit è articolato ...
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Architetto e designer italiano (Milano 1891 - ivi 1979). Assertore di una riforma architettonica e decorativa che si riflette nelle diverse manifestazioni della sua opera versatile di architetto e di decoratore [...] di matematica nella città universitaria a Roma. In collaborazione con Tommaso Buzzi vinse il concorso del Popolo d'Italia per l'arredamento di un'ambasciata e con Giovanni Muzio lavorò al monumento ai caduti di Milano. Cooperò successivamente ...
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Pittore e poeta (Napoli 1615 - Roma 1673). La sua fama è legata soprattutto alla rappresentazione di paesaggi, caratterizzati da una natura aspra e selvaggia, alle scene di battaglia, contraddistinte da [...] rivelano la componente riberesca di R. (Incredulità di s. Tommaso, Viterbo, Museo Civico). Dal 1640 al 1649 fu a ed espose nelle mostre annuali al Pantheon e in S. Giovanni Decollato. Continuò a dipingere paesaggi, richiestissimi, e opere di ...
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Primogenito (Le Mans 1133 - Chinon 1189) di Goffredo Plantageneto conte d'Angiò e di Matilde, figlia di Enrico I. Salì al trono nel 1154. Riprese la lotta contro l'autonomia baronale, avviò una riforma [...] privilegi ecclesiastici, scontrandosi con l'arcivescovo di Canterbury, Tommaso Becket.
Vita e attività
Nel 1150 fu investito quando E. volle assegnare l'Aquitania al figlio Giovanni. Dopo una prima riconciliazione, Riccardo tornò a ribellarsi ...
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Pittore (notizie fra il 1369 e il 1388), una delle più notevoli personalità della pittura toscana della seconda metà del Trecento. I suoi tre affreschi con Storie di s. Ranieri nel Camposanto di Pisa, [...] , una sua personale ricerca di colore fuso e trasparente, entro un impianto compositivo grandioso e semplice. A Giovanni da Milano e a Tommaso da Modena paiono accennare un certo gusto di caratterizzazione individuale e l'interesse per l'aspetto ...
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Famiglia di architetti tedeschi, oriundi dei dintorni di Aibling (Baviera), rappresentata specialmente dai fratelli Georg, Johann, Johann Leonhard (attivi a Bamberga e dintorni), Christoph e dal figlio [...] di C. Fontana; costruì numerose chiese in Boemia, in Moravia e in Slesia, le chiese di S. Bartolomeo, dei SS. Pietro e Paolo, di S. Giovanni Nepomuceno "na Skalce" (S. G. N. "sulla roccia"), di S. Caterina, di S. Carlo Borromeo, di S. Nicola e di S ...
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Nobile famiglia fiorentina (ma trapiantatasi nel '500 a Roma), divisa, probabilmente già nel Medioevo, nei tre rami dei Bellincioni, dei di Lippo, dei di Madonna (detti poi del Papa poiché a questo ramo [...] Ma la vera fortuna degli A. ebbe inizio dopo il trasferimento a Roma (1548), con quest'ultimo e i figli di lui Giovanni, Ippolito, Tommaso, Pietro (tutti ben presto elevati ad alte cariche nella Curia), di un ramo della famiglia (divenuto poi il ramo ...
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Scultore (Vico Morcote, Canton Ticino, 1624 - Roma 1686). Si formò giovanissimo a Roma con A. Algardi e poi fu tra i più fedeli aiuti di G. L. Bernini, realizzando, tra l'altro, Noli me tangere (1649, [...] della tomba Pimentel (1653, S. Maria sopra Minerva), stucchi in S. Tommaso a Castel Gandolfo (1660-61) e in S. Andrea al Quirinale ( Agnese in Agone), il Battesimo di Cristo (1665, S. Giovanni dei Fiorentini) e, in particolare, gli stucchi del Gesù ( ...
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Orefice e fonditore in bronzo (Roma 1726 - ivi 1785). Figlio di Andrea (1695-1759), orefice francese stabilitosi a Roma (1714), ne ereditò la bottega rendendola estremamente fiorente. Argentiere pontificio, [...] (deser), specchi, orologi, ecc.; fuse la grande campana di S. Pietro, lavoro terminato dal figlio Giuseppe. Furono argentieri anche il fratello Luigi Giovanni (1732-1805) e i figli di questo, Filippo (n. 1770), Tommaso (n. 1772) e Luigi (n. 1781). ...
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iperturismo s. m. Sovraffollamento turistico, concentrato in alcuni periodi dell’anno in città e siti famosi, che provoca o può provocare danni ai monumenti e all’ambiente, oltreché disagi per i residenti; overtourism. ◆ Noi ed i nostri “ceppi”...
vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...