GRADARA
Luigi Serra
. Capoluogo dell'omonimo comune della provincia di Pesaro (da cui dista km. 14,8), situato a 142 m. s. m.,. a circa 2 km. dalla ferrovia Bologna-Ancona, sulle colline prospicienti [...] dell'arte fortificatoria.
Dai Malatesta passò ad Alessandro Sforza, quindi ai della Rovere, infine alla Santa Sede Andrea della Robbia. Nel Municipio è conservata una tavola di Giovanni Santi (1484), una Madonna della Misericordia (1494) della ...
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Cardinale, gran cancelliere di Francia, nacque a Milano il 2 febbraio 1507 (secondo altri nel 1506 o 1509), da nobile famiglia. Il padre Galeazzo era ambasciatore del duca di Milano alla corte imperiale; [...] . Trasferitasi la famiglia in Francia per inimicizia con gli Sforza, Renato vi compì gli studî e si laureò in povero. L'unica figlia Francesca andò sposa al marchese di Nesle, Giovanni Lavel. Re Enrico III con la corte intervenne ai suoi funerali.
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FRANCESCO IV d'Austria-Este, duca di Modena e Reggio
Giovanni Canevazzi
Nato a Milano il 6 ottobre 1779 da Ferdinando d'Austria e da Maria Beatrice d'Este, morto a Modena il 21 gennaio 1846. Messo sul [...] L. Bosellini, Francesco IV e V, Torino 1861; T. Bavard de Volo, Vita di Francesco V, voll. 4, Modena 1878-1885; G. Sforza, La rivoluzione del 1831 nel ducato di Modena, Roma 1909; id., Le trame di Enrico Misley e di Francesco IV, in Rassegna storica ...
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SAVOIA, Renato di, conte di Tenda
Armando Tallone
Nato circa il 1473, morto il 31 marzo 1525, figlio naturale di Filippo II e di una Libera Portoneri, detto il Gran bastardo di Savoia, legittimato nel [...] corte di Milano presso Bona di Savoia vedova di Galeazzo Maria Sforza, poi all'età di 10 anni seguì il padre presso Nel 1501 sposò Anna Lascaris figlia del conte di Tenda, Giovanni Antonio, che istituì erede della contea la discendenza di Anna, ...
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TORLONIA
Giorgio De Gregori
. Le prime notizie documentate di questa famiglia risalgono a un Benedetto Tourlonias del Puy-de-Dôme (fine del sec. XVII), menzionato dal Tardieu, storiografo dell'Alvernia. [...] col ducato di Poli e Guadagnolo, acquistato dal duca Sforza Cesarini e con la castellania di Capodimonte, Marta e Bisenzo, comperata due anni più tardi al principe Poniatowski. Giovanni stabilì anche la successione dei titoli e dei beni della ...
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SERCAMBI, Giovanni
Natalino Sapegno
Scrittore, nato a Lucca il 18 febbraio 1347, morto il 27 maggio 1424. Fu tra i più caldi e convinti fautori della signoria dei Guinigi. Durante la reggenza di Lazzaro [...] , di delineare una storia psicologica. Dal Boccaccio deriva lo schema esteriore, in cui ha voluto inquadrare i suoi racconti, e si sforza d'imitarne come può, goffamente, lo stile. Ma, a misurare l'abisso che lo separa dal Certaldese, basta l'esame ...
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Fratelli, insigni latinisti, nati a Lucca rispettivamente nel 1710 e nel 1705, morti nel 1761 e nel 1780.
Castruccio illustrò specialmente la storia civile, e fu non mediocre cultore della musa latina. [...] latine di Clemente XIV e canonico di S. Giovanni in Laterano, scrisse orazioni, epistole, versi, XVIII, ecc., Lucca 1826, e Storia letter. di Lucca, in Opere, Lucca 1832-34; G. Sforza, in Arch. Stor. Ital., 1887, fasc. 1 e 2; A. Neri, Le relazioni di ...
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Antica famiglia patrizia milanese, che discende da Nicorolo, il quale nel 1371 vendette l'esteso tenimento della Somaglia, in diocesi di Lodi, a Barnabò Visconti, che la concesse in feudo a lui e ai suoi [...] discendenti. Giovanni Maria Visconti nel 1404 investì pure i Cavazzi del predetto feudo "nobile e gentile", con mero e misto mano, ricuperò il castello della Somaglia con l'aiuto di Francesco Sforza, che lo investì del feudo e conferì ai Cavazzi nel ...
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Nato da nobile famiglia perugina probabilmente nel 1444, fu avviato alle umane lettere sotto la guida di Giovanni Antonio Campano in Perugia, sua città natale. Scarsi sono i dati certi della sua vita, [...] egli rimase a Milano, sembra, in buona grazia dei nuovi dominatori. Morì nel 1512 in Milano, poco dopo il ritorno degli Sforza. Fu letterato assai stimato e amato da tutti i poeti, eruditi, letterati del tempo, che si giovarono spesso della sua vasta ...
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MALIPIERO
Giuseppe Pavanello
. Famiglia veneziana. I Malipiero detti un tempo Magistrelli e poi Mastropiero, Maripiero e Malipiero, vennero da Altino, secondo altri dalla Boemia. Ebbero due dogi, Orio [...] M. dava la saggia opera propria sia nel vigilare lo Sforza, che andava tradendo Venezia (1447), sia nel raccogliere con di Ungheria; Tommaso, provveditore al campo col Carmagnola; Giovanni, eroicamente ma inutilmente operante a Modane (1500); Alvise, ...
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spottone s. m. (iron.) Grande spot pubblicitario. | In senso figurato, evento, programmato o accidentale, che ne mette in risalto un altro. ◆ Coproduttrice prima dei soli film di Pozzetto, poi di alcuni piccoli prodotti per le televisioni, infine...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...