Cardinale, nato a Castiglione d'Olona (Milano) da nobilissima famiglia milanese nel 1350, morto il 3 febbraio 1443. Fu lettore di diritto canonico a Pavia nel 1388-89; inviato a Roma per ottenere da Bonifazio [...] giureconsulto e oratore di molta fama, abbate commendatario di Morimondo e dal 1466 vescovo di Como. Consigliere del duca Galeazzo Maria Sforza, era al suo fianco il tragico giorno di santo Stefano del 1476; anzi una contesa fra lui e il Lampugnano ...
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Nacque nel 1443, figlio quintogenito di Lodovico I e di Anna di Lusignano, fu detto il Senzaterra perché sfornito in gioventù di appannaggio; poi fu conte di Baugé e signore di Bresse. Cresciuto alla corte [...] questi, cedendo Genova e Savona, riusci a staccare da lui lo Sforza, poi le leghe, e, trattolo in un tranello, a imprigionarlo spedizione di Carlo VIII. Fu duca alla morte di Carlo Giovanni Amedeo: prima esitò ad abbandonare la parte francese, poi ...
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SIMONETTA, Francesco, detto Cicco
Giovanni Battista Picotti
Nato nel 1410 a Caccuri (Catanzaro), fu per opera dello zio Angelo (v. simonetta) ammesso ai servigi di Francesco Sforza, e nel 1448 ebbe [...] da Renato d'Angiò il titolo onorario di presidente della Camera della Sommaria nel Regno di Napoli. Si distinse nella guerra di Lombardia e già nel 1449 era governatore di Lodi; nel 1451 ebbe la signoria ...
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Scultore, architetto, poeta, nato circa il 1519 a Massa, morto a Padova nel gennaio 1573. Fu alla scuola di Iacopo Sansovino a Roma, donde fuggì al tempo del famoso sacco del 1527 per rifugiarsi a Firenze; [...] marmorei del monumento funebre a Leonardo Loredan nei Ss. Giovanni e Paolo di Venezia, terminato in unione col discepolo Girolamo : ultimo lavoro, in cui, vecchio ormai, il C. si sforza invano di seguire l'orma del Vittoria. Fu amico del Vasari, ...
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Notaio bolognese, morto nel 1510, fu per molti anni segretario di Andrea Bentivoglio, indi abile e servizievole corrispondente politico, artistico e letterario degli Este e dei Gonzaga. Ebbe ingegno vivace, [...] minori meritano menzione la Gynevera, de le clare donne, silloge di trenta elogi di illustri donne moderne, dedicata a Ginevra Sforza Bentivoglio e pubblicata da C. Ricci e A. Bacchi della Lega (Bologna 1888), l'ovidiana Historia di Piramo e Tisbe ...
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Figlia di Galeazzo Maria Sforza e di Bona di Savoia, nacque il 5 aprile 1472. Crebbe sotto la sorveglianza dello zio Ludovico il Moro, che ripetutamente se ne servì come strumento per procurarsi alleati [...] e quindi accordata, col trattato del 25 novembre 1487, a Giovanni, figlio di Mattia Corvino. Ma tale matrimonio sfumò, e ducato di Milano, qualora fosse morto l'attuale duca Gian Galeazzo Sforza. Il matrimonio concordato il 9 luglio ed 11 agosto, fu ...
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Milanese. Non sappiamo quando sia nato: ma sarebbe stato figlio di tal Andrea Pellanda e di Maddalena Caimi, e, pare, nipote di Bartolomeo (v. sopra). Fu alla scuola di Giorgio Merula, e diventò poi persona [...] la biblioteca ducale di Milano e preposto all'archivio segreto degli Sforza. In tale ufficio, se non già prima, egli scrisse Dalla nobile Susanna Calcaterra, sua moglie, ebbe un figlio, Giovanni Francesco.
Caratteristica del C. storico è la cura di ...
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MASSIMILIANO Sforza, duca di Milano
Giovanni Battista Picotti
Nato nel 1493 da Ludovico il Moro e da Beatrice d'Este, ebbe prima il nome dell'avo materno Ercole; poi, rifugiatosi alla corte imperiale [...] dopo la caduta del padre (1499), quello dell'imperatore. Fu educato di là dall'Alpi, in grandi strettezze, al modo tedesco. Il cardinale M. Schiner, ritogliendo con i suoi Svizzeri il ducato di Milano ...
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Architetto, pittore e scrittore d'arte, nato in Milano il 1483, morto ivi il 30 marzo 1543. Giovanissimo, egli poté conoscere Bramante e Leonardo. Dal 1503 al 1507 lavorò come pittore in Reggio; e si può [...] 1508 affrescava a Parma la sagrestia della chiesa di S. Giovanni Evangelista. Sul finire dello stesso anno fu a Roma, poi . Tornato a Milano (1512) fu nominato da Massimiliano Sforza ingegnere ducale; dipinse, insieme a Vincenzo da Brescia, per ...
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Di Gaggio della montagna bolognese, perciò detto Cola Montano, umanista. Già nel 1462 teneva la cattedra di latino nella pubblica scuola di Milano; fu là tra i più ferventi promotori dell'arte della stampa, [...] , non ebbe fortuna alla corte di Milano; dopo il 1466, a detta del Corio, sotto il governo aspro di Galeazzo Maria Sforza avrebbe educato i suoi discepoli a emulare, nell'amore alla libertà e nell'odio ai tiranni, Armodio e Aristogitone, Catilina ...
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spottone s. m. (iron.) Grande spot pubblicitario. | In senso figurato, evento, programmato o accidentale, che ne mette in risalto un altro. ◆ Coproduttrice prima dei soli film di Pozzetto, poi di alcuni piccoli prodotti per le televisioni, infine...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...