Visconti, Filippo Maria
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Gian Galeazzo Visconti, signore e poi primo duca di Milano, e di Caterina di Bernabò Visconti, Filippo Maria nacque a Milano il 3 settembre [...] nel 1412, dopo l’assassinio del fratello Giovanni Maria (16 maggio), assunse il titolo , la diffidenza), senza che spicchino alcuna peculiare più per paura che per considerazione (come durante la prima guerra di Lucca, allorché «La paura [...] che ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] per aver paura» (Giuseppe Berto); «a forza di rodermi diventavo brutta sul serio» (Moravia); è senz’altro opportuno budella dalla pancia, voleva trargli a quel di Licodia!» (Giovanni Verga).
Per ciò che concerne il verbo, è interessante osservare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel cinema europeo il riferimento ai due grandi generi letterari e teatrali è forte. [...] ispirato a I Malavoglia (1881) di Giovanni Verga, e Bellissima (1951) con Anna il meglio della letteratura d’appendice e, senza ricorrere alla musica in scena, ha ad esempio Rainer Werner Fassbinder con La paura mangia l’anima, 1974, remake molto ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] complementi selezionano il tipo senza ripresa. L’uso dei il muro basso e dal mare si vedeva tutta la casa (Giovanni Verga, I Malavoglia, cap. 10)
(24) una soffitta che 28) onde che Zenone, parte per paura, parte per il desiderio aveva di cacciare ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] Elsa Morante) e in poesia (per es., in ➔ Giovanni Pascoli) si leggono in Serianni (1988: 216 segg.).
Il il favolistico cammina cammina …, con o senza virgola intermedia e con un eventuale picco che tremano per la paura.
Sulla reduplicazione come ...
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Tacito, Publio Cornelio
Maria Agata Pincelli
Storico latino, vissuto tra il 1° e il 2° sec. d.C. Non se ne conosce il luogo di nascita (forse la Gallia Narbonese), né l’origine familiare. Visse a lungo [...] a Firenze, dove fu utilizzato da Giovanni Boccaccio e ricopiato nella nuova scrittura viene riportata la sentenza tratta, non senza libertà e probabilmente a memoria, da pene stabilite dalle leggi e dalla paura»). Considerando che, come si è ...
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Cecchi, Giovanni Maria
Maria Cristina Figorilli
Commediografo, nato a Firenze nel 1518 e morto a Monteorlando (Firenze) nel 1587, C. considerò M., insieme con Ludovico Ariosto, il modello per la commedia [...] viii (cfr. Mandragola IV viii); «Non si può avere il mèl senza le mosche», Le pellegrine IV iv (cfr. Mandragola III iv); «tu non sien mie parole» (L’ammalata I iii) che rimanda alla paura di Nicia che si risappiano in giro le sue parole in Mandragola ...
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Calvino e il calvinismo
Massimo L. Salvadori
Le opere dell'uomo sono solo quelle che Dio permette
Il francese Giovanni Calvino è stato, dopo il tedesco Martin Lutero, il maggiore esponente della Riforma [...] e in altri paesi vi erano suoi seguaci che, per paura, non manifestavano la loro fede in pubblico, li accusò di poterlo fare è un atto blasfemo. L'uomo deve perciò sottomettersi senza riserva alcuna a essa. Da questo discende che ogni singolo uomo ...
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Simonetta Agnello Hornby
Il museo veste Prada
Al Victoria and Albert Museum di Londra una mostra sulla moda italiana ripercorre le tappe della sua affermazione dal dopoguerra a oggi, attraverso le invenzioni [...] ciò: già nel 1951 un esportatore, Giovanni Giorgini, visto il successo della mostra Italy e persone d’ingegno dall’estero senza alcun senso di nazionalismo. Ma la dei mariti, per accudire i figli e per la paura di entrare in un mondo in cui le donne ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] (ABA BCB CDC …), senza che sia preventivamente determinabile esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar fiorentine (Ameto) di ➔ Giovanni Boccaccio (un panorama sintetico ma ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...