CAPPONI, Giovanni Vincenzio
Maria Augusta Timpanaro Morelli
Figlio di Vincenzio Maria di Scipione e di Maria Francesca di Giovanni Vincenzio Salviati, e nipote di Piero Capponi, maestro di camera della [...] una giovinezza assai movimentata. Nel 1714, ad esempio, l'allora "Abate Giovanni Vincenzio... da S. Friano, ed il Cavaliere Orazio Minerbetti da S. metropolitana fiorentina dal 1731 subentrando a Tommaso Filippo Salviati.
Il C. si dedicò agli studi, ...
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Madre (m. 1543) di Cosimo I de' Medici. Era figlia di Iacopo Salviati e di Lucrezia de' Medici, pertanto nipote del papa Leone X. Sposò (1517) Giovanni de' Medici, detto dalle Bande Nere, ed ebbe come [...] unico figlio (1519) Cosimo, il futuro Cosimo I granduca di Toscana. Visse quasi sempre nel castello di Trebbio e in gravi ristrettezze economiche, fino a quando, improvvisamente, l'assassinio del duca ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] V, p. 156) pone proprio all'inizio della carriera di Giovanni Battista. Quello che resta dell'affresco, che raffigura una Pietà con nazionale di Pisa, e dalla suggestione che esercitò su Francesco Salviati, che ne trasse un disegno, ora agli Uffizi.
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] Giuliano de' M. (v.), mentre Lorenzo riuscì a porsi in salvo. La violenta reazione dei Fiorentini mentre Sisto IV lanciava la scomunica , certamente non mentite, e la Rappresentazione di San Giovanni e Paolo, rappresentata per la prima volta il 17 ...
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Famiglia di maestri vetrarî muranesi. Originarî di Treviso, i B. si trasferirono nel sec. 13º a Castelfranco, per giungere infine a Murano nel sec. 14º (un Bartolomeo, fidarius, è ricordato nel 1348). [...] 18º), fino a che la tradizione non si ravvivò per merito di Giovanni (1839-1907), artista abilissimo e di fine gusto, e dei suoi e Giuseppe, attivi, prima sotto la direzione di A. Salviati, poi in proprio, i quali si dedicarono alla lavorazione delle ...
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Condottiero (Forlì 1498 - Mantova 1526). Figlio di Giovanni de' Medici detto il Popolano e di Caterina Riario Sforza, rimase orfano in giovanissima età. Educato in casa di Iacopo Salviati, ne sposò la [...] figlia, da cui ebbe Cosimo, il futuro granduca. Capitano di ventura, organizzò le sue famose Bande che due volte, alla morte di Leone X e del loro capo, mutarono in nere le bianche insegne. A servizio ...
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Pittore (Firenze 1515 circa - Roma 1598). Allievo di Andrea del Sarto, influenzato dal Pontormo, dal Rosso e da Michelangelo, si trasferì presto a Roma, dove ebbe contatti con Francesco Salviati e con [...] dei quali esasperò il gusto per le composizioni affollate e movimentate. Attivo a più riprese nell'Oratorio di S. Giovanni Decollato con gli affreschi: Annuncio a Zaccaria (1536 circa), Predica del Battista (1538) e Battesimo di Cristo (1541); eseguì ...
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Famiglia di mosaicisti (sec. 16º), originaria del Friuli ma operosa a Venezia. Il più noto è Vincenzo: molti suoi lavori nella basilica di S. Marco, tra cui un grandioso Albero di Iesse (1542-52), su cartoni [...] mosaici con Cristo che risuscita il figlio della vedova e Cristo che guarisce l'inferma su cartoni del Salviati (1567), e l'Ultima Cena su cartone del Tintoretto (1568-71). Giovanni Antonio, figlio e allievo di Vincenzo, fu, sembra, anche architetto. ...
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Teologo e filosofo, il cui nome originario era Juraj Dragišić (Sebrenica, Bosnia, 1450 circa - Barletta 1520); trasferitosi a Ragusa, ove divenne francescano, studiò poi in Italia, Francia e Inghilterra; [...] insegnò per 30 anni a Firenze, protetto dai Salviati di cui assunse il cognome, e v'istruì Giovanni (poi Leone X) e Piero de' Medici; fu fatto vescovo di Cagli nel 1507 e arcivescovo di Nazareth (Barletta) nel 1513; partecipò al concilio Lateranense ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] per i piaceri della vita. Ma fu forse decisivo il risentimento di Giovanni de' Medici per il parere negativo del G. su un suo Ebbe vicini Castelli, allievi e amici (non il più stretto, F. Salviati, morto nel 1614, ma N. e A. Arrighetti, F. Pandolfini, ...
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desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...
controfattualita
controfattualità s. f. inv. Ricostruzione ipotetica di un avvenimento storico, che prende in considerazione condizioni e situazioni diverse da quelle documentate. ◆ Naturalmente la storia non si fa con i se, ma [Michele] Salvati...