LUNETTI, Stefano
Valerio Da Gai
Nacque probabilmente nel 1465 a Firenze, come informa Milanesi, senza rendere nota la fonte, nel suo commento alla vasariana vita del pittore e miniatore Gherardo di [...] (c. 40r) del Libro d'ore per Laudomia de' Medici e Francesco Salviati (Ibid., Yates Thompson, 30) del 1502; e, infine, il S. Lorenzo 1518, eseguita in collaborazione, su carte distinte, con Giovanni e Francesco Boccardi (Hidalgo Ogáyar, p. 105). ...
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GHERARDINI, Tommaso
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 21 dic. 1715. Poiché fin da bambino sembra che preferisse disegnare "pittoreschi capricci" più che "attendere alle umane lettere" (Pazzi, [...] pittori il convento della Calza con le Storie del b. Giovanni Colombini, assai ridipinte. Nel 1765 eseguì ad affresco una eseguite dal G. sono gli affreschi nel palazzo Portinari Salviati, oggi di proprietà della Banca Toscana di Firenze, ...
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BIANCHINI, Vincenzo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni Antonio dei Bianchi da Udine, barbiere, fu capostipite di una famiglia di maestri del mosaico attivi a Venezia nella seconda metà del sec. XVI.
Insieme [...] lavoro, in cui l'aiutano, assieme ad altri, il figlio Giovanni Antonio e Giovanni Demio (doc. in Saccardo, p. 291). Il mosaico, i più importanti della sua attività, su cartoni forniti dal Salviati: Cristo che risuscita il figlio della vedova di Naim ...
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DANTI, Girolamo
Giovanna Sapori
Figlio di Giulio e di Biancofiore degli Alberti, e fratello minore di Egnazio e Vincenzo, nacque, probabilmente a Perugia, nel 1547, come si ricava dalla iscrizione apposta [...] a saldo del lavoro eseguito da Vincenzo nella cappella di Giovanna Baglioni Della Corgnia (morta attorno al 1571) nella pittori della sua cerchia si accosta a forti suggestioni da Salviati e da esponenti della corrente michelangiolesca a Roma, da ...
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CORALLO, Francesco
Mario Bencivenni
Artista di ignote origini, operò negli ultimi tre decenni del Seicento a Roma assieme ai numerosi artisti che gravitavano attorno alla corte del cardinale Flavio [...] dove, oltre che nella villa di Valle di Marina del marchese Salviati, lavorò alla decorazione di importanti fabbriche. Lo stesso Chigi, dopo cappella di S. Ignazio di Lojola a S. Giovanni in Laterano (Bertolotti, 1884).
Nonostante l'esiguità delle ...
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GELATI, Lorenzo
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 26 genn. 1824 da Giovanni e da Teresa Ciuti. Dall'atto di nascita si ricava che il padre era scultore mentre la madre lavorava come sarta.
Il G. [...] encomi all'Esposizione triennale di belle arti di Bologna. Nel 1870 partecipò alla Mostra italiana di Parma con La villa Salviati presso Firenze e Il torrente Mugnone presso Firenze. Alla Promotrice di Torino del 1881 espose Vita di paese in Toscana ...
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FABI ALTINI, Francesco
Giovanna Mencarelli
Nacque a Fabriano (provincia di Ancona) il 15 sett. 1830 da Francesco Fabi e Maria Nicolina Altini, poco dopo la morte del padre (avvenuta il 26 aprile). Verso [...] ordine di Ulisse; l'opera era stata commissionata per la cappella Salviati in S. Gregorio al Celio a Roma.
Del 1853 è la conti Giacomo e Giovanni Gulinelli, di una tomba monumentale per onorare la memoria dei loro avi Giacomo, Giovanni e Luigi, nel ...
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FACCIOLI (Fagiuoli, Facioli), Girolamo
Maria Cristina Misiti
Nacque a Bologna nel primo ventennio del sec. XVI, forse da Bernardino, come riporta B. Carrati (Bologna, Bibl. d. Archiginnasio, ms. B. [...] 94 tav. 115), e la Vergine con il Bambino e s. Giovanni (del perduto disegno originario si conserva una copia al British Museum. di Vasari (VII, p. 18) riferisce inoltre che F. Salviati, di passaggio per Bologna intorno al 1539, lasciò alcuni disegni ...
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LIPPI, Annibale
Maria Grazia Ercolino
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di questo architetto, attivo a Roma nella seconda metà del XVI secolo. Era figlio di Giovanni, architetto fiorentino [...] G. Ricci nel refettorio di S. Maria in Domnica alla Navicella (La villa Médicis…, p. 241). Grazie al probabile interessamento del Salviati ottenne dai padri serviti l'incarico di progettare il nuovo coro della chiesa di S. Marcello al Corso a Roma. A ...
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manierismo
Caterina Volpi
Lo stile raffinato e stravagante che segnò la fine del Rinascimento
L’armonia dell’arte rinascimentale, con la regolarità geometrica delle forme, i colori limpidi e chiari, [...] originale Giulio Romano, al fedele Perin del Vaga, a Giovanni da Udine, esperto in decorazioni che riproducono fiori e di Palazzo Farnese a Caprarola (1561-66) e, insieme a Francesco Salviati, di quelli di Palazzo Farnese a Roma (1563-64).In tutti ...
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desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...
controfattualita
controfattualità s. f. inv. Ricostruzione ipotetica di un avvenimento storico, che prende in considerazione condizioni e situazioni diverse da quelle documentate. ◆ Naturalmente la storia non si fa con i se, ma [Michele] Salvati...