L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] a:
(32) … ma l’idea di non picchiare a quella porta e di andarsene senza veder Paska non gli passava neppure nella mente ( occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1964), Commedia delle ninfe fiorentine, a cura di A. ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] culturale che aveva ormai optato per il toscano). Anche ➔ Giovanni Boccaccio, già nell’Epistola napoletana (diretta a Franceschino de’ interessa fra XVI e XVII secolo tutta l’Italia e porta alla tipizzazione delle maschere della commedia dell’arte, e ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] anche preposizionale (siamo andati a fare una gita fuori porta), o ancora può costituire il costituente di una locuzione un registro colloquiale, si hanno forme del tipo Jean mange pas («Giovanni non mangia»), oppure je sais pas («so mica»). Mica ( ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] esattamente lo stesso peso comunicativo; in (32), invece, si porta un processo in posizione di primo piano e si sposta l’ :
(52) a. sentivo il treno sferragliare
b. ho sentito che Giovanni si sposa
(53) a. ho visto una macchina sbucare dalla curva
...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] parte rematica della frase (➔ tematica, struttura), sottolineata nell’es. (11); la parte tematica è invece esclusa dalla portata della negazione:
(11) Giovanni non è andato a Nizza per lavoro
In base al contesto a cui risponde, nello stesso es. (11 ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] il capo chino. Aveva una massa di capelli morbidi e fini (Giovanni Verga, Mastro don Gesualdo, p. 68).
L’imperfetto abituale rimase fuori con l’arma puntata. Era alto, molto giovane, e portava una corta barba nera; a tutti e tre, gli abiti imbottiti ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] stampa della seconda edizione era stata piuttosto trascurata, tanto da portare alla fine dell’opera un elenco di parole da correggere, di lingua (prime edd.: Ferrara, Giovanni Mazocchi, 1516; Ferrara, Giovanni Battista Della Pigna, 1521; Ferrara, ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] ).
L’obiettivo palese della scuola era quindi quello di portare gli scolari alla conoscenza di una lingua uguale per tutti della lingua italiana 2008, Milano, Rizzoli-Larousse.
Scoppa, Lucio Giovanni (1511), Spicilegium, Napoli, [s.n.].
Soresi, Pier ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] di richiamo. Così, nel calcio si preferisce conclusione a tiro in porta, marcatura in luogo di rete o goal, realizzare al posto di inglese e tedesco, Firenze, Accademia della Crusca.
Titta Rosa, Giovanni & Ciampitti, Franco (a cura di) (1934), ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] su, di giú come le anime de’ scioperati cacciate da Dante alle porte dell’inferno, non reputandole degne di starsi fra’ perfetti dannati (Foscolo d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
porte girevoli1
porte girevoli¹ loc. s.le f. pl. Nel linguaggio politico, il fenomeno dello spostamento di dipendenti di alto livello da posti di lavoro del settore pubblico (per esempio, parlamentari o membri del governo) a posti di lavoro...