BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] estraneo a ogni spirito di violenza; e soprattutto a entrare in contatto con il circolo del Leonardo di GiovanniPapini, senza nessuna "consapevolezza di contraddizione" fra l'alto magistero dell'università fiorentina e la ricchezza di fermenti etici ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] anche a giovedì mattina perché fino allora non si andrà in macchina (da una lettera di GiovanniPapini ad Ardengo Soffici del 30 settembre 1913, in Carteggio GiovanniPapini - Ardengo Soffici, a cura di M. Richter, vol. II, Roma 1999, p. 369)
Il modo ...
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ZAVATTINI, Cesare
Daniela Angelucci
– Nacque a Luzzara (Reggio nell’Emilia) il 20 settembre 1902, figlio di Arturo, pasticciere, e di Ida Giovanardi, che proveniva da una famiglia di fornai.
Primo di [...] per Bompiani, pubblicò il suo secondo romanzo, I poveri sono matti (Milano 1937), recensito molto positivamente da GiovanniPapini. Durante un soggiorno di riposo in montagna, iniziò inoltre a dipingere, raggiungendo presto una certa notorietà anche ...
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ROSAI, Ottone
Giovanna Uzzani
– Nacque a Firenze il 28 aprile 1895, in un quartiere popolare, da genitori di umili origini: Giuseppe, falegname e intagliatore, e Daria Deboletti, proveniente dalla provincia [...] 1913, in coincidenza con l’esposizione futurista di Lacerba aperta nella vicina saletta del libraio Gonnelli.
Grazie a GiovanniPapini, la mostra venne visitata dai futuristi: «Mi vollero tutti conoscere, mi fecero elogi, che ricevetti come enormi ...
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PRAZ, Mario
Masolino d'Amico
PRAZ, Mario. – Nacque a Roma il 6 settembre 1896 e trascorse i primi anni in Svizzera, a Winterthur e a Vevey, dove suo padre Luciano, la cui famiglia era di origine valdostana, [...] britannici e lo segnalò al London Mercury, al quale Praz inviò corrispondenze (Letters from Italy) fino al 1932; e con GiovanniPapini, che lo incaricò di tradurre una scelta di poeti inglesi dell’Ottocento e gli Essays of Elia di Charles Lamb ...
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COSTETTI, Giovanni
Giorgio Patrizi
Nacque a Reggio Emilia il 13 luglio 1874 da Massimiliano, sarto, e da una cucitrice, Luigia Sacchi, secondogenito della famiglia, essendo già nato, nel 1871, Romeo; [...] si recò a Roma, nel 1898, alla scuola di nudo di Giovanni Fattori.
L'ambiente romano di quegli anni fu determinante per la culturale è, dal 1902, il Leonardo, rivista diretta da GiovanniPapini a cui il C. collaborò con scritti e recensioni ...
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VITERBO, Dario
Chiara Pazzaglia
Nacque a Firenze il 25 novembre 1890 da Umberto, attivo nel settore immobiliare, e da Matilde Levi, pittrice copista di galleria.
A differenza del fratello maggiore Carlo [...] il compositore Mario Castelnuovo-Tedesco.
Nel vivace clima secessionista della Firenze di primo Novecento trovò stimoli nei ritratti pittorici di GiovanniPapini, sui quali si esercitò in una serie di disegni del 1913 (Toti, 2019, p. 19). Nel giro di ...
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RAVEGNANI, Giuseppe
Silvia Ceracchini
RAVEGNANI, Giuseppe. – Nacque a San Patrignano di Romagna, frazione del comune di Coriano, il 13 ottobre 1895 da Adriano Ravegnani e da Maddalena Carpi. Dalla loro [...] ). In questo importante lavoro Ravegnani si concentrò su autori come D’Annunzio, Luigi Pirandello, Grazia Deledda, GiovanniPapini, Ardengo Soffici, Ugo Ojetti, Dino Campana, Arturo Onofri, Emilio Cecchi, Eugenio Montale. Nella Prefazione al volume ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo l’avventura delle avanguardie e la distruzione della prima guerra mondiale, [...] della tradizione, ma soprattutto nella cosiddetta “rinascita classica” francese, testimoniata da Ardengo Soffici in una lettera del 1903 a GiovanniPapini: “I tempi e le cose sono mutati e tendono a mutare ancora di più. Un desiderio grande di ordine ...
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Ada Masoero
Boccioni, il futurista che guardò al passato
A 100 anni dalla morte del grande artista, documenti inediti rivelano il suo interesse per l’arte antica, dalla pittura vascolare greca alle incisioni [...] serate futuriste ai teatri Costanzi di Roma e Dal Verme di Milano, e della collaborazione con la rivista di GiovanniPapini, Lacerba. Realizza alcune delle opere più importanti. Inaugura a Parigi, alla galleria La Boétie, una personale di scultura ...
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intrasentire
v. tr. Sentire vagamente dentro di sé, percepire in modo vago e impreciso; intuire misteriosamente. ♦ Certamente, la fluenza dell'invenzione melodica di Vivaldi, la stupenda potenza dell'esigua orchestrazione, dove quartetto degli...