L'impresa marittima: uomini e mezzi
Ugo Tucci
Un'epoca di trasformazioni
In quest'età del comune, che coincide per molta parte con l'età delle Crociate, sarebbe difficile negare la loro influenza nella [...] e agli altrettanti calafati dell'arringa del doge Mocenigo, ma è significativo che Martin da Canal scriva 9 ss.
98. I Capitolari delle Arti Veneziane, II, a cura di Giovanni Monticolo, Roma 1905, pp. 198-199; Gino Luzzatto, Studi di storia economica ...
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Il Comune prima dell’Unità
Eurigio Tonetti
Scrivere la storia del Comune di Venezia dalla caduta della Repubblica all’Unità significa aprire una pagina di storia nuova, quella di un’istituzione che [...] terna Correr, Marco Molin e Filippo Nani Mocenigo), nel 1844 (Correr, Nani Mocenigo e Spiridione Papadopoli, il secondo borghese a complessivamente vent’anni e un mese. La figura di Giovanni Correr merita senz’altro un posto nella galleria dei grandi ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] proposito l'ammonitoria orazione-testamento del 1423 del doge Tommaso Mocenigo e anche, tra le tante orazioni funebri, quella, che in un suo intervento del 1467 il non nobile Giovanni Caldiera, non pago di esaltare il regime ottimatizio, si ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] redutto che erano XIIII, et vi era uno de ca' Mocenigo lo qual poi scampò"; inoltre, lo stesso Zonca aveva letto l 1964 (Studi e testi, 239), pp. 277-294.
72. Giovanni Soranzo, Rapporti di san Carlo Borromeo con la Repubblica Veneta, "Archivio ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] Bertoli, Venezia 1992, pp. 68-72 (pp. 55-90); Giovanni Spinelli, I religiosi e le religiose, ibid., pp. 177, 290).
46. Esemplari in questo senso testamenti come quello di Elena Mocenigo Dolfin o quello di Doralice Orlandini (A.S.V., Notarile, ...
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La milizia
Piero Del Negro
Il «secolo di ferro». Il partito della guerra contro il Turco
«Le guerre coi Turchi la tennero in moto », scriveva intorno alla metà del Settecento il patrizio veneziano Giacomo [...] della Terraferma: era questa la tesi sostenuta da Giovanni Pesaro, nel 1657 il capofila del partito della guerra ascesa al vertice dell’armata di un coetaneo o quasi come Lazzaro Mocenigo, che si era distinto per un ardimento che confinava con la ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] 332, 335, 342 (con rimostranze dello Zeno sul nipote del D. Giovanni e con allusioni, per lo più implicite, al D.); Ibid., Senato 11000, a cura di G. B. Borino, ibid. 1950, p. 103; F. Nani Mocenigo, A. B. e G. Nani. ... Venezia 1917, pp. 9, 98 s., 104 ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] consulenze e progetti a Vicenza, in Friuli e a Belluno, a imprese veneziane, come il monumento per Alvise Mocenigo nella basilica dei Ss. Giovanni e Paolo (1577), rimasto incompiuto, o fiorentine, come il progetto per la cappella Nicolini in S. Croce ...
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Immagini di un mito
Elisabeth Crouzet-Pavan
Come è definita Venezia nel 1500? Come un grosso agglomerato urbano, come un porto, una potenza mercantile e un centro economico, come la capitale d'un [...] o agli inizi del VII, è inserita nell'opera di Giovanni diacono (7).
Questi temi ritornano nel XIII secolo nelle .
65. Id., The Anti-Florentine Discourses of the Doge Tomaso Mocenigo (1414-1423): Their Date and Partial Forgery, "Speculum", 27 ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] ", da parte di Massimiliano, di 36.000 talleri "da essere pagati in tre anni".
È tutto "allegro" (così, l'11, il nunzio Giovanni Dolfin, come lui nobile veneziano, ma non suo parente, al Commendone), "non sa quello che si faccia né si dice; Iddio li ...
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