CALEPIO
Gigliola Soldi Rondinini
La famiglia dei conti di Calepio compare nei documenti con tale denominazione soltanto verso la fine del sec. XII (1195-1198). Le sue origini sono state finora oggetto [...] di S. Michele al Pozzo Bianco a quella di S. Giovanni e di porta S. Andrea, e ai molti altri che 93; IX (1935), pp. 15-57, 148-78, 233-63; Id., La discendenza di Lanfranco "de Martinengo", in Arch. stor. lomb., LXII (1935), pp. 500-12; LXVII (1940), ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] volumi furono ceduti dai priori Celso da Verona e Lanfranco da Milano al medico padovano Girolamo, figlio del Firenze 2001, pp. XXXI-XXXVIII; P. Tosetti Grandi, G. M. in S. Giovanni di Verdara a Padova, in Sulle pagine, dentro la storia, a cura di C. ...
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BIANDRATE, Guido di
Sofia Boesch Gajano
Figlio di Alberto, rimase orfano molto piccolo, dato che la madre, ricordata come contessa di Biandrate, senza precisazione del nome, partecipava all'assedio [...] 5-11 febbr. 1160), che confermava l'elezione di Vittore IV, Giovanni di Anagni, legato di Alessandro III, da Milano la comminava prima 1093, compaiano solo i suoi figli Uberto, Guglielmo, Lanfranco, Rainerio e Ottone, anche se dallo stesso documento ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] dopo a succedere ad un altro cugino, Lanfranco Cortese, come vicario di Modena, ricevendo, , 156; IX, p. 456; X, pp. 582 s., 594; Il processo inquisitoriale del cardinal Giovanni Morone, a cura di M. Firpo, I, Il Compendium, Roma 1981, pp. 42, 86, 134 ...
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CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] C. Tinti, G. Sforza Perini e S. Coppa a un ciclo di nove stampe dagli affreschi del Lanfranco per la cappella Sacchetti in S. Giovanni dei Fiorentini; tra il 1778 e il 1780 risulta impegnato, con la collaborazione del figlio Luigii nella incisione ...
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D'ANNA, Vito
Maria Grazia Paolini
Figlio di Giuseppe, ricco costruttore di carrozze, e di Rosalia Coppolino, nacque a Palermo il 14 ott. 1718 (Giuliana Alajmo, 1949, p. 8). Come risulta dal contratto [...] viaggiatori stranieri, che si rifà ad esempi del Lanfranco ma è rovinata e restaurata: di sua ideazione arti in Sicilia [sec. XIX], p. 271; Ibid., ms. 2 Qq A 49: L. Di Giovanni, Le opere d'arte nelle chiese di Palermo, ff. 21r, 37v, 38r-39r, 43v, 47r, ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] Ranieri da Panico e vedova del lucchese Lazzaro di Lanfranco Gherardini, dal quale aveva avuto un figlio,Maghinardo; Vesine, II, Augustae Taurinorum 1877, coll. 319 s.; Le Croniche di Giovanni Sercambi lucchese, a cura di S. Bongi, I, Roma 1892, in ...
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DORIA, Brancaleone (Branca)
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1235 da Nicolò e da Preziosa, figlia naturale di Mariano [II], giudice di Torres, e sorella di Adelasia, moglie di Ubaldo Visconti, [...] progetto di matrimonio tra un figlio di Bernabò e Giovanna, la giovane e sfortunata erede del Giudicato di assediato dalle truppe fedeli allo Spinola. Una ambasceria, affidata a Lanfranco Spinola, per promettere al D. l'impunità in cambio della ...
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MARCHETTO da Padova (Marchetus de Padua)
Cesarino Ruini
Maestro di canto, compositore e teorico della musica, è soprattutto noto come autore del Lucidarium e del Pomerium, due testi fondamentali per [...] es. quelli di Prosdocimo de Beldemandis, Ugolino da Orvieto, Johannes Tinctoris, Bonaventura da Brescia, Nicolaus Wollick e Giovanni Maria Lanfranco). Nel sec. XIV la fama di M. non rimase confinata all'ambito professionale: egli risulta menzionato ...
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ERRI (de heris, de leher, delero, del R)
Andrea De Marchi
Nella famiglia degli E., attestata a Modena a partire dal '300, il primo ad esercitare la pittura fu Bartolomeo, figlio del maestro di legname [...] qualità, è direttamente aggiornato sull'esempio del concittadino Giovanni Faloppi, che era attivo a Bologna.
Le ), 2, pp. 20 s.; M. Ferretti, L'immagine del duomo, in Lanfranco e Wiligelmo. Il duomo di Modena (catal.), Modena 1985, p. 582; O ...
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incel (Incel) s. m. e f. Persona, generalmente di sesso maschile, che, pur desiderandolo, non riesce a instaurare relazioni affettive e sessuali e cova sentimenti di frustrazione e di rivalsa. ◆ Minassian, che su Facebook si dichiara un “incel”...