In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] costantemente le sue convinzioni con notevoli contributi filologici e costante illustre […], e furono Dante, e il Boccaccio e il Petrarca. […] Ora io dico: Roma, Salerno Editrice, pp. 51-72.
Boine, Giovanni (1912), Purismo, «La Voce» 18 luglio 1912.
...
Leggi Tutto
L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] di centri piccoli o piccolissimi (Mengaldo 1994): una costante novecentesca è appunto l’approdo alla letteratura di commento, Bologna, Pàtron.
Chiesa, Mario & Tesio, Giovanni (1978), Il dialetto da lingua della realtà a lingua della poesia. Da ...
Leggi Tutto
Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] (Orosio, Vegezio, Giovanni Crisostomo, Girolamo, Agostino, Boezio, Gregorio Magno, il Chronicon maius di Isidoro conseguente alla pratica traduttoria, che, confrontando costantemente sistemi culturali, modelli linguistici e testuali diversi ...
Leggi Tutto
In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] invece costante l’esigenza di fissare attraverso enunciati metalinguistici la relazione tra i tecnicismi e il loro , Berlin, E. Schmidt (1a ed. 1999).
Rovere, Giovanni (1998), Polisemie incrociate nella comunicazione tecnica, in Parallela 6. ...
Leggi Tutto
Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] Francesco degli Albizi, dall’altro, «fra tutti il primo Arnaldo Daniello», con Peire Vidal e , sempre però nella direzione di un costante rifiuto di forme troppo connotate, specialmente dell attività dei grammatici. Giovanni Francesco Fortunio dai ...
Leggi Tutto
L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] ẽ/, /õ/. Nell’area occidentale, si evidenzia la costante regressione di [y] < lat. ū in «fuoco»), un tratto che in pianura oggi non oltrepassa il fiume Taro (Parma) ed è assente nel resto della , Fabio & Petrolini, Giovanni (1992 e 1994), L’ ...
Leggi Tutto
Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] ).
A tale costante non si sottrae neppure l’ancor più limitato punto di vista da cui si osserva il fenomeno del classicismo classicismo ottocentesco contribuirono, inoltre, il lessicografo e letterato Giovanni Gherardini, che sottolineò l’importanza ...
Leggi Tutto
Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] il «sapere cavalcare» o il «vestire accomodato». Le stesse opere cui deve la celebrità venivano da lui definite «ghiribizi» (i primi Ricordi) o anche «cantafavola», come chiama la Storia d’Italia sottoponendola all’amico umanista Giovannicostanti ...
Leggi Tutto
MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] suoi studi va ricordata l'Istoria del Decamerone di m. Giovanni Boccaccio (Firenze 1742, da consultare, però, anche nell'edizione all'interno delle citate Osservazioni.
Fu in rapporto costante e intenso con il mondo dei librai, come G. Pagani e A ...
Leggi Tutto
Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] pensiero e come azione, 1938).
Nel 1902, fondò, insieme a Giovanni Gentile, la rivista «La Critica», che diresse per quasi un lavori in occasione delle loro ristampe.
Il tratto che risulta costante e caratteristico nella lunga parabola della prosa ...
Leggi Tutto
fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito f., amico f.; impiegato, amministratore,...
onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...