EMANUELLI, Enrico
Paola Paesano
Nacque a Novara il 17 apr. 1909 da Giovanni, agiato commerciante, e da Adele Viarana. Trascorse l'infanzia in collegio, presso i padri rosminiani di Stresa e vi concluse, [...] che veramente importa", doveva avvenire attraverso un costante richiamo alla tensione morale dello scrittore, ancora inedite del "Convegno in onore di E. E.", tenutosi in quella sede il 12 maggio 1984 (testi di C. Bo, M. Bonfantini, R. Crivelli, D ...
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ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell'
Claudio Mutini
Nacque a Sutri intorno al 1517, come si deduce da un capitolo autobiografico indirizzato al card. C. Madruzzo.
Incerta è anche la famiglia cui l'A. appartenne, [...] a Enrico II (De le Metamorfosi d'Ovidio libri III di Giovanni Andrea dell'Anguillara, Parigi 1554). In questo periodo l'A. dei potenti. Deposta la retorica classicista, il modello per queste poesie è costantementeil Berni, e nell'ambito di una ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] Toscana, Matteo Maria ➔ Boiardo, Giovanni Pontano, Iacopo Sannazaro. Il diffondersi di questo movimento sposta progressivamente degli scrittori del Trecento. Nella Grammatichetta è costanteil riferimento all’uso e al parlato, senza richiamarsi ...
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CAGNA, Achille Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Vercelli l'8 sett. 1847 da Francesco, di modeste condizioni, eda Giuseppina Musissano. Cominciò a frequentare la scuola tecnica, ma, espulso come [...] , alla fine del secolo, alla Vitamoderna di Milano e, dal 1920, al Paese diTorino.
Il C. morì a Vercelli il 23 febbr. 1931.
Bibl.: A. G. C.: l'uomo, lo scrittore, Sesto San Giovanni 1926; V. Galati, A. G. C., in L'Italia che scrive, IX(1926), n ...
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CASTIGLIONI, Luigi
Alberto Grilli
Nacque ad Azzate (Varese) il 28 sett. 1882 da Pietro, medico condotto, e da Antonietta Trotti; appassionatosi agli studi umanistici, vinse nel 1900 il concorso per [...] diversificata, del C. si ha nel costante riferimento al testo o ai testi; il che spiega anche perché egli fu principe nell a studiarne la continuità fino a autori tardi come Giovanni Crisostomo. Ma il C. grande maestro fu quello dalla cattedra, da ...
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ALLODOLI, Ettore
Lucia Strappini
Nacque a Firenze il 6 febbr. 1882 da Egisto e Margherita Nesi. Frequentando le scuole elementari conobbe G. Papini del quale divenne amico e collaboratore nella redazione [...] 1905), a cui seguì lo studio Giovanni Milton e l'Italia (Prato 1907 . sul Novecento. ibid. 1963).
L'interesse costante e pressoché esclusivo per la lingua e la 1960; e fu redattore capo di La Rinascita, il periodico, diretto da G. Papini e pubblicato ...
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BELLOTTI, Felice Gaetano Maria
Liana Capitani
Nacque a Milano il 26 ag. 1786, da Giovanni Pietro, dottore in legge, e da Maria Antonia Vandoni, e, dopo aver studiato nelle scuole dei barnabiti, fu avviato [...] Inghilterra e in Germania.
Meno nota è la traduzione dei Lusiadi, assai felice per un costante equilibrio tra l'attenta fedeltà al testo e una scorrevole duttilità. Il B., che in teoria aveva superato, in una più ampia idea della poesia, la polemica ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] 5-6).
Nel Seicento l’ossimoro si presta a un uso costante, come nel Cannocchiale di Emanuele Tesauro (1654, 1670) in è funesto a chi nasce il dì natale», v. 143).
Si inaugura così una tradizione, ripresa da ➔ Giovanni Pascoli (“Lampo”, in Myricae ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] dotte conversazioni con i suoi amici più cari (come Giovanni Battista della Torre, Andrea Navagero, Paolo Ramusio). il neoplatonismo di Marsilio Ficino. Tanto le opere rimaste inedite o incomplete, quanto la corrispondenza di F. rivelano la costante ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] per il suo vero significato poetico di senso del paesaggio naturale, in cui vive immerso l'uomo) sarà sempre una costante della al di sopra dei secoli. Il culto di Dante fu subito accomunato a quello di V., da Giovanni del Virgilio a Benvenuto da ...
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fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito f., amico f.; impiegato, amministratore,...
onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...