Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] con la Chiesa primitiva sarà una costante, assieme all’opinione che il papa avrebbe perso la propria potestà, One zum Hirtze, and Peyronette, in «Una strana gioia di vivere». A Grado Giovanni Merlo, a cura di M. Benedetti, M.L. Betri, Milano 2010, pp ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] imperiale, e che la città stessa si chiamasse Flavia Costante. L’imperatore pose però come condizione che non vi . Mar. Crispo II et Constantino II CC. Conss.». L. De Giovanni, Costantino e il mondo pagano, cit., pp. 32 segg.; Id., Mondo tardoantico e ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] due figli, Costante e Costanzo, sono i mittenti di una serie di lettere indirizzate ad Antonio, databili fra il 333 e il 3372. In corpo da una cintura di cuoio, indossata da Elia e Giovanni Battista, e da una tunica di lino senza maniche (lebitonarium ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] una costante della sua spiritualità prima ancora che della sua pastorale: «se il credere è grazia, non si può opporre il nostro indicano esigenze e proposte diverse, che assumono il pontificato di Giovanni XXIII e ilconcilio Vaticano II come la ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] conosciuto più di una persecuzione. In mancanza di una costante unità politica e geografica, i fattori di continuità e di e da Sebaste le reliquie di Giovanni Battista e di Atenogene66. In seguito il culto sembra essersi diffuso anche tra monaci ...
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Il protestantesimo in Italia tra emigrazione e immigrazione
Paolo Naso
L’emigrazione all’estero ha notevolmente influito sulla vita dell’evangelismo così come oggi l’immigrazione in Italia contribuisce [...] ottenne un pastore dall’Italia, Giovanni Tron. Soltanto sei anni dopo però, la Chiesa cancellava il nome ‘valdese’ per qualificarsi condizione di rincorrere un processo che si modificava costantemente; la scelta di puntare sulla rete delle ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] significativi, in un contesto generale che vedeva la graduale ma costante modifica dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa, che che sarebbe stato ratificato dal successore di Giovanni XXIII, Paolo VI, era chiaro: il sacerdozio è unico, ma i modi per ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] papa si deve la costante della storia d’ Somnium Viridarii, così come del Somnium di Giovanni da Legnano)54. Di lei si è avignonese e i ritorni a Roma, in La crisi del Trecento e il papato avignonese (1274-1378), a cura di D. Quaglioni, Milano 1994 ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] di un impegno costante e attivo «per il bene della Chiesa»: un ideale clerico-moderato, che costituiva il terreno per lo .
In realtà accertamenti successivi, condotti sotto il pontificato di Giovanni XXIII, provano l’infondatezza degli addebiti mossi ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] pertinenza della citazione di Peterson, non si può certamente farlo per il riferimento a Benjamin, costante in tutta l’opera teologica di Metz. E infine non bisogna dimenticare il libro postumo di Jacob Taubes su La teologia politica di San Paolo6 ...
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fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito f., amico f.; impiegato, amministratore,...
onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...