L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] semantici come arrivare «capitare», buono «capace», buttare «mettere entrato era lì che studiava), continuo (ad es., è tutto il pomeriggio che è lì che studia) o abituale (ad es., di di scrittori piemontesi quali Giovanni Faldella, Cesare Pavese, ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] Prisco); «una volta il marito era venuto ubriaco fradicio» (Moravia); «un povero ragazzino, buono come il pane, a cui «lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca» (Giovanni Pascoli);
(b) il raddoppiamento d’una forma imperativa, alla II persona sing ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] e degli occhi un po’ addormentati che facevano girare il capo alle ragazze (Giovanni Verga, Mastro don Gesualdo, Milano, Feltrinelli, 2003 espressioni come quel furbo di, quel bel tipo di, quel buono a nulla di, quel farabutto di, quel ceffo di ( ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] di forme oggi sentite chiaramente popolari, come il che avverbiale di espressioni come (18):
(18) che buono che è!
(19) O che straduccia del Nero, che c’era il muro basso e dal mare si vedeva tutta la casa (Giovanni Verga, I Malavoglia, cap. 10) ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] dell’Etica, «impossibile è essere savio chi non è buono» (Dante, Conv. IV, 27, 5)
(30 Mazzali, Milano, Rizzoli.
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di -632, 745-760.
Machiavelli, Niccolò (1961), Il Principe, a cura di L. Firpo, introduzione ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] maggiore e minore, comparativi sintetici, rispettivamente, di buono, cattivo, grande e piccolo. La struttura di casa di Giovanni è diversa da come mi aspettassi
Assumono un valore ipotetico le comparative di analogia con il congiuntivo introdotte da ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...]
Ha un rilievo storico-culturale oltre che linguistico il monottongamento di [wɔ] (b[ɔ]no → buono, n[ɔ]vo → nuovo), sviluppatosi nel 1954, 3 voll., vol. 1º, Lautlehre).
Ruffino, Giovanni (1991), Dialetto e dialetti in Sicilia. Appunti e materiali ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] in questo libro c’è del buono
L’articolo partitivo è frequentissimo 32) di baci ne voglio un milione
In genere il ne può comparire da solo o con un quantificatore:
ne vedrò alcuni / *vedrò alcuni.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. ...
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Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] a mo’ di giustificaione, fra Giovanni, pie’ di pagina.
Nel suo significato più specifico e più frequente, però, il termine si riferisce alla cancellazione di il caso dei determinanti e aggettivi prenominali un/uno, quel/quello, bel/bello, buon/buono. ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] industrie domestiche, spesso assai antiche e caratteristiche per ilbuon gusto (oggetti di legno; ferro battuto; filigrane più ariose e limpide, le chiese dei Frari e di S. Giovanni e Paolo non differiscono da quelle di Santa Anastasia e del duomo ...
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overperformare (over performare) v. tr. In economia, e anche in senso estensivo (specialmente nel giornalismo sportivo), rendere più del previsto, offrire una prestazione superiore alle aspettative; sovraperformare. ◆ Nell’esercizio 2016 e nel...
rampelliano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Fabio Rampelli. ◆ Riassunto delle precedenti puntate: il sindaco della capitale Gianni Alemanno qualche giorno fa aveva portato in consiglio comunale la delibera per...