ARIENTI, Giovanni Sabadino degli
Ghino Ghinassi
Nacque a Bologna verso la metà del Quattrocento (1445 circa), ultimo dei numerosi figli di un Sabadino degli Arienti, barbiere di professione e attivo [...] l'intenzione di seguire i gusti e le preferenze dei signori cui le indirizzava; una sola operetta in latino, un'epistola diretta a Ferdinando d'Aragona, ci è nota indirettamente da un cenno contenuto nell'Elogio di Isabella diCastiglia. Il latino ...
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FEDELE (Fedeli), Cassandra
Franco Pignatti
Nacque a Venezia probabilmente nel 1465 da Angelo e Barbara Leoni, veneziana.
La famiglia paterna, originaria di Milano, era stata tra i seguaci dei Visconti; [...] inedite e poesie latine e greche, a cura diI. Del Lungo, Firenze 1867, pp. 81 s Nel 1487 scambiò diverse lettere con Isabella diCastiglia (ibid., pp. 16-22), che a sedici anni (oggi perduto), opera diGiovanni Bellini. Da esso deriva il ritratto ...
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CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] per il suo dramma al David sconsolato di Pier Giovanni Brunetti (Serravalle 1605).I drammi sacri non costituiscono, tuttavia, che ragion di Stato si propone come elemento drammatico della vicenda, ambientata in una sfarzosa reggia della Castiglia ...
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DE CASTRO, Giovanni
Alessandra Cimmino
Nacque a Padova il 14 ag. 1837 da Vincenzo e da Carlotta Solimbergo.
Il padre, professore di filologia latina e di estetica all'università di Padova, in seguito [...] di L. Fortis, ma collaborò anche a La Gente latina di E. Castoldi e al Momento di B. Castiglia. Nel 1862 venne raccomandato al comitato di insegnamento pochi mesi prima della morte, avvenuta a San Giovannidi Bellagio il 28 luglio 1897.
Dagli anni '60 ...
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Poeta spagnolo (forse Montoro 1404 - forse Siviglia 1480). Ebreo convertito, fu il massimo rappresentante della poesia satirica alle corti diGiovanni II ed Enrico IV diCastiglia. Con intonazione gioiosa [...] d'occasione, chiedendo benefici e aiuti in denaro. Polemizzò con altri poeti di tendenze affini alle sue, e fu molto lodato da Juan de Mena, da Gómez Manrique, dal marchese I. L. de Santillana. Alcuni critici hanno attribuito a M. le Coplas del ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] di greco presso l’Università di Friburgo e poi, nel 1523, il posto di precettore del giovane Guglielmo di Jülich-Kleve-Berg, figlio del duca Giovanni III di , Carlo Martello, Alfonso X diCastiglia e León e Rodolfo I d’Asburgo mantennero e ampliarono ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] e i chierici malvagi" (vv. 77-80).
[3] 1268, dopo il 22 agosto: [BdT 319.1] Paulet de Marseilla, Ab marrimen et ab mala sabensa (De Bartholomaeis, 1931, nr. CLXX). Sirventese sulla cattura di Enrico diCastiglia dopo la battaglia di Tagliacozzo ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] in Baviera e il L. da Alfonso X diCastiglia per esortarlo a rivendicare la corona imperiale (Villani, i capp. 35 e 37 sono discorsi tratti dai FetdesRomains, commentati nei capp. 36 e 38; la seconda parte dipende dal Deregiminecivitatum diGiovanni ...
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INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] per l'infante Giovanni, figlio di Ferdinando d'Aragona e Isabella diCastiglia, nella solenne messa di suffragio in S. 239-249; L. D'Ascia, Una "Laudatio Ciceronis" inedita di T. "Fedra" I., in Riv. di letteratura italiana, V (1987), pp. 479-501; Id., ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] e Jacopo da Benevento); non manca la satira (contro i nemici politici: Riccardo di San Germano e Giovanni da Otranto; sociale: Terrisio di Atina; antiecclesiastica: Pier della Vigna ed Enrico di Avranches). Un genere-cardine nella poesia staufica è l ...
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agnusdei
agnusdèi (o àgnus Dèi) locuz. lat. («agnello di Dio»), usata come s. m. – 1. Propr., parole iniziali della formula che viene recitata, o cantata, tre volte nella liturgia latina della messa durante la frazione del pane eucaristico...
cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi va abitualmente a cavallo: il cavallo...