SIENA (A. T., 24-25-26 bis.)
Attilio MORI
Peleo BACCI
Anna Maria CIARANFI
Doro LEVI
Giovanni CECCHINI
Alfredo BONACCORSI
Settimio CORTI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Aldo LUSINI
Città della [...] S. Giovanni), Domenico di Niccolò i dominî di Giacomo Sforza in Val d'Orcia e si ebbe anche, a proposito di questi ultimi, qualche attrito con Braccio da Montone, signore di Perugia, che aveva delle mire su di essi. Nelle guerre tra Alfonso diAragona ...
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. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] l'ingresso trionfale nella città (1443) di Alfonso I d'Aragona, venne ideato probabilmente dall'architetto dalmata Luciano imperatore Massimiliano I in 92 legni secondo l'ispirazione diGiovanni Stabius (anno 1515). Trattasi di una concezione ...
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S'intendono comunemente con tal nome le guerre combattute dai popoli europei contro i musulmani dal sec. XI al XIV, con l'intento di liberare il Santo Sepolcro, sotto la bandiera della croce e la direzione [...] 15: la città fu presa e tutti i musulmani massacrati; l'esercito arabo accorso dall' Aragona, il re di Francia: ma nulla si fece. E senza aiuti, cadevano gli ultimi centri latini di Siria: nel 1291, anche San Giovanni d'Acri.
Progetti e tentativi di ...
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. L'interesse per le escursioni in montagna è una manifestazione caratteristica del sec. XIX e del presente, presso i popoli civili, come provano il suo sviluppo largamente cresciuto e la sua importanza, [...] Alp. Italiano, LVI) registra la salita di Pietro d'Aragona al Canigou (m. 2787) nei Pirenei Quintino Sella, Giovanni Barracco, Paolo e Giacinto di Saint Robert, rassodino. Ma per contro, le vedute e i panorami sono d'una chiarezza indescrivibile e d' ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] i sudditi giacobiti degli Ayyūbidi.
Il dominio mamelucco (1250-1517) infierì sulla chiesa copta. Il decreto del 1301 che ordinava la chiusura di tutte le chiese, anche cattoliche, tranne in Alessandria, provocò due ambasciate, del re diAragona e di ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] Lodovico e Cecilia; e infine quelle di Alfonso d'Aragona e del marchese di Pescara, fatte a Napoli dove il di Carlo VIII, i bellissimi ritratti diGiovanna Tornabuoni, diGiovanna Albizi, di Normina Strozzi, diGiovanni Pico della Mirandola, di ...
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Città svizzera, una delle più progredite ed attive: certo deve ciò alla sua fortunata posizione geografica che l'ha resa da secoli un centro di scambî e d'interessi internazionali. Essa sorge, infatti, [...] . Lo riconobbero i duchi di Savoia e di Milano, Alberto duca d'Austria, Giovannidi Baviera, qualche principe Aragona; finché Eugenio IV non lo riconobbe re di Napoli, dandogli anche Benevento e Terracina (1443). Allora Alfonso richiamò da Basilea i ...
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Capoluogo di provincia e di quella parte del Sannio che è compresa nell'odierna Campania. Sorge quasi nel luogo stesso che ebbe sin dalle origini, sopra il colle della Guardia, digradante con dolce declivio [...] Ladislao, nel 1408, e poi, nel 1414, Giovanna II d'Angiò, che la restituì a Martino V dopo la fine dello scisma, nel 1418. Se ne impadronì nel 1440 Alfonso I d'Aragona, che ottenne da Eugenio IV, nel 1443 di reggerla sino alla morte come suo vicario ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] i libri d'ore di Carlo V e del duca Giovannidi Berry, sono meritamente famosi per ricchezza decorativa oltre che per eleganza di del libro. Anche la consorte Beatrice d'Aragona, figlia del re Ferdinando di Napoli, favorì la cultura umanistica e ...
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LIONE (fr. Lyon; A. T., 35-36)
André CHOLLEY
Léopold Albert CONSTANS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Nicola OTTOKAR
Mario NICCOLI
Ettore ROTA
Giorgio DE GREGORI
Città della Francia, capoluogo del [...] della collina di Fourvières, sulla piazza S. Giovanni, presenta un grande interesse per i varî periodi costruttivi di Gregorio X, di Giacomo I d'Aragona e di circa 500 vescovi e di numerosissimi prelati, fra i quali Pantaleone, patriarca latino di ...
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armellino1
armellino1 s. m. – Variante di ermellino, meno com. per indicare l’animale e la pelliccia in genere, più com. invece con i sign. che seguono: 1. In araldica, pelliccia composta di un campo d’argento seminato di fiocchetti di nero,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...