Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] di Michele. Ai primi di luglio, il podestà veneziano Gradenigo si allontanò con le sue navi e con alcune schiere dei Ss. Apostoli a Costantimopoli (distrutta nel 1453) e quella di S. Giovanni di Efeso; tale è, ancora oggi, la chiesa di S. Marco di ...
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. È la disciplina che tratta degli stemmi, e si divide in due parti: storia degli stemmi, cioè sorgere, fiorire, decadere del loro uso; e regole araldiche che ne disciplinano la forma, le figure e gli [...] nel 1733 dopo la fnorte del naturalista e araldista Giovanni Giacomo Scheuchzer che lo possedeva nella prima metà del presso il Museo civico, tra cui: a) I codici Cicogna e Gradenigo per gli stemmi delle famiglie patrizie. b) Il codice Tassini in ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] morale, in quanto riceve pienamente l'influenza del Rinascimento.
Contro Giovanni II (1458-1479) s'alza in armi il paese Aragona, con Filippo il Bello, con Carlo d'Angiò, col doge Gradenigo, con i papi Celestino V, Bonifacio VIII e Clemente V. Nelle ...
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Città della Venezia, nella provincia di Vicenza, con 10.111 abitanti. Dove sbocca nella pianura veneta il Canal di Brenta, la stretta valle per cui il fiume attraversa le Prealpi separando l'altipiano [...] committente, il Raggio processionale di Iacopo Bassano, un S. Giovanni Battista del Piazzetta e la pala di Sant'Anna di Francesco preziosa per inimitabili stucchi, e dalla villa che i Gradenigo eressero presso i colli di Angarano.
Su disegni del ...
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QUERINI
Mario Brunetti
. È una delle più cospicue famiglie patrizie veneziane che, dai tempi più remoti fino alla caduta ha dato alla repubblica personaggi notevoli in ogni campo. D'incerte origini [...] partecipazione alla congiura di Baiamonte Tiepolo contro il doge Pietro Gradenigo (1310).
I personaggi più cospicui della famiglia sono, ordinati alfabeticamente, i seguenti: Agostino, di Giovanni (1509-1537), uno dei 10 compagni di S. Gaetano Thiene ...
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GRADISCA d'Isonzo (A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Ferdinando FORLATI
Ettore PATUNA
Cittadina veneta, in provincia di Gorizia (10 km. da questa città e 12 da Monfalcone), posta presso l'Isonzo, [...] 1511). Né riuscì a riprenderla due mesi dopo Giovan Paolo Gradenigo.
Nel susseguente periodo di pace la figura più notevole è ), il territorio di Gradisca fu venduto da Ferdinando III a Giovanni Antonio Eggenberg (v. eggenberg, XIII, p. 532) a ...
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E certamente una delle più cospicue famiglie veneziane, avendo dato cardinali e prelati alla Chiesa; un doge, numerosi procuratori di S. Marco, senatori, generali e diplomatici alla patria. Quale fondamento [...] abbia la presunta discendenza dalla famiglia Gradenigo o dai Menamo, asserita dai genealogisti antichi, è di 1095 procuratore di S. Marco, al pari di lui lo sono il figlio Giovanni nel 1114 e Guglielmo da S. Sofia nel 1155. Poi per tutto il Duecento ...
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Nome dato al tipico travestimento con cui i Veneziani nel sec. XVIII amavano mascherarsi: la sua foggia raggiunse la sua forma definitiva nel Settecento. Risultava composto di un mantelletto nero di seta, [...] di acquerelli, notevoli solo per la curiosità della figurazione, eseguiti dal pittore Giovanni Grevembroch, appartenenti alla raccolta di codici di provenienza Gradenigo nella biblioteca dello stesso civico museo veneziano. (V. tavv. CXI e CXII ...
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Antica famiglia veneziana, che la tradizione ricollega senza fondamento storico ai dogi di casato Partecipazio (810-836).
Sotto il dogado di Pietro Gradenigo, la famiglia Badoer fu la più compromessa nella [...] congiura Quirini-Tiepolo del 1310: vi parteciparono Pietro, Angelo, Girolamo e Giovanni, ma attore maggiore fu Badoaro, che, podestà di Padova, doveva portare l'aiuto armato della terraferma ai congiurati, ma fu fatto prigioniero e decapitato. ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] , sotto le volte di Rialto, ad attendere i soci. Nel 1306, Giovanni d'Avanzo, che aveva un credito di 133 lire di grossi sui beni come ebbe a scrivere al duca il doge Pietro Gradenigo, concedendogli un termine di quindici giorni per risolvere l ...
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