MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] fama. Un altro dei grandi clinici italiani del tempo fu Giovanni Maria Lancisi, che studiò con criterio diagnostico le malattie del sviluppo, ma è altrettanto falso il giudizio pessimistico che giudica scarsi o incerti i vantaggi che l'umanità trae ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
*
Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] ma che non è mai del tutto assente neppure in Giovanni Villani, continua a mantenere il collegamento fra i cronisti italiani sec. XIX e la mancanza di senso storico in chi giudicava dal punto di vista nazionale moderno uomini ed eventi del Medioevo ...
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SAVOIA
Armando TALLONE
Armando TALLONE
Walter MATURI
. L'origine della Casa di Savoia è controversa e offre ancora argomento a discussioni. Comunemente se ne dà come capostipite Umberto I, soprannominato [...] poche o inesatte notizie, la più antica cronaca di Savoia, di Giovanni d'Orville, o Orreville, detto Cabaret, che scrisse entro i primi riferiva all'amministrazione della giustizia, stavano i giudici a capo delle singole giudicature, corrispondenti di ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] quale Zeus punisce gli uomini, perché adirato contro i giudici che dànno sentenze ingiuste. Qui l'ordinamento giuridico è pieno sfacelo. Nel sec. XVII solo un grande poeta, Giovanni Racine, ha saputo intendere Omero, ha visto naturalezza e bellezza ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] 1800 a. C. e che acquistò particolare importanza all'epoca dei Giudici con l'episodio di Abimelech; Mambre, che è l'odierno Ḥaram occupò Gaza, ar-Ramleh, Giaffa, ma non poté espugnare S. Giovanni d'Acri, difesa da Giazzār Pascià e dagl'Inglesi, e il ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] imprese, né gli oratori in condurre le loro cause, né i giudici in giudicarle, né i medici in curare i malori de' corpi, né i e geniale sistemazione nell'opera di Giovanni Gentile (v. attualismo; gentile, giovanni), in particolar modo nella memoria ...
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NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] proclamò il più grande dei principi del tempo e volle giudice lui per l'incoronazione in Campidoglio. La sua corte abbagliava conquistare il regno. Non esauditi, fecero lo stesso invito a Giovanni d'Angiò, figlio di Renato, che venne, gittò il regno ...
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MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
*
L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] Manegold di Lautenbach, infine è pienamente svolta da Giovanni di Salisbury. L'abbandono del criterio morale per re soltanto fu considerato come fulcro della giurisdizione: si ebbero giudici regi e popolari. Sotto i Merovingi la piattaforma dell'unità ...
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PROVENZA (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Giuseppe MARTINI
Fernando LIUZZI
Antica provincia della Francia sud-orientale, il cui territorio nel 1789 fu diviso [...] Angiò e dei suoi successori diretti Carlo II, Roberto e Giovanna, la Provenza fu tratta a partecipare attivamente agli affari . Questi sette rimatori, che si arrogheranno l'ufficio di giudici, saranno poi chiamati "senhor" e "mantenedor del gay ...
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GIURISDIZIONE (lat. iurisdictio; fr. jurisdiction; sp. jurisdiccion; ted. Gaichtbarkeit; ingl. iurisdiction)
Alessandro RASELLI
Raffaele DE RUBEIS
Giovanni CORSO
Arnaldo BERTOLA
Emilio ALBERTARIO
Nel [...] quale sia la volontà di legge che regola il caso concreto: è questo il primo passo per potere attuare il diritto. Il giudice non crea mai la volontà di legge per il caso concreto, ma accerta quale sia quella che già preesiste; dicemmo infatti che ...
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giudice-ragazzino
(giudice ragazzino), loc. s.le m. Magistrato di giovane età, all’inizio della carriera, particolarmente impegnato nel proprio lavoro. ◆ si punta a un congruo allargamento dei posti di aggiunto, in modo da avere una squadra...
onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in senso più positivo, il valore morale, il...