Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] Giuseppe Volpi, p. 8.
56. R.A. Webster, L'imperialismo industriale italiano, pp. 384, 390.
57. Dalle carte di GiovanniGiolitti. Quarant'anni di politica italiana, III, Dai problemi della grande guerra al fascismo. 1910-1928, a cura di Claudio Pavone ...
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Il fascismo adriatico
Luca Pes
Brescia, ottobre 1937. Giuseppe Lanfranchi stringe la mano a Gabriele D’Annunzio, incontrato per caso in via Zanardelli. Poco più di un mese dopo, gli fa pervenire una [...]
De Felice è dell’opinione che il progettato incontro non avvenga, perché Mussolini dopo la nomina di GiovanniGiolitti a presidente del Consiglio preconizza l’eventualità di entrare nel governo e vuole sganciarsi dal fiumanesimo intransigente, senza ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] politico: il governo italiano aveva infatti smorzato i toni dell’anticlericalismo ed il presidente del Consiglio GiovanniGiolitti aveva avviato quell’atteggiamento che Jemolo ha chiamato di «conciliazione nella indifferenza»105, o piuttosto di ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] quello del sarto che deve cucire un abito per un gobbo, secondo l’immagine che doveva venire alla mente di GiovanniGiolitti quando spettò al governo laico amministrare le tante differenze italiane. Ed è proprio accostando l’una all’altra le diverse ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] Consiglio del lavoro di un rappresentante del sindacato ‘bianco’24. Infine, una terza esclusione fu operata da GiovanniGiolitti nel 1920, quando rifiutò di inserire nella commissione incaricata di predisporre un disegno di legge per l’introduzione ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] sottoposta finalmente alla discussione e al voto, fu respinta, grazie in particolare all’azione del presidente del Consiglio GiovanniGiolitti che, per evitare una pericolosa rottura con la Chiesa, non esitò a prendere posizione contro i socialisti e ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] borghesi liberali in società democratico-parlamentari. Proprio sul sostegno o meno alla 'svolta liberale' inaugurata da GiovanniGiolitti agli inizi del secolo, si verificò in Italia la prima irriducibile frattura nel Partito Socialista che, sotto ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] cui il governo propose la statalizzazione delle scuole elementari, misura considerata necessaria dall’allora presidente del Consiglio GiovanniGiolitti, per combattere con efficacia l’analfabetismo. I grandi comuni erano contrari così come lo erano ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] ). Un governo che ebbe meno di un mese di vita (22 maggio-16 giugno 1920).
Il nuovo esecutivo, guidato da GiovanniGiolitti, vide la partecipazione di sette esponenti popolari: i ministri Filippo Meda (Tesoro) e Giuseppe Micheli (Agricoltura) e i ...
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Filippo Grimani e la «nuova Venezia»
Maurizio Reberschak
Il carico amministrativo
«Il compito di amministrare la cosa pubblica diviene sempre più difficile e gravoso. Si vive una vita agitata e febbrile, [...] in Italia. 1892-1896, Roma 1993; Daniela Adorni, Francesco Crispi. Un progetto di governo, Firenze 1999.
6. Nino Valeri, GiovanniGiolitti, Torino 1971; Franco Gaeta, La crisi di fine secolo e l’età giolittiana, Torino 1982; Francesco Barbagallo, Da ...
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giolittiano
agg. – Che si riferisce allo statista Giovanni Giolitti (v. giolittismo), alla politica da lui perseguita, ai suoi metodi di governo: l’atteggiamento g. verso i socialisti; l’età g., espressione con cui viene spesso indicato il...
giolittismo
s. m. – Il metodo di governo dello statista Giovanni Giolitti (1842-1928), più volte presidente del Consiglio (e quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914), caratterizzato da una politica liberale e di riforme sociali; con intonazione...