Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] la Mesopotamia dalla catena dei monti Zagros settentrionali, dall'Anatolia e by Piera Ferioli, Enrica Fiandra, Gian Giacomo Fissore, Roma, Ministero per i beni . 165-171.
Pettinato 1986: Pettinato, Giovanni, Ebla. Nuovi orizzonti della storia, Milano ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] 1992a) e poi corrette da ➔ Giacomo Leopardi per l’edizione del 1835, cultismi e latinismi (come in Vincenzo Monti e in Foscolo), caratteri che ., Torino, UTET, pp. 834-897.
Vigo, Giovanni (1971), Istruzione e sviluppo economico in Italia nel secolo ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] influenza. Del resto la Proposta di Monti fu al centro della riflessione linguistica per gli italiani da Matteo Bartoli e Giacomo Braun (1927). Un’altra grammatica storica dell da Vittore Pisani a Devoto, Giovanni Nencioni e Antonino Pagliaro (cfr. ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude
(Giacomo Leopardi, “L’infinito”)
b. Teresa e o venti, il mio destin crudele (Vincenzo Monti, Prometeo)
c. Io ad Armando non paruta amara, questa gli parve amarissima (Giovanni Boccaccio, Dec. VIII, 6)
c ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] dopo /-n-/: [ˈbːangu] «banco», [ˈmonde] «monte», ecc.;
(x) l’uso del possessivo enclitico, cioè Torino, UTET.
Devoto, Giacomo & Giacomelli, Gabriella et al. 2002, pp. 485-514.
Moretti, Giovanni (1987), Umbria, in Profilo dei dialetti italiani, a ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] introduttive del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio, il modello stilistico- Parini, Ippolito Pindemonte, ➔ Vincenzo Monti, ➔ Ugo Foscolo, ecc., o problemi di lessicologia, Torino, UTET.
Devoto, Giacomo (19644), Profilo di storia linguistica italiana, ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] Monti: Klebero e Macco per Kléber e Mack).
La fine dell’età del codice si ha all’inizio del XX secolo, quando, la lingua della poesia abbandona il suo linguaggio secolare, dopo che questo (con ➔ Giosuè Carducci, ➔ Giovanni se ➔ Giacomo Leopardi innova ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] (il «cannone») di Ernani (ma già in Monti e Parini):
se mai prescelto io sia
tre impeto incauto ad arrestar lo spinge
di Giacomo, che queste
contra ogni legge invade
(dal catalogo di Leporello nel Don Giovanni mozartiano all’aria di Don Profondo ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] che si estendono rispettivamente «al di qua da’ monti» o «banda di dentro» e «di là da’ monti» o «banda di fuori»; e denominò il Giovanni Boccacci, omaggio di G. Papanti, Bologna, Forni, pp. 471-603 (1a ed. Livorno, Francesco Vigo, 1875).
Giacomo ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] esempio seguente:
(12) Giovanni va a scuola per ciel? Dimmi, che fai,
silenziosa luna? (Giacomo Leopardi, “Canto notturno di un pastore errante dell in gran tumulto (Omero, Iliade, a cura di V. Monti, introduzione e commento di A. Bruni, Roma 2004, ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: molte di queste donne, accorgendosi de...