GIOVANNIGalbaio
Andrea Bedina
Di G., doge di Venezia a partire dal 797, non si hanno che poche e incerte notizie, a cominciare dal "cognome" che, per la sua scarsa attendibilità, la storiografia ha [...] pur concisi riferimenti all'unilaterale imposizione di Maurizio (II) quale coreggente stigmatizzano negativamente il comportamento di GiovanniGalbaio. Un'ulteriore prova dell'ostilità nei confronti sia dell'arbitrario operato di G., sia propriamente ...
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GIOVANNI
Andrea Bedina
Patriarca di Grado del quale non abbiamo notizie precedenti il 766, anno in cui (secondo il concorde parere di storici ed eruditi, dall'Ughelli al Gams, fino al più recente Kehr) [...] , talvolta riservate e d'importanza, fossero da G. inviate a Roma.
Ma l'appoggio reciproco tra il doge di Venezia GiovanniGalbaio, affiancato da suo figlio Maurizio, e G. non durò a lungo. La sostituzione dei Franchi ai Longobardi nel Regnum non ...
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Cognome di tre dogi veneziani, tra la fine dell'8º sec. e i primi del 9º: Maurizio (764-787), che verso la fine del suo dogato si associò il figlio Giovanni, di cui si sa che fu prigioniero di Desiderio [...] (773 circa); morto il padre, Giovanni si associò nel dogato (787-804) a sua volta il figlio Maurizio II. La breve dinastia finì travolta dalla vittoria del patriarca di Grado, Fortunato. ...
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OBELERIO
Marco Pozza
– Nono doge di Venezia, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo. Secondo una redazione di scarsissima attendibilità del Chronicon Altinate dei primi del Duecento era figlio di [...] drammatico di questa contrapposizione fu l’assassinio del patriarca di Grado, Giovanni, sostenitore di una politica favorevole a Roma e ad Aquisgrana, voluto dal doge GiovanniGalbaio (originario di Eraclea) ed eseguito dal figlio e coreggente di lui ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] del dogado, forse la prima fra tutte. In qualche modo si ricollegava con la casata dei vecchi dogi Maurizio I [Galbaio>, Giovanni e Maurizio II (al governo tra 764 e 804), dalla cui proprietà giungevano, tramite Agata figlia di Maurizio, per ...
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MONEGARIO, Domenico
Marco Pozza
– Nato nella prima metà dell’VIII secolo, è conosciuto solo attraverso le scarne notizie fornite dal cronista Giovanni Diacono, che scriveva nei primi decenni del secolo [...] la data della sua morte.
Gli successe Maurizio Galbaio, eletto senza contrasti, con il quale ebbe dei dogi, a cura di G. Monticolo, ibid., XXII, 4, p. 105; Giovanni Diacono, Cronaca veneziana, a cura di G. Monticolo, in Fonti per la storia d’Italia ...
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Le origini dell'identità lagunare
Massimiliano Pavan
Girolamo Arnaldi
Il patriarcato a Grado
Pare opportuno rifarsi a un'indicazione di Gian Piero Bognetti per iniziare la trattazione su quel periodo [...] probabile partecipazione, con milizie proprie, cioè venetiche, del doge Maurizio Galbaio alla difesa dell'Istria, un intervento che costò al doge la cattura in combattimento del figlio Giovanni, che fu portato prigioniero a Pavia (123), Su tutt ...
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Insegne del potere e titoli ducali
Giorgio Ravegnani
Investitura e insegne ducali
Scrive il cronista Boncompagno da Signa che verso il 1173 il doge di Venezia aveva alcune insegne regali (quedam regalia [...] terreno più sicuro dobbiamo arrivare all'887, anno in cui Giovanni II Particiaco si ritirò dal potere cedendolo a Pietro I meno durature. A Venezia la coreggenza fu introdotta da Maurizio Galbaio (764-787), che si associò il figlio, e venne ...
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