TIVOLI (lat. Tibur; A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Gioacchino MANCINI
Vincenzo GOLZIO -Vincenzo PACIFICI
Roberto CAGGIANO
Antichissima città del Lazio, situata su un ripiano (175-230 m.) calcareo, [...] XVII, XVIII, Tivoli 1907; A. De Angelis, Francesco Liszt a Roma, in Riv. mus. it., XVIII; G. Benvenuti, Andrea e GiovanniGabrieli e la musica strumentale in San Marco, in Istituzioni e monumenti dell'arte musicale in Italia, I, tomo i°, Milano 1931 ...
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Termine usato per la prima volta da Giovanni de Muris nel'300 (dall'atto di combinare i suoni indicati dalle note: punto contro punto) e che oggi vale: arte di combinare con una data melodia (canto dato) [...] maestri italiani o d'influenza italiana. Presso musicisti come G. Pierluigi da Palestrina, Orlando di Lasso, Andrea e GiovanniGabrieli, T. Ludovico da Vittoria, Guglielmo Byrd, ecc., e in genere presso tutti i grandi madrigalisti del Cinquecento, il ...
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Per cappella s'intende una piccola costruzione religiosa annessa a una chiesa, a un palazzo, a un castello, a una villa, a un cimitero: può essere incorporata all'edificio, di cui fa parte, o del tutto [...] divenne la sede naturale della scuola polifonica veneziana che culmina nei grandi nomi di Andrea (1501-1586) e GiovanniGabrieli (1557-1612), ambedue organisti della cappella ducale. A S. Marco cominciò a svilupparsi la nuova concezione musicale che ...
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TROMBA e TROMBONE
Francesco VATIELLI
Alfredo CASELLA
. I più antichi strumenti a fiato, che oggi distinguiamo sotto il generico qualificativo di "ottoni" dalla materia con la quale sono foggiati, furono [...] bande in uso nei comuni italiani figurano spesso sonatori di trombone. È noto infine che nelle musiche concertate di GiovanniGabrieli, come anche nell'Orfeo del Monteverdi e nelle sonate da chiesa entravano i tromboni. Essi formavano una famiglia di ...
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Musicista, nato ad Amburgo il 7 maggio 1833, morto a Vienna il 3 aprile 1897. Dal padre, contrabbassista, ebbe le prime nozioni musicali; quindi studiò pianoforte e composizione con Otto Cossel, in seguito [...] . S. Bach, risalendo nel campo corale fino ad esumazioni, allora più rare che mai, di polifonisti del Cinque e del Seicento (GiovanniGabrieli, Eccard, Schütz). In realtà egli teneva fin d'allora ad affermare l'idea e l'espressione classica dell'arte ...
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FUGA
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - Forma appartenente, quanto allo stile, al genere imitato e canonico, del quale rappresenta la più completa estrinsecazione.
Storia. - La denominazione fuga appare [...] il compositore cava la inventione di tutte le altre parti della cantilena.
Ma, per quel che sappiamo, è con GiovanniGabrieli che il ricercare si avvia veramente a diventare fuga. Lo stesso H. Riemann, che si compiace di attribuire la determinazione ...
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SCHÜTZ (Sagittarius), Heinrich
Compositore di musica, nato a Köstritz l'8 ottobre 1585, morto a Dresda il 6 novembre 1672. Nel 1599, segnalatosi per le sue spiccate attitudini musicali e specialmente [...] pur sostiene una dotta dissertazione giuridica sui "legati" si reca a Venezia dove è conquistato dall'arte di GiovanniGabrieli. E con il Gabrieli rimarrà, del resto, fino al 1612, cioè fino alla morte del maestro veneziano.
A Venezia intanto egli ...
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Compositore di musica polifonica vocale. Nacque a Ratisbona intorno al 1556, morì in Augusta il 21 gennaio 1628. Giovanissimo, egli aveva preso gli ordini sacri: nel 1584 fu assunto quale organista, in [...] , dal barone Jakob Fugger. Venne poi in Italia, e fu a Venezia, dove udì e conobbe musiche di GiovanniGabrieli (e pare che col Gabrieli abbia anche studiato), e le parole da lui premesse alle sue Sacrae Cantiones, pubblicate a Venezia nel 1590 ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] e la dislocazione delle cantorie nella basilica di S. Marco, a Venezia, nel 16° sec., all’epoca di Andrea e GiovanniGabrieli e del fiammingo A. Willaert, introdusse l’uso di c. battenti o spezzati, ovvero dialoganti tra loro. Nell’Ottocento il ...
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Musicista (Correggio 1533 - Parma 1604). Studiò forse con T. Menon e G. Donati. Organista nel 1566 nella cattedrale di Brescia; dal 1557 al 1584 a S. Marco di Venezia, città in cui (1566-71) gestì una [...] , ma per le organistiche (toccate, capricci, ricercari, ecc.), che sviluppano al di là delle posizioni gabrieline (v. Gabrieli, Andrea e Giovanni) il senso e la tecnica della scrittura strumentale pura, in un fluido discorso cui il virtuosismo dona ...
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audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...
eurocandidatura
s. f. Candidatura al Parlamento europeo. ◆ Il segretario dei Democratici di sinistra sa che rischia di innescare una polemica sul «giustizialismo», come accadde l’altra domenica quando, eleggendo Claudio Fava al vertice della...