Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] cura di M. Dorigatti, con la collaborazione di G. Stimato, Firenze, Olschki (1a ed. Ferrara, Giovanni Mazocchi, 1516).
Fortunio, GiovanniFrancesco (2001), Regole grammaticali della volgar lingua, a cura di B. Richardson, Roma - Padova, Antenore (1a ...
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FORTUNIO, Agostino
Elena Del Gallo
Monaco camaldolese, nacque a Fiesole nella prima metà del XVI secolo. Secondo le notizie riportate dagli Annales camaldulenses, entrambi i genitori erano originari [...] ricevette un'educazione nelle discipline liberali e il cognome di Fortunio. Uscito dall'orfanotrofio, entrò nel collegio di Pisa, al granduca Francesco de' Medici, dove, utilizzando come fonti le opere storiografiche di Giovanni e Matteo Villani ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] sparse" e il trionfo dell'eternità di Francesco Petrarca nei codici vaticani latini 3195 e . Russo, P. B. e la sua fortuna storica, in Belfagor, XIII (1958), pp. e R. Averini, Palazzo Baldassini e l'arte di Giovanni da Udine, Roma 1957, pp. 14 s.
Per ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] lingua letteraria, dalle Regole grammaticali di FrancescoFortunio (1516) in poi; la grammatica lessicali e delle difficoltà grammaticali, Roma, A. Signorelli.
Nencioni, Giovanni (2000), Identità linguistica e identità nazionale, in Id., Saggi ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] nelle corti italiane del tempo, fino ad arrivare al bolognese Giovanni Filoteo Achillini, autore delle Annotationi della volgar lingua (1536 volgar lingua (1516) del pordenonese Giovan FrancescoFortunio, ispirata ai modelli letterari trecenteschi ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] : dalla poesia cortigiana alle Regole di Giovan FrancescoFortunio, da Marcantonio Sabellico ad Aldo Manuzio, da G. Radin, Torino 2011.
Su Luigi Russo:
Importanti i carteggi Luigi Russo-Giovanni Gentile, 1913-1942, a cura di R. Pertici, A. Resta, Pisa ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] Ercole I d'Este, dedicò al condottiero delle truppe veneziane Giovanni Emo, già governatore di Udine nel '78, una assumono una certa importanza i suoi rapporti con Giovan FrancescoFortunio, cui dovette essere maestro negli anni dell'insegnamento ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] è io, tu, quelli; preposizione, sì come è quando io dico a Giovanni, questo a è la preposizione; avverbio, sì come è pienamente, sufficientemente; Regole grammaticali della volgar lingua di Giovan FrancescoFortunio) al 1833 (anno di pubblicazione ...
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SADOLETO, Iacopo
Francesco Lucioli
– Nacque a Modena il 12 luglio 1477 dal giurista Giovanni e da Francesca Machiavelli; ebbe una sorella, Margherita (moglie di Giambattista Sacrati), e tre fratelli, [...] mantenne fino al 1527, e in cui fu coadiuvato da GiovanniFrancesco Bini.
In questi anni i suoi interessi si orientarono più successo (fu, ad esempio, tradotto in volgare da Fulvio Fortunio nel 1585), ma fu anche criticato dall’amico Reginald Pole, ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] lingua letteraria nell'umanesimo volgare, cominciata col Fortunio e culminata nelle Prose della volgar lingua filologia, l'enciclopedia, la filosofia. Per la polemica con GiovanniFrancesco Pico cf. Giorgio Santangelo, Il Bembo critico e il ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...