Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] alla codificazione bembesca (➔ Pietro Bembo). Si esclude per ovvie nel 1356, sotto il regno di Giovanna I, un piccolo contingente di lettere Le Marche, in Bruni 1992, pp. 462-506.
Bruni, Francesco (a cura di) (1992), L’italiano nelle regioni. Lingua ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] già definito non toscano da ➔ Pietro Bembo nel Cinquecento):
Ahi di cotesta
infinita ricordare dall’Ernani di Giuseppe Verdi (libretto di Francesco Maria Piave) l’«aragonese vergine» o «l’odio Ci sono poeti (come Giovanni Boine, studiato da Contini ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] del classicismo volgare elaborata dallo stesso Bembo nelle Prose della volgar lingua (1525 noto, per la poesia le rime di Francesco Petrarca e per la prosa le parti italiane di fine Ottocento, quella di Giovanni Moise (1878) e la Sintassi italiana ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] boccacciano della sua prosa) fece giustizia ➔ Pietro Bembo. Colonna non riesce a dare forma letteraria Roma, Salerno Editrice.
Casella, Maria Teresa & Pozzi, Giovanni (1959), Francesco Colonna. Biografia e opere, Padova, Antenore, 2 voll., vol ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] significativo di quella nuova linea fu l’elezione di Pietro Bembo, il «papa laico» della letteratura italiana.
Con atti Borromeo, ne facevano parte Niccolò Sfondrati, Giovanni Battista Castelli, Francesco Bossi, Alfonso Binarini, Girolamo Ragazzoni, ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] un certo punto scomparve e venne recuperato da Pietro Bembo, bibliotecario della Marciana, nell'anno 1532.
Questo codice impressionante delle fonti antiche. Giovanni Pico, in una lettera al nipote Giovan Francesco del 1492, dichiarava di non ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] dell’orazione mistica, per la quale San Francesco di Sales non esita a dire che qualche bene, con il fatto che il papa Giovanni XXIII, che fu di così grande malizia nell’opera estense, e illustrato da Illuminata Bembo, donna colta e fine scrittrice, ...
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I musei e il collezionismo archeologico
Giovanni Scichilone
Beatrice Palma
Carlo Roberto Chiarlo
La musealizzazione
di Giovanni Scichilone
I processi di musealizzazione, oggi testimoniati nei campi [...] di Poggio Bracciolini (che si serve come fornitore di Francesco da Pistoia), di Andreolo Giustiniani, di Vincenzo Bellini fonte veneziana si rivolge, su consiglio dell'umanista Pietro Bembo, Isabella d'Este, che rimane ugualmente attenta ai movimenti ...
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