Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] le sue novelle alla stregua di un vocabolario del fiorentino allora parlato, ad inaugurazione di un'abitudine espressiva che altro perché l'autorità del Boccaccio, «anzi di san Giovanni Boccadoro», era sempre stata assai meno contestata in Toscana di ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] e sulla loro evoluzione, così come ricordano il grande fiorentino certe osservazioni sui mezzi di cui si serve «il richiesto il Bellarmino nel 1573 e nel 1575.
[13] F. CHABOD, Giovanni Botero, in Scritti sul Rinascimento, Torino 1967, pp. 281 sgg.
[14 ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] conseguenze. È un poco ciò che avviene nella lingua: il fiorentino, che fu poi italiano, giungendo a solidificare le sue strutture allo spirito: di cui sono esempi ovvii il battistero di San Giovanni e San Miniato al Monte. Anche qui, ci pare, oltre ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] comprensiva del Dialogo condannato, ancora escluso dall'edizione fiorentina del 1718) e anche l'episodio della la disavventura capitata ad un altro allievo pisano di Grandi, quel Giovanni Alberto De Soria che, nel 1732, era stato messo sotto ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] , a una querelle di letterati pro e contro il toscano, il fiorentino e la Crusca; se è vero che a quel manzoniano problema si Tiberio di Tacito e alla Giugurtina di Sallustio, ma Giovanni Battista de Rossi, massimo restauratore degli studi romani e ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] sia tra gli studiosi italiani, dalla generazione dello Spaventa e del Fiorentino a quella presente del Troilo, che ha tradotto il De qui resta invece da dire che, nato a Nola da Giovanni Bruno e da Fraulissa Savolino nel 1548, ed entrato sui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] . 26).
A questo punto, non sorprende che Filippo Villani, un fiorentino che conosceva bene Dante per essere stato suo vicino di casa, lo diritto per essere fondato sul principio di equità e Giovanni Boccaccio a ritrarre con ironia i medici in talune ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] propri e di Stuart J. Woolf.
16 Cfr. Biagio De Giovanni, Filosofia e diritto in Francesco D’Andrea, Milano, Giuffrè, 21 Sul Magliabechi cfr. S. Mastellone, Antonio Magliabechi: un libertino fiorentino?, in «Il pensiero politico», a. vii (1975), fasc. ...
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Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] poche eccezioni, la prosa non solo narrativa del '400 anche fiorentino è tuttora male e poco edita e non ha trovato ancora dell'abito talare ...». Si confronti il ritratto di Giovanni da S. Giovanni, pag. XIV, che risale probabilmente a tradizione ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] verso la Francia rivoluzionaria. Alberto Fortis è il Paolo Frisi, il Giovanni Fabbroni, il Domenico Cirillo della Venezia settecentesca. Ma la sua LIONE PASCOLI, Testamento politico di un accademico fiorentino in cui con nuovi e fondati princìpi si ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...