Figlio di Giambattista, fiorentino, e di Angela Grisser, oriunda tedesca, nacque a Brescia il 31 ottobre 1757. Trasferitosi ancor fanciullo a Padova con la famiglia, vi percorse gli studî medî e superiori [...] e vi si laureò in medicina. Frequentò gli ospedali di Bologna e di Firenze e trasmigrò poi a Venezia, ove acquistò presto fama di medico valente e di scienziato. Ivi morì il 3 maggio 1836. Fondò nel 1783 ...
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Nato a Firenze il 24 giugno 1660, ivi morto il 12 luglio 1742. Ricco di buonumore, scrisse rime giocose, diciannove commedie, quattro drammi per musica, prologhi e altro. La leggenda popolare amò rappresentarlo [...] inediti, Firenze 1884.
Bibl.: M. Bencini, Il vero G. B. F. e il teatro in Toscana ai suoi tempi, Firenze 1884; G. Baccini, G. B. F. poeta faceto fiorentino, Firenze 1888; P. Toldo, L'øvre de Molière et sa fortune en Italie, Torino 1910, pp. 285-303. ...
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Pittore fiorentino della seconda metà del sec. XVI e dei primi del sec. XVII. Scolaro di Battista Naldini, ne condusse a termine lo Sposalizio di S. Caterina, ora nel museo di Prato. Dipinse soprattutto [...] Lipsia 1908; G. B. d'Addosio, Documenti inediti di artisti napoletani dei secoli XVI e XVII, Napoli 1920; A. Frangipane, Artisti fiorentini in Calabria; G. B., in Arte e storia, XXXVI (1917), pp. 142-43; H. Voss, Die Malerei d. Spätrenaissance in Rom ...
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. La moneta fiorentina del valore di soldi 12 e denari 6, chiamata già carlino e anche battezzone perché vi era figurato S. Giovanni che battezza Gesù Cristo al rovescio del solito giglio fiorentino, riformata [...] quattrini 37½; siccome però non si conosce moneta urbinate di tal valore, si deve credere che debba leggersi barile fiorentino, tanto più che il bando enumera quasi interamente monete di altri luoghi d'Italia e una soltanto di quelle speciali ...
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Attore drammatico italiano, nato a Torino nel 1781, e ivi morto nel 1854. Figlio di negozianti, e negoziante egli stesso, entrò in arte, affermandosi rapidamente fra i migliori padri e tiranni, e cioè [...] Luigi Vestri (v.), di cui fu guida e maestro. Appartenne poi alla compagnia del Teatro dei Fiorentini di Napoli, dove conobbe e sposò Angela Bruni, una delle migliori attrici di quel periodo. Il C. condusse infine compagnie proprie, assai apprezzate ...
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Così chiama sé stesso l'autore (un veneziano "padron di nave") di un Isolario ossia Corografia del Mar Egeo in versi, pubblicato senza note tipografiche a Venezia fra gli anni 1477-1485 e dedicato al doge [...] Giovanni Mocenigo. Su 56 fogli contiene 49 carte intagliate in legno e un testo, che altro non è se non una è di un'eccezionale rarità; se ne possiede una seconda edizione in data 1532, accresciuta da un mappamondo del fiorentino Francesco Roselli. ...
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Musicista, nato a Viterbo intorno al 1570. Fu maestro di cappella nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma; indi, per due soli mesi, al Santuario di Loreto, dal 17 marzo al 22 maggio 1622, giorno [...] a1, 2 e 3 voci, op. IV (Venezia 1618), in cui è illustrata la leggenda mitologica di Venere, Marte e Vulcano. La musica risente del nuovo stile fiorentino; i cori sono in falso bordone. Altre composizioni del B. figurano in varie raccolte del tempo. ...
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Antonio Fantuzzi, detto Antonio da Trento, incisore in legno, acquafortista e pittore, operò nella prima metà del sec. XVI. A Bologna, ove si trovava verso il 1530, ebbe a maestro il Parmigianino e da [...] suoi chiaroscuri, dei quali i più pregiati sono il S. Giovanni Battista nel deserto e la Sibilla Tiburtina con Augusto. La , oltre che dal Primaticcio, da Giulio Romano, dal Rosso Fiorentino e dal Parmigianino. Il migliore saggio della serie è Ercole ...
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Erudito e poeta, nato a Firenze nel 1473, morto ivi nel 1548. Insegnò il greco nello Studio fiorentino, fino a che, nel 1502, una malattia di occhi lo costrinse a ritirarsi dalla cattedra. È autore di [...] composizioni poetiche latine, raccolte dal figlio Giovanni (Firenze 1549): epigrammi, elegie, nelle quali esprime il suo amore angoscioso per una certa Fulvia, e otto Selve, che cantano in esametri freddi miti e fatti antichi, le glorie dei suoi ...
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Fiorentino, cavaliere di S. Giovanni e soldato, visse nel sec. XVI. Fuoruscito come nemico del principato mediceo, tradusse Svetonio, e nel 1545 pubblicò a Napoli le sue Regole, osservanze e avvertimenti [...] sopra lo scrivere correttamente la linlingua toscana. Commentò la Canzone dell'Amore del Cavalcanti e scrisse rime, sparse in vari codici. Il suo poemetto didascalico in terza rima, Fisica, pubblicato ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...