Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] Humanitas», diretto da padre Giulio Bevilacqua, Michele Federico Sciacca e Mario Bendiscioli, con l’intento e comunisti si concluse con l’avvento al pontificato di Giovanni Paolo II che chiuse qualsiasi spazio di confronto e di collaborazione ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] a partire dai secoli centrali: l’imperatore Federico I di Hohenstaufen, detto il Barbarossa, nel si veda R. Rusconi, Santo Padre. La santità del papa da san Pietro a Giovanni Paolo II, Roma 2010, pp. 33-50, 123-168.
16 Das Register Gregors ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] ma solo in certa misura) la grande parentesi del secondo Federico, un «signore lontano», evocato sia come principio d’ scoppiare dello scisma (nel Somnium Viridarii, così come del Somnium di Giovanni da Legnano)54. Di lei si è scritto:
«Questa giovane ...
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Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] Tesoro della Cattedrale), donata alla sede vescovile calabrese da Federico II nel 1221, ma di manifattura più antica (XI e la veste purpurea di Cristo, la spugna, i capelli di san Giovanni Battista, il velo (maphorion) e la cintura della Vergine. Sui ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] studi, in particolare da parte di Gioele Solari, di Luigi Bulferetti, di Michele Federico Sciacca e dei rosminiani Giuseppe Bozzetti e Giovanni Pusineri.
Nel nuovo contesto repubblicano e democratico del secondo dopoguerra – mentre il ‘rosminista ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] realizzate per l'anno santo del 1575 nell'area della basilica di S. Giovanni in Laterano. L'erezione, su progetto di Giacomo Del Duca, di una della sala Regia affidati a Giorgio Vasari e Federico Zuccari, quelli della volta della sala di Costantino ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] un’imponente rivisitazione dell’idea di Roma che, come nota Federico Chabod, diventa uno dei punti forti dell’ideologia unitaria4. e il conclave da cui esce eletto il successore di Giovanni XXIII si colloca in un momento di grande cambiamento per la ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] Mauri, o di moderati come Giuseppe Massari e Federico Sclopis. Molti di costoro sarebbero confluiti nell’immediato tentativo più rigide e integraliste proposte dello stesso Murri. Giovanni Mercati, vicino a Meda nella realizzazione del partito per ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] qualche anno dopo (1545), avrebbe ricordato l’esempio di Federico Barbarossa, che aveva baciato la pantofola di papa Alessandro III loro opere, anche i calvinisti non mancavano di lodare Giovanni II come un novello Costantino, che metteva fine alle ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] di riforma ferdinandeo (la cui redazione è attribuibile a Federico Stafilo) da loro presentato il 6 giugno. Efficaci tre anni".
È tutto "allegro" (così, l'11, il nunzio Giovanni Dolfin, come lui nobile veneziano, ma non suo parente, al Commendone), ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...
presto4
prèsto4 (o prèste) s. m. – Adattamento del fr. ant. prestre (diventato poi prêtre), cui corrisponde in ital. prete; fu forma in uso anticamente, e poi anche ripetuta in secoli seguenti, soprattutto nella denominazione di prete Gianni...