MADRUZZO, Carlo Emanuele
Rotraud Becker
Nacque nel 1599, il 5 (Vareschi, p. 70) o il 7 novembre (Gelmi, p. 290) nel castello di Issogne, nella contea di Challant in Savoia, da Emanuele Renato marchese [...] veneto, XXXII (1886), pp. 63-83; G. Lutz, Kardinal Giovanni Francesco Guidi di Bagno, Tübingen 1971, pp. 484 s.; J. H. Wolf, Ostfildern 1998, pp. 128, 142, 168; M.A. Federico, Il capitolo della cattedrale di Trento durante il governo di C.E. ...
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FRATI PREDICATORI
GGiulia Barone
Ordine religioso sviluppatosi all'inizio del Duecento e consacrato alla predicazione. La denominazione Domenicani ‒ con cui sono comunemente conosciuti ‒ li ricollega [...] una sorta di 'certificato di ortodossia' in favore di Federico, che il papa fece comunque condannare nel concilio di Lione guida dell'Ordine, fosse un suddito dell'Impero, Giovanni Teutonico, contribuì a mantenere i Frati predicatori relativamente al ...
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DIONISIO (Dionisius, Dionysius)
Norbert Kamp
Non conosciamo la provenienza di D., ma è stata fatta l'ipotesi che egli fosse originario di Teramo o di Brindisi, senza che però ci siano testimonianze probanti. [...] di Agira Goffredo Francigena riguardo alla chiesa di S. Giovanni, i familiares, sotto la guida dell'arcivescovo Gualtiero di epistolari con Marquardo di Annweiler e con il giovane re Federico II che si trovava nelle sue mani. Venne affidato infine ...
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BONINO, Alessandro (Alessandro d'Alessandria)
Raoul Manselli
Nato in Alessandria intorno al 1268, entrò nell'Ordine francescano e fu mandato a Parigi per compiervi gli studi filosofici e teologici; fu [...] fu tra coloro che discussero le opinioni di Pietro di Giovanni Olivi, contribuendo alla condanna di alcune di esse; dopo pregandolo di voler intervenire presso suo fratello, il re Federico di Trinacria, perché non ospitasse e proteggesse in Sicilia ...
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ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] il padre a Barletta, ove doveva trovarsi il 10 maggio, quando Federico d'Aragona invitò l'uno e l'altro a ritornare a Napoli ai Dialoghi dell'A, è senza dubbio il commento di Giovanni Pico della Mirandola alla Canzona d'Amore composta per Hieronymo ...
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Marino II
Ambrogio M. Piazzoni
Come avvenuto per Marino I, in alcuni cataloghi di papi il suo nome fu mutato in quello di Martino e vi risulta, dunque, il terzo con questo nome. Questa erronea tradizione [...] , e nel maggio 944 il papa concesse la residenza a Giovanni III, vescovo di Sabina, e confermò i confini della diocesi all'inizio del 946, M. aveva nominato l'arcivescovo Federico di Magonza vicario apostolico e legato papale per i territori dell ...
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GATTI, Bassiano
Lucinda Spera
Nacque a Piacenza intorno al 1562 da Bartolomeo e appartenne a una famiglia nobile che lo avviò alla vita monastica. Entrò nell'Ordine di S. Girolamo dell'Osservanza di [...] e cultori d'arte (tra costoro il canonico Giovanni Bartolomeo Cabania, conservatore del millenario santuario di Oropa usurpatrice e protestante Elisabetta Tudor, era già stato utilizzato da Federico Della Valle per la tragedia Reina di Scozia (1628), ...
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Callisto III
Antipapa (m. Benevento prima del 1184). Giovanni di Sirmio, ungherese di nascita, abate di Strumi (Francia settentr.), fu cardinale vescovo di Albano, elevato al soglio pontificio da Federico [...] Barbarossa contro papa Alessandro III (1168). Dopo la Pace di Venezia (1177) si trovò isolato e si sottomise ad Alessandro III (1178) ...
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Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. [...] di Germania. L'anno dopo però proclamava i diritti del piccolo Federico figlio di Enrico VI, in quel momento legato a lui: la moglie ripudiata; ma con scarso successo. Obbligò invece Giovanni Senzaterra, con la minaccia d'una invasione francese, a ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] affiancò, muovendo da analoghe istanze, quella calvinista (➔ Calvino, Giovanni): a Zurigo, già H. Zwingli, con l’appoggio delle proprie mani tutti i poteri statali. Dalla Prussia di Federico II, che rimase il modello ammirato del cosiddetto principe ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...
presto4
prèsto4 (o prèste) s. m. – Adattamento del fr. ant. prestre (diventato poi prêtre), cui corrisponde in ital. prete; fu forma in uso anticamente, e poi anche ripetuta in secoli seguenti, soprattutto nella denominazione di prete Gianni...