URBANO V, beato
Michel Hayez
Guillaume Grimoard nacque a Grizac (Francia, Lozère) intorno al 1310 da Guillaume, signore locale - il papa accolse il padre ad Avignone, dove morì quasi centenario il 13 [...] maggio 1362 e in balia degli intrighi del clan dei Durazzo, tra cui Filippo, figlio del re di Francia Giovanni II, e Federico IV re di Trinacria -, acconsentì nel novembre 1362 alle nozze della regina con Giacomo III, sovrano detronizzato di Maiorca ...
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Città, Regno d'Italia
Giuliano Milani
Fino a pochi anni fa la valutazione del rapporto che legò Federico II alle città del Regno d'Italia appariva sospesa tra prospettive che privilegiavano intenzioni [...] era configurato prima e dopo il Barbarossa, un gioco che Federico II si trovò a ereditare e che con lui fu portato .T. Belgrano-C. Imperiale di Sant'Angelo, I-III, Roma 1901.
Giovanni Codagnello, Annales Placentini, a cura di O. Holder-Egger, in M.G ...
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BARTOLINI, Baldo (Baldus ser Cole, Baldus de Bartholinis, Baldo Novello)
Roberto Abbondanza
Nacque da Cola, forse a Perugia, appena dopo la metà di maggio del 1409 - secondo l'età che compare nella trascrizione [...] e insegnava. Nel 1469 - l'anno stesso in cui Federico III, passando da Perugia, lo aveva fatto con solenne Torino 1888, pp. 44, 54; Cronaca perugina inedita di Pietro Angelo di Giovanni (già detta del Graziani), in Boll. d. Dep. di storia Patria Per ...
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La magistratura
Antonella Meniconi
Al momento dell’unificazione l’assetto della magistratura del Regno sabaudo era palesemente riconducibile al modello francese, così come scaturito dall’esperienza [...] posizione della maggioranza conservatrice e del ministro Federico Sclopis a difesa della magistratura piemontese (di in maggioranza esuli, e al tempo stesso magistrati: Conforti, Giovanni De Falco, Paolo Cortese, Giuseppe Pisanelli e Vacca (Saraceno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La critica del diritto giurisprudenziale e le riforme legislative
Maria Gigliola di Renzo Villata
La prima metà del Settecento tra conservazione e cambiamento
Critica del diritto giurisprudenziale e [...] difetti (1743) dell’avvocato criminale veneto Giovanni Antonio Querini, esaltazione del diritto romano, divinità di codice civile, il Code Frédéric, commissionato da Federico II di Prussia
abolendo la Giurisprudenza Giustinianea, e sostituendo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Regionalismo e federalismo
Antonio D’Atena
Le origini
All’indomani dell’unificazione nazionale le tematiche legate al federalismo non erano particolarmente sentite dai costituzionalisti italiani, i [...] pubblico», 1971, 1, pp. 84-184; l'articolo di Giovanna Endrici del 1978 in «Le Regioni», sulla presenza di esponenti regionali base regionale, 1990; S. Ortino, Introduzione al diritto costituzionale federativo, 1993; M. Volpi, «Quad. cost.», 1995; A ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli [...] prudenza politica e astratta definizione morale del giusto: Federico Bonaventura (Della ragion di Stato et della diverso, a fine Seicento, si muove la proposta del cardinale Giovanni Battista De Luca (Theatrum veritatis et justitiae, 15 voll., 1669 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] Proemio), il più notevole giurista italiano dell’età moderna: Giovanni Battista De Luca, autore, sempre nel secondo Seicento, quello di Sicilia, visse la vicenda memorabile di Federico II e delle sue Constitutiones, imposte all’applicazione durevole ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Riccardo Del Punta
Dalla Liberazione allo Statuto dei lavoratori
All’indomani della Liberazione, a dispetto dell’urgenza del tema sociale cui rimandava, il diritto del lavoro era come un fiume [...] oggettivistica' dell’impresa), gli esponenti di spicco sono stati Federico Mancini e Gino Giugni, che ne hanno avviato la è soffermata sulla nuova nozione di 'condotta antisindacale' (Mario Giovanni Garofalo, 1979, e Treu, 1974), e sulla disciplina di ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] i tessitori in seta ebrei, e i loro discendenti sotto Federico II amministravano per conto dello Stato il monopolio del commercio giudaica, già minata dal rogo del Talmūd ordinato da papa Giovanni XXII nel 1322, si spense.A Bologna, dove fioriva una ...
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svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...
presto4
prèsto4 (o prèste) s. m. – Adattamento del fr. ant. prestre (diventato poi prêtre), cui corrisponde in ital. prete; fu forma in uso anticamente, e poi anche ripetuta in secoli seguenti, soprattutto nella denominazione di prete Gianni...